Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 25 Febbraio 2022

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Le letture feriali del mese di febbraio ci consegnano tre brani tratti dal capitolo dieci del vangelo di Marco. Cambia lo scenario geografico. Gesรน si reca in Giudea.

Come abbiamo meditato la Parola in questo mese, l’insegnamento del Maestro in Galilea (come in Samaria) e nelle cittร  e nei paesi posti al di fuori della terra santa, il profeta di Nazaret non incrocia quegli avversari che tipicamente si collocano in Giudea.
E, come di consueto, i farisei, registrando l’attenzione che la โ€œfollaโ€ riservava al Nazareno, che ascoltava il suo insegnamento con attenzione, colgono l’ennesima occasione per cercare di ridurne pubblicamente l’autorevolezza.

In quanto esperti della parola, i farisei, pongono un quesito. Non รจ certo la prima volta nรฉ sarร  l’ultima. Il loro desiderio รจ mostrare che quel rabbino di Galilea tanto acclamato ovunque non conosca o non rispetti gli insegnamenti presenti nella Parola, cioรจ nei libri del primo Testamento. Pongono una realtร  diffusa nella societร  religiosa dell’epoca e quindi ben conosciuta e praticata. Una legge che si fonda sull’insegnamento ricondotto alla figura centrale di Mosรจ, che, ricordiamo, era presente nella scena della Trasfigurazione di Gesรน.

Questa pericope contribuisce, certamente con altre, a mostrare chiaramente il rapporto di continuitร  del messaggio dell’Emmanuele con la Legge (ricordiamo che Gesรน fu circonciso, frequentava la sinagoga, conosceva, leggeva e interpretava la Parola, si recava al Tempio di Gerusalemme per la Pasqua degli ebrei) senza nascondere una visione di vita e predicando un annuncio che si pone come novitร .
Del resto, il Signore รจ il Logos, il Verbo, la Parola incarnatasi che spiega il significato del testo. Che, se offre una prassi da seguire, essa va contestualizzata e letta alla luce della stessa Parola che ne forniva una indicazione piรน precisa.

I farisei non hanno senz’altro apprezzato questa lettura. Conoscitori e studiosi dei testi, hanno ben compreso che il Signore si pone davanti a loro e si presenta alle folle come Parola di Dio vivente.

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Per riflettere

Dio misericordioso ha subito cercato una relazione con le sue creature. La storia di salvezza registra le numerose cadute avvenute e il grande evento dell’Incarnazione. Dio si fa uomo in Gesรน di Nazaret. Serviva chi spiegasse il significato della Parola giร  posseduta ed indicasse il cammino da compiere. Lui รจ la luce, รจ il sale della terra, il Figlio di Dio nato, morto e risorto per la nostra salvezza.


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Massimo Salani
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi