Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 Agosto 2023

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«Uno squarcio di luce nel cielo, una donna la cui autorità deriva dalla capacità di fare scelte coraggiose e controcorrente, foriere di “una profezia sempre valida” che ha il suo simbolo più eloquente nel Magnificat: il testo letterario più bello del mondo, insieme alle Beatitudini, dove la Madre di Gesù anticipa e ricapitola il sogno di Dio.

Maria sceglie da sola, quando l’Angelo va da lei, e dimostra uno straordinario coraggio, in un’epoca in cui le donne non venivano neppure salutate, perché considerate soltanto mogli, madri, figlie o sorelle di un maschio. Poi l’uscita dal privato: Maria aveva già una sua vita, era già promessa sposa, cioè come se fosse sposata. Per mettersi a servizio di un servizio più grande, ha lasciato tutto per il suo popolo e per il mondo: una lezione importante per le giovani donne di oggi, molto ripiegate su se stesse» (tratto da una intervista a Rosanna Virgili, 2019).

Maria “aveva già una sua vita”, era promessa sposa, un percorso tracciato nella piena tradizione del popolo ebraico, ma decide da sola (e quindi liberamente) di staccarsi da quel percorso e di prendere il percorso di Dio. Un percorso che la condurrà dalla stalla di Betlemme (rifiutata da tutti) al Golgota, ai piedi della croce. Unica testimone vivente dell’amore di Dio per l’umanità in tutto il suo percorso terreno: la nascita, la crescita, la prima età adulta in Galilea e, infine, affiancandolo nella vita pubblica fino alla fine del nuovo inizio, la resurrezione.

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La parola che meglio descrive questo cammino credo sia “coraggio”: attributo storicamente per uomini, soldati, eroi ed avventurieri. Nel Vangelo trova invece la sua naturale applicazione nella figura, forse gracile e piccola, di una giovinetta che viveva nel più sperduto e insignificante paesino della Galilea: è lì che la pietra scartata dai costruttori è divenuta anch’essa testata d’angolo.

Per riflettere

Siamo pronti, nella solitudine delle nostre vite, senza condizionamenti, ad “aprire, anzi a spalancare” le porte al Signore, come fece duemila anni fa una giovinetta in Galilea?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi