Ecco ancora Pietro protagonista, con la sua umanitร al limite del disarmante. Nel brano di Marco, evangelista quasi sempre molto conciso, c’รจ una domanda che rimane implicita: ยซNoi che ti abbiamo seguito, che cosa ci guadagniamo? Che ce ne viene?ยป. Comprensibile richiesta di chiarimento, che sappiamo essere stata realmente formulata per via del racconto parallelo di Matteo (Mt 19, 27). In entrambi i Vangeli questo passaggio รจ collocato subito dopo il parallelo fra ricchi e cammelli che ha sconcertato gli Apostoli, tanto inedito รจ il rovesciamento di prospettiva che esso presenta, rispetto ai criteri di allora.
ร umanamente lecito riconoscersi in Pietro e nella sua necessitร di sapere, che rivela pure come l’apostolo abbia giร sperimentato la difficoltร di seguire il Signore; la ricompensa, infatti, si attende alla fine di una faticata, e non di un divertente intrattenimento! D’altra parte, la risposta di Gesรน non lascia spazio a possibili equivoci. Chi si mette alla sua sequela non si aspetti trattamenti di favore. Il Signore parla chiaro: ci saranno persecuzioni che, quando non di natura fisica, avranno sovente la natura di derisione, isolamento, bastoni fra le ruoteโฆ
Nella risposta di Gesรน c’รจ perรฒ anche una delle piรน chiare rivelazioni sull’apertura di cuore di Dio, su cui ama soffermarsi tanto anche Papa Francesco. Sรฌ, Dio non si fa certo superare in generositร . ร il padrone che dร salario pieno agli operai dell’ultima ora, che per compassione condona un debito astronomico, รจ il commerciante che consegna misure buone, pigiate, colme e traboccanti (Lc 6, 38). E che, come leggiamo oggi, assomiglia pure a un banchiere davvero singolare, che garantisce un interesse del cento per uno a breve termine, e a lungo termine un soggiorno senza fine in Paradiso. La risposta di Pietro, testimoniata con vita, รจ stata ยซOk, a queste condizioni ci sto!ยป. E noi cosa facciamo? Non conviene forse approfittare di un Dio cosรฌ?
Per riflettere
ร difficile per noi, ed evidentemente, a sentire Pietro, anche per gli apostoli, abbandonare i nostri rigidi schemi del dare e avere, nei quali rientra anche la logica di premio, per i buoni, e punizione, per i โcattiviโ. Ma quel che รจ peggio รจ che noi โtrasferiamoโ questa logica a Dio: come il figlio primogenito del padre misericordioso o gli operai chiamati alla prima ora proprio non riusciamo a comprendere la sua bontร e la sua magnanimitร , soprattutto quando queste si applicano a chi riteniamo indegno. E pretendiamo che Egli si comporti come noiโฆ
Preghiera finale
Misericordioso e pietoso รจ il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono รจ il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
(Salmo 144)
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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



