Gli operai della messe non sono soltanto i consacrati, ma tutti noi credenti: soprattutto in questo tempo in cui la societร รจ quasi totalmente laica, la testimonianza di fede deriva dai laici che vivono nella societร . Siamo noi dunque a cui รจ affidata la responsabilitร di vivere una fede vera, sincera, gioiosa, e per questo affascinante per chi ci sta intorno.
Questo รจ possibile se non siamo soli: Il Signore manda i suoi operai a due a due. ร nella comunione che si legge il segno del regno di Dio: l’amore gratuito per gli sconosciuti, l’amicizia sincera e profonda tra le persone, l’amore fedele e tenero degli sposi, tutti questi sono segni indelebili della presenza di Dio. Sono segni pieni di fascino per chi ha un cuore desideroso di veritร .
La nostra missione nel mondo non ha bisogno di bagagli: รจ totalmente dipendente dalla sapienza e dalla grazia di Dio. Infatti, come dice San Matteo: โQuando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perchรฉ vi sarร dato in quell’ora ciรฒ che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma รจ lo Spirito del Padre vostro che parla in voiโ. Non รจ dalla nostra bravura, o dalla nostra preparazione che nasce una testimonianza credibile, ma dall’adesione sincera al desiderio del proprio cuore e dalla preghiera a Chi vi puรฒ rispondere.
Gesรน esorta a mangiare quello che sarร offerto e guarire i malati che si trovano lร . Questo vuol dire essere totalmente disponibili a ciรฒ che accade, totalmente affidati alla volontร di Dio, che si presenta ai nostri occhi tramite le circostanze della realtร concreta. Il regno di Dio diventa cosรฌ vicino: non tanto temporalmente quanto spazialmente, perchรฉ dove c’รจ la comunione dei fratelli e la presenza di Gesรน, lรฌ il regno accade.
Per riflettere
Coltivo la comunione con i miei fratelli? Preghiamo di essere totalmente disponibili ad accogliere chi il Signore ci manderร accanto.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



