Tra la folla che lo segue e lo cerca Gesรน sale sul monte e sceglie alcuni discepoli che chiama apostoli. Marco indica il loro compito con precisione: stare con lui, mandarli a predicare, scacciare i demoni. Sono resi partecipi, in qualche modo, della missione di Gesรน. Il Maestro non รจ un uomo solitario, ma associa altri alla sua opera.
In questo gruppo di uomini ci sono persone diverse, alcune unite da legami di sangue (fratelli), altre alle quale viene cambiato il nome (anche se siamo soliti pensare solo a Pietro), di alcuni si cita il nome del padre, o la provenienza (il cananeo) e di Giuda si sottolinea โcolui che lo tradirร โ. Un gruppo variegato che indica una ricchezza di diversitร e di legami.
Dodici. Un numero che per il popolo di Israele era un chiaro rimando all’origine, ai dodici figli di Giacobbe, all’inizio del popolo di Dio. Come all’inizio i dodici erano diversi tra loro, figli di un unico padre, ma di diverse madri, cosรฌ ora nel tempo escatologico, all’inizio del tempo della realizzazione delle promesse divine, questi dodici sono uomini diversi.
Ciascuno di loro รจ chiamato per nome, conosciuto in profonditร , guardato singolarmente; chiamato personalmente, ma non da solo. Sono chiamati insieme, a formare un gruppo, una comunitร , un gruppo che stia con Gesรน: i suoi. La prima cosa, infatti, che รจ chiesta loro รจ di โstare con luiโ, di rimanere con lui. Da qui nasce la loro missione, la partecipazione alla sua missione di portare il vangelo/la buona notizia, di lottare contro il male. Da soli niente รจ possibile.
Per riflettere
Chiamati insieme per vivere una esperienza di vita e di discepolato, anche noi siamo diversi e diverse nelle nostre comunitร , nei nostri gruppi, nelle nostre famiglie. La diversitร รจ una ricchezza per tutti, sempre. Rendersene conto รจ importante, valorizzarle non รจ facile, ma necessario. Cosa faccio di fronte alla diversitร ?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
