Medita
La Liturgia ci ripropone il passo dell’Annunciazione di Maria, come giร qualche giorno fa per la festa dell’Immacolata Concezione. Mentre allora con questa Parola veniva celebrata la magnifica santitร di Maria, nata senza peccato, oggi essa si inserisce a pieno titolo nel Tempo di Avvento, in continuitร con le letture dei giorni scorsi e, in particolare, con la meditazione di ieri.
Come ieri, c’รจ l’incontro tra l’angelo, messo di Dio, e una persona: ma se quello con Zaccaria era avvenuto nella solenne cornice del nuovo tempio, sull’altare, in un contesto da far tremare i polsi anche al piรน temerario, con Maria, invece, avviene a casa sua (โEntrando da leiโ), a Nazareth, cittร nemmeno mai nominata nella Bibbia! Maria รจ ancora una ragazzina, ma non ha paura di discutere alla pari col principe degli angeli: non si spaventa, chiede, obietta, cerca di capire. E l’angelo accoglie tutto ciรฒ, le grandi paure, l’incredulitร , il fatto di non conoscere uomo. Le dร una sicurezza che solo lui puรฒ dare: โNulla รจ impossibile a Dioโ. E la risposta di Maria รจ sorprendente, di una chiarezza e una sicurezza disarmanti: โAvvenga per me secondo la tua parolaโ. ร cosรฌ che si reagisce quando si รจ fatta esperienza di Dio.
Rifletti
Come Maria, in attesa, ripenso ai momenti in cui ho fatto esperienza di Dio.
Prega
A te, Maria, fonte della vita,
si accosta la mia anima assetata.
A te, tesoro di misericordia,
ricorre con fiducia la mia miseria.
Come sei vicina, anzi intima al Signore!
Egli abita in te e tu in lui.
Nella tua luce, posso contemplare
la luce di Gesรน, sole di giustizia.
Santa Madre di Dio, io confido
nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.
Sii per me mediatrice di grazia
presso Gesรน, nostro Salvatore.
Egli ti ha amata sopra tutte le creature,
e ti ha rivestito di gloria e di bellezza.
Vieni in aiuto a me che sono povero
e fammi attingere alla tua anfora
traboccante di grazia.
(San Bernardo di Chiaravalle)
Fonte: Ascolta e Medita – Dicembre 2019 curato da Tommaso Rizzo e Rebecca D’Andrea – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
In quel tempo, lโangelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. Lโangelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e verrร chiamato Figlio dellโAltissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse allโangelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose lโangelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dellโAltissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchโessa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E lโangelo si allontanรฒ da lei.
Parola del Signore
