Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 26 Gennaio 2022

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C’è bisogno di operai per occuparsi del campo del Signore; è un terreno vasto e necessita di essere lavorato con cura; un’altra metafora usata da Gesù per spiegare quanto è importante che il messaggio evangelico si diffonda e raggiunga ogni creatura.
Anche noi siamo chiamati ad essere operai del Signore, a collaborare per lavorare per il suo Regno.

Come predisporci alla chiamata nel modo migliore? Occorre privarci del superfluo, svuotarci di pesi inutili, pensieri che possano distrarci, liberarci dalle preoccupazioni per far crescere in noi il desiderio di pace e poterla donare agli altri. Se la pace abiterà in noi, scenderà anche nelle case in cui entreremo permettendoci di tessere legami di fratellanza che ci ripagheranno del nostro “lavoro”…
Il Signore sa che incontreremo pericoli lungo il percorso, e che ci sarà sempre qualcuno che vorrà ingannarci, mettere tranelli sulla nostra via, farci del male; ma ci manda, ha bisogno di noi!

La preghiera sarà il nostro sostegno nel cammino; Gesù ci chiede di invocare il Padre perché accresca il numero degli operai e ognuno possa realizzare la propria vocazione per annunciare con fede che il Regno di Dio è vicino.

Per riflettere

Mi ricordo di pregare il Signore per la realizzazione del suo Regno? Non sono forse troppo egoistiche le mie preghiere?


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Angela Castino, Edoardo Cortese, Domenico Coviello
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi