Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 26 Marzo 2024

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La consapevolezza dell’ora arriva sotto il segno del tradimento di uno dei Dodici. La vera portata di quello che sta accadendo non รจ chiara ai discepoli e forse nemmeno a Giuda che, sfidato dall’invito di Gesรน ad โ€œagireโ€, e ricevuto il boccone intinto per lui come offerta estrema di intimitร  e amicizia, โ€œesceโ€ in piena notte, nella notte del suo cuore che gli impedisce di capire che nonostante tutto, nonostante il tradimento, avrebbe potuto esserci un posto anche per lui nel Regno dei Cieli.

Alla notte si contrappone il giorno, all’oscuritร  del tradimento si contrappone la luce che si sprigiona dalla postura fisica di Pietro: il discepolo che Gesรน amava รจ descritto โ€œin seno a Gesรนโ€, โ€œsul suo pettoโ€, in una tale vicinanza da consentirgli di percepire i tumulti del cuore e ogni piรน intimo turbamento.

Come Maria a Betania, cosรฌ qui il discepolo amato รจ destinatario di un amore senza prezzo, rivelazione piena dell’essere stesso di Dio e dell’intimitร  tra Padre e Figlio che nulla puรฒ spezzare e che, al giungere dell’โ€œoraโ€, si dispiega diventando dono ai discepoli del mondo.

Tutta la dignitร  umana del Figlio dell’uomo, la piรน alta dimostrazione di obbedienza al Padre, si affermano nella capacitร  di reggere il โ€œpesoโ€ del capo di Pietro sul suo petto e il tradimento di Giuda.

Il โ€œbreve tempoโ€ che ancora lo vede accanto ai suoi รจ un tempo non sprecato e teso a radicare l’amore nel cuore dei Discepoli che dovranno affrontare la ferita della morte del messia, ma sapranno che nell’amarsi reciprocamente e nell’agire tra loro cosรฌ come il Signore ha agito con loro, amandoli fino alla fine, saranno riconosciuti come suoi discepoli: รจ da quell’amore che i discepoli sono stati generati e per quell’amore possono continuare ad esistere.

รˆ l’amore piรน forte della morte che consentirร  ai discepoli di vivere ancora nella comunione con il Risorto; รจ ancora l’amore, sperimentato come perdono senza limite, che consentirร  a Pietro di ricominciare la propria missione anche dopo averlo rinnegato.

Per riflettere

Con la testa adagiata sul Cuore di Gesรน possiamo sentire tutto il suo turbamento e la sua angoscia, i suoi affanni e i suoi dolori e non possiamo fargli mancare la nostra umile misericordia e compassione. Rivolgiamo a Lui lo stesso sguardo di amore che ha avuto per Maria dall’alto della Croce.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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