Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Maggio 2021

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Gesรน non si lascia proprio ingabbiare dentro alcuno schema. Oggi che l’acume dei discepoli sembra si sia risvegliato e che essi danno l’impressione di aver capito, ebbene, anche oggi il Signore li โ€œstrigliaโ€, e pure in modo brusco. ยซStatemi a sentire. Pensate di aver capito, vero? Ebbene vi dico che non passerร  molto prima che mi abbandoniate tutti!ยป. Sottolineando, con quel ยซciascuno per conto suoยป, la perdita, oltre che della fede, anche di quell’unitร  per la quale Egli ha giร  tanto pregato e ancora pregherร .
Evidentemente non รจ solo un rimprovero. Pietro piange amaramente, allo sguardo di Gesรน dopo il rinnegamento, proprio perchรฉ ricorda ammonimento e profezia del Signore. Anche da quel pianto nasce la sua presa di coscienza della distanza siderale che intercorre fra Gesรน e ogni altro โ€œuomo fra gli uominiโ€ che si pretenda maestro. Il Signore qui avverte tutti i discepoli, perchรฉ si rafforzi la loro fede e perchรฉ trovino comunque pace, nonostante tutto il dolore che potranno provare per aver abbandonato il loro amico e Signore. E nonostante le tribolazioni che il mondo provocherร  loro.

L’illusione che nella vita queste, cioรจ le tribolazioni, non presentino il loro conto potrร  anche essersi annidata, inizialmente, nelle menti e nei cuori dei discepoli. I primi miracoli, la predicazione nuova e autorevole, la forza che promanava da quell’uomo potevano giustficare che i discepoli concepissero tale prospettiva come una possibilitร  concreta; dalla quale perรฒ, come ben documentato nei vangeli, Gesรน li ha messi sempre e severamente in guardia.

Noi non arriveremo certo alla soliditร  di fede post-pasquale degli apostoli, ma forse ai blocchi di partenza abbiamo qualche metro di vantaggioโ€ฆ Nessuna illusione di una gara in pianura e senza ostacoli. Ma la certezza che se Gesรน ha vinto il mondo (e dunque il male, il dolore, la morte) anche noi possiamo conseguire la stessa meta; con l’impegno, certo, ma soprattutto per i suoi meriti.

Per riflettere

Gesรน mette in guardia: nel mondo avrete tribolazioni. รˆ un’esperienza che, prima o poi, ogni essere umano deve mettere in conto. Tribolazioni che possono portare a crisi di fede, possono divenire pericolose tentazioni. Ma dobbiamo avere coraggio, Dio non permetterร  mai che siamo tentati oltre le nostre forze. (cfr. 1Cor 10, 13)

Preghiera finale

Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestร !
Non abbiate paura!
Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
Alla sua salvatrice potestร  aprite i confini degli Stati,
i sistemi economici come quelli politici,
i vasti campi di cultura, di civiltร , di sviluppo.
Non abbiate paura!
(San Giovanni Paolo II)

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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi