Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 18 Maggio 2021

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Inizia oggi la lettura della cosiddetta “Preghiera sacerdotale” di Gesù. Non una lettura agevole, è facile inciamparvi. Come, ad esempio, su quella prima parte che prorompe dal cuore di Gesù: «Questa è la vita eterna: che conoscano te…». L’esigenza di capire è naturale. Come esseri umani aspiriamo ad una felicità senza fine, che da un lato è necessariamente nebulosa, in quanto legata ad una nozione, quella di eternità, che non è oggetto di esperienza, ma che dall’altro l’affermazione di Gesù sembra ricondurre ad un atto di conoscenza, sia pure sublime, che ci risulta difficile porre sullo stesso piano. Sul tema della vita eterna, fra gli altri, sarà dunque meglio sentire quel che dice Papa Francesco.

«La vita che Dio ci prepara non è un semplice abbellimento di questa attuale: essa supera la nostra immaginazione, perché Dio ci stupisce continuamente con il suo amore e con la sua misericordia. Ma già su questa terra, nella preghiera, nei Sacramenti, nella fraternità, noi incontriamo Gesù e il suo amore, e così possiamo pregustare qualcosa della vita risorta». (Papa Francesco, Angelus di domenica 10 novembre 2013).

Già ora vive la vita eterna chi dunque vive in relazione con Dio. Lontani da lui, il tempo è un tormento che la mancanza di una fine rende solo più insopportabile. Ma che cosa dire anche di un’eternità fatta di un ripetitivo presente, fosse pure uno allietato da umani piaceri? L’esperienza dice che tutto, prima o poi, viene a noia. Ci dev’essere dell’altro. La cosa migliore, e più responsabile, è di prendere ancora una volta sul serio le parole di Paolo ai Corinzi (1 Cor 2, 9), che risuonano in quelle del Papa. Dio, che ha una fantasia ben superiore alla nostra, sicuramente ci stupirà.

Per riflettere

Questo significato di “vita eterna” appare in modo molto chiaro nella resurrezione di Lazzaro: «Chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno». (Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, vol. II)

Preghiera finale

Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di verità:
concedimi di pervenire
alla conoscenza della verità
in tutta la sua pienezza.
Vieni in me, Spirito Santo,
acqua viva che zampilla per la vita eterna:
fammi la grazia di giungere a contemplare
il volto del Padre nella vita e nella gioia senza fine.
(Sant’Agostino)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi