Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 19 Ottobre 2021

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รˆ un testo che si dice โ€œescatologicoโ€, parla della fine del mondo: un orizzonte che puรฒ essere vissuto come la fine di tutto per noi, oppure come un passaggio nell’attesa dell’incontro con lo Sposo. รˆ nella quotidianitร  che si possono aprire le porte al Signore, in ogni azione della nostra vita, in ogni momento, in ogni incontro.

Se chiudiamo, rifiutiamo il Signore presente; se apriamo, il Signore viene, in ogni persona, in ogni situazione: nell’Eucaristia celebriamo questo incontro. Le azioni del brano richiamano la Pasqua: i lombi cinti, le vesti lunghe tirate su, per camminare e per servire, nello spirito dell’Esodo e dell’uscita dalla schiavitรน verso la libertร . (dalla Lectio 68 di padre Filippo Clerici e padre Silvano Fausti)

Siamo uomini e donne in attesa del Signore, che ci farร  mettere a tavola (quanto ci ha aspettati!) e passerร  a servirci.

Per riflettere

โ€œIo sono alla porta e busso, se uno mi apre io entrerรฒ con lui, mangerรฒ con lui cenerรฒ con luiโ€ (Ap 3, 20). Quando e in che modo ho incontrato un ospite inatteso?

Preghiera finale

O mio Creatore, quale vasaio che docile argilla plasma,
carne e ossa, alito e vita mi donasti.
Signore che mi creasti, mio Giudice e mio Salvatore,
a te oggi riconducimi.
Pietร  di me, o Dio, pietร  di me.
(Sant’Andrea di Creta, Grande Canone)


AUTORE: Maggiorana e Lorenzo Mastropietro
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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