Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 2 Dicembre 2019

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Medita

รˆ molto interessante la figura del centurione romano, uomo pagano e non Giudeo.
Egli innanzitutto viene incontro a Gesรน: riconosce in Gesรน una possibilitร  di salvezza concreta. E racconta a Gesรน la condizione del suo servo, cioรจ di una persona che contava poco nella societร  dell’epoca. Egli non chiede aiuto, semplicemente espone il problema, ed infatti Gesรน non esita a rispondere โ€œVerrรฒ e lo guarirรฒโ€, come probabilmente il centurione si aspettava. A questo punto il centurione replica di non essere degno di accoglierlo in casa propria, e con una delicatezza disarmante gli chiede di dire soltanto una parola, ed il suo servo sarร  salvato. E con questa esclamazione, si raggiunge l’apice del Vangelo, perchรฉ รจ l’espressione piรน pura e libera di fede.

Il centurione quindi รจ un uomo di potere, ma in grado di preoccuparsi per i suoi subalterni, in grado di farsi umile e riconoscersi bisognoso. รˆ un uomo pagano, ma riconosce la persona di Gesรน, riconosce i suoi miracoli e cerca in Lui la salvezza vera. Egli si mostra per quello che รจ, si affida e si lascia amare.

Il Signore ci vuole cosรฌ, capaci di riconoscerci poveri, peccatori e bisognosi, capaci di amarci e perdonarci. Capaci di atti di fede meravigliosi, capaci di superare noi stessi per entrare in contatto con Lui.

Rifletti

La parola di Gesรน non รจ una dottrina o una morale, nรฉ รจ un rito o un insieme di norme, ma un’esperienza profonda di Dio che risponde a ciรฒ che il cuore umano cerca. Il mio essere cristiano significa davvero essere di Cristo e in Cristo o diventa spesso un’abitudine? Riesco a fare esperienza di Lui, ad amarlo, a meravigliarmi di tutti i doni che mi fa?

Fonte: Ascolta e Medita – Novembre 2019 curato da Patrizia Valleggi – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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Dall’oriente e dall’occidente verranno nel regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 5-11

In quel tempo, entrato Gesรน in Cafร rnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: ยซSignore, il mio servo รจ in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmenteยป. Gli disse: ยซVerrรฒ e lo guarirรฒยป.

Ma il centurione rispose: ยซSignore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma diโ€™ soltanto una parola e il mio servo sarร  guarito. Pur essendo anchโ€™io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: โ€œVaโ€™!โ€, ed egli va; e a un altro: โ€œVieni!โ€, ed egli viene; e al mio servo: โ€œFaโ€™ questo!โ€, ed egli lo faยป.

Ascoltandolo, Gesรน si meravigliรฒ e disse a quelli che lo seguivano: ยซIn veritร  io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede cosรฌ grande! Ora io vi dico che molti verranno dallโ€™oriente e dallโ€™occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieliยป.

Parola del Signore

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