Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 16 Dicembre 2022

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È difficile tenere accesa la luce mentre si corre, soprattutto se è debole. Perciò nei ritmi frenetici di oggi, rallegrarsi solo per un breve attimo alla luce che viene da Dio diventa un fatto piuttosto comune. Persino ascoltiamo velocemente perché questo mondo ci incoraggia a cercare sempre nuove sensazioni ed esperienze. Invece i tempi della vita spirituale sono diversi.

La vita spirituale ci invita alla perseveranza e alla consapevolezza. “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Dio ci dona il cuore, l’anima e la mente perché posiamo liberamente fare e confermare la nostra scelta—non una volta per tutte, ma tutti i giorni per sempre.

Affidarsi alle commozioni del momento non è una strada percorribile, perché il fuoco emotivo non dura mai a lungo e non ci può riscaldare per sempre. Se ce lo aspettiamo dalla vita spirituale rimarremo delusi, e finiremo a concentrarsi sulle nostre sensazioni e di conseguenza su noi stessi. La nostra scelta può e deve essere basata sulla consapevolezza e memoria di quello che il Signore ha fatto nella nostra vita e nel nostro cuore.

Perché ciò che il Signore fa (dice) non va in prescrizione, non passa di moda, non ha una data di scadenza, non perde attualità. Questo non significa che Dio non ci sorprenderà con qualcosa di nuovo, ma non deve esserci una persistente attesa di nuove esperienze spirituali da parte nostra.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

Il commento di oggi è proposto da Gabriela Rogowska.