Ancora una volta Gesรน utilizza un’immagine molto comunicativa per veicolare i suoi insegnamenti. Si incontrano due personaggi con una vicenda analoga: trovano una ricchezza, ne riconoscono il valore, vendono tutto per ottenerla. Ma perchรฉ ripetere la stessa storia due volte? Sicuramente perchรฉ repetita iuvant, ma forse si puรฒ individuare una sottile differenza tra i due casi. Del mercante si dice che โva in cerca di perle prezioseโ: trova poi effettivamente una perla di grande valore, ma questo accade mentre stava giร cercando. Del primo uomo, invece, sappiamo meno: che mestiere faceva? Perchรฉ stava rufolando in un campo? Si potrebbe pensare che, forse, non fosse effettivamente autorizzato a farlo. In effetti quest’uomo, una volta trovato il tesoro lo nasconde e poi โregolarizzaโ, comprandosi il terreno in cui questo รจ nascosto. Abbiamo quindi due casi: il mercante a rappresentare tutti i cristiani che stanno intraprendendo un cammino di fede e di ricerca di senso; l’altro uomo come immagine di coloro che, lontani dalla fede, si imbattono nel Vangelo e da questo incontro cominciano un percorso di conversione.
In qualsiasi momento della propria storia si entri a contatto con la Parola, l’invito di Gesรน รจ chiaro: donare tutto e ad avvicinarsi senza remore alla piรน grande ricchezza. E in questo, mantenere l’atteggiamento dei due protagonisti della vicenda: non fanno nulla di straordinario (chiunque avrebbe ragionato come loro), non corronoโnonostante la gioiaโa vantarsi con amici e conoscenti. Riconoscono invece la grande fortuna che รจ capitata loro e fanno azioni, semplici e concrete, per garantirsi di non perderla piรน.
Per riflettere
La notizia bellissima รจ questa: la felicitร รจ possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede la chiave. E la chiave รจ questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore. (Papa Francesco, Evangelii Gaudium)
Preghiera finale
Il Tuo regno non puรฒ venire se non lo vogliamo.
Noi desideriamo volerlo, Signore,
ma non ci riusciamo.
Risveglia in noi, Signore,
nella nostra inerzia, il pentimento.
Non lasciare che ci stacchiamo da Te,
non consentirci di fare,
volere e pensare nulla senza di Te.
Spezza la nostra inerzia e la nostra autoaffermazione.
Non lasceremo il lembo della tua veste
finchรฉ non ci avrai benedetti.
(Pavel Florenskij)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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