Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 2 Giugno 2021

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Le provocazioni che il Signore “incontra” durante il suo cammino di annuncio diventano un mezzo affinché la parola di verità venga alla luce per coloro che vogliono conoscere e desiderano seguirla. La resurrezione è motivo di disputa tra Gesù e i sadducei, che non credono che sia possibile, e vogliono metterlo alla prova. Dunque il Signore spiega che dopo la resurrezione non ci sarà chi prende moglie o marito, ma tutti saremo immersi nell’amore come gli angeli. Un amore assoluto, senza separazioni o unioni, senza differenze di colore o provenienza.

Un amore senza frontiere. Dio è amore e noi vivremo totalmente in lui; un amore che è vivo da sempre e al di sopra di tutto, che è stato, che è e sempre sarà. Ed è già qui nella nostra vita che possiamo sperimentare tutto questo, perché Gesù lo ha professato nella sua missione: “Io sono la resurrezione e la vita” (Gv 11, 25). “I credenti, uniti a Cristo mediante il Battesimo, partecipano già realmente alla vita celeste di Cristo risorto, ma questa vita rimane nascosta con Cristo in Dio. Con lui, ci ha anche resuscitati e ci ha fatto sedere nei cieli in Cristo Gesù.

Nutriti del suo corpo nell’Eucarestia, apparteniamo già al corpo di Cristo. Quando resusciteremo nell’ultimo giorno saremo anche noi manifestati con Lui nella gloria” (dal Catechismo della Chiesa Cattolica). Non ci sono limiti all’amore, non ci sono barriere: il Signore lo ha mostrato con la sua vita. Allora prendendoci cura amorevole del creato e dei fratelli che incontriamo: sentendoci uniti spiritualmente a coloro che sono lontani, potremo fare esperienza di resurrezione. “Dio è amore, chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane il lui” (1Gv 4, 16).

Per riflettere

Ho piena fiducia in Dio? Quante volte anch’io metto in dubbio le verità che il Signore mi annuncia? Credo nella resurrezione della carne e la vita eterna?

Preghiera finale

Come possono dire alcuni tra voi che non esiste resurrezione dei morti?
Se non esiste resurrezione dai morti, neanche Cristo è resuscitato!
Ma se Cristo non è resuscitato, allora è vana anche la nostra fede. […]
Ora, invece, Cristo è resuscitato dai morti,
primizia di coloro che sono morti.
(Prima lettera ai Corinzi 15, 12–14.20)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi