La Parola di oggi ci porta a meditare sulla ricompensa per il bene fatto. La ricompensa ci รจ promessa per quello che facciamo e per come lo facciamo, a nulla vale agli occhi di Dio un’opera di bene se il nostro cuore anzichรฉ essere rivolto a Dio รจ rivolto al nostro Io.
Dio non si lascia ingannare dalle apparenze, riconosce subito il nostro narcisismo. Il narcisismo รจ un’attitudine pericolosa per la nostra anima: il narcisista ha una fame insaziabile di essere considerato, รจ sempre concentrato su se stesso e non riesce a guardare ai bisogni dell’altro. L’insegnamento di questa pagina di Vangelo svela due atteggiamenti entrambi sbagliati.
Il primo porta a considerare la preghiera e il digiuno superflui sulla base della considerazione che Dio conosce giร i nostri cuori e i nostri bisogni, il Signore ci vuole allegri e felici e non gioisce della nostra mortificazione. La preghiera invece รจ necessaria sempre, perchรฉ ci avvicina a Dio, e diventa piรน efficace quando รจ accompagnata dal digiuno, che riesce a fare spazio al Signore dentro di noi.
Il secondo atteggiamento porta a pregare e a fare le opere di caritร โa favore di telecameraโ, per ben apparire agli occhi degli altri. Non รจ raro vedere la preghiera esibita per accondiscendenza verso il pensiero dominante: le iniziative di preghiera diventano eventi alla moda, si prega per quello che piace alla gente e per piacere alla gente. La preghiera come manifestazione di sรฉ anzichรฉ come intimitร con Dio, la preghiera per confermare noi stessi anzichรฉ per convertire il nostro cuore.
Il Padre nostro vede il nostro cuore, e niente di quello che di bene facciamo in questa vita andrร perduto; il bene fatto verrร ricompensato se fatto con il cuore rivolto a Dio anzichรฉ al nostro Io.
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Per riflettere
Solo quando le difficoltร e le sofferenze dei nostri fratelli ci interpellano, soltanto allora possiamo iniziare il nostro cammino di conversione verso la Pasqua. ร un itinerario che comprende la croce e la rinuncia. Il Vangelo di oggi indica gli elementi di questo cammino spirituale: la preghiera, il digiuno e l’elemosina. Tutti e tre comportano la necessitร di non farsi dominare dalle cose che appaiono: quello che conta non รจ l’apparenza; il valore della vita non dipende dall’approvazione degli altri o dal successo, ma da quanto abbiamo dentro. (Papa Francesco)
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Massimo Salani
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



