Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 27 Marzo 2024

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Gesรน รจ tradito, messo nelle mani dei sacerdoti in cambio di trenta monete d’argento che ancora tintinnano nella notte del tradimento e della tristezza. La delusione, la paura, la solitudine non fecero vacillare Gesรน tanto era fermo, saldo e radicato nell’Amore del Padre.

Giuda, โ€œcolui che ha intinto la mano nel piattoโ€, ha invece preferito guadagnare trenta monete d’argento piuttosto che pagare il prezzo di un amore profondo, ha preferito essere pagato per svendere l’amore, svendendo sรฉ stesso. Il segno del tradimento si mescola con quello della prossimitร  piรน intima.

La storia della salvezza non รจ solo storia degli amori umani impossibili o falliti, ma รจ la storia di Dio che ama l’uomo a partire anche dai suoi tradimenti. Il peccato, per quanto grave, non rompe il patto di amore e fedeltร  con Dio e non decreta la fine; anzi, Lui รจ venuto per i malati e non per i sani e nel momento in cui annuncia il tradimento, proclama la sopravvivenza dell’amore sulla morte e sul peccato che la provoca.

A Giuda รจ mancata l’umiltร  di arrendersi, ritornare al suo Signore e riconoscere il suo peccato; ha disperato non confidando nella misericordia del Signore: se avesse guardato ancora una volta Gesรน negli occhi in essi avrebbe scoperto che non c’era rancore nรฉ collera, e avrebbe rivisto la stessa gioia con cui lo aveva chiamato a sรฉ affinchรฉ fosse suo apostolo.

Anche Pietro, colui che sarebbe diventato il fondamento della Chiesa, in quella notte di tradimenti rinnega il Signore, ma poi piange il suo peccato con lacrime amare d’amore mantenendo ferma la speranza nella misericordia del Signore, perchรฉ per quanto grandi siano le nostre offese, sempre piรน grande รจ la misericordia di Dio.

Di questa notte resti una certezza e una consolazione, tutto si puรฒ rimediare se ritorniamo al Signore e apriamo il cuore alla grazia in modo che Cristo possa guarire le nostre ferite. Impariamo dalla forza che acquistรฒ l’umiltร  di Pietro: ยซLa paura e la vergogna, che non ci permettono di essere sinceri, sono i nemici piรน grandi della perseveranza. Siamo di creta; ma, se parliamo, la creta raggiunge la forza del bronzoยป (San Josemarรฌa).

Per riflettere

Lo scontro tra amore e tradimento mette la nostra esistenza in una condizione di inquietudine, che scopriamo sempre presente e nuova, anche quando ci sembra d’averla superata e risolta. Nel silenzio del nostro cuore inquieto troviamo una domanda capace di avvolgere tutto il mistero del nostro esistere e che si proietti in avanti, anche quando ci sentiamo peccatori e traditori.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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