Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 14 Agosto 2021

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Il brano odierno del Vangelo di Matteo ci presenta il celebre passo nel quale Gesรน chiama a sรฉ i bambini. I discepoli rimproverano questi piccoli perchรฉ vedono in essi soltanto un fastidio, una perdita di tempo. Gesรน capovolge quest’ottica e indica, invece, proprio nel bambino il modello al quale il cristiano adulto e maturo dovrebbe ispirarsi. Il bambino รจ colui che riceve tutto; diventa ciรฒ che uno gli dร  e gli dice. Sicuramente anche noi possiamo dire di essere tutto quello che abbiamo ricevuto, sin da bambini appunto.

L’indicazione di Gesรน, perรฒ, non รจ a โ€œtornare bambiniโ€ o ad โ€œessere bambiniโ€, condizioni che negherebbero la nostra storia e la nostra esperienza. Le parole di Gesรน, in una prospettiva di crescita umana e spirituale alla sua sequela, ci parlano piuttosto di un โ€œdiventare come bambiniโ€, โ€œessere come loroโ€, cioรจ capaci di ricevere, di accogliere. Il dono da accogliere, poi, รจ Dio stesso, il suo Regno. Cosรฌ come Dio ci accoglie, esattamente come siamo, nella nostra debolezza e bellezza, cosรฌ noi siamo chiamati ad accogliere Lui, a sperare e ricevere tutto da Lui. Imparando da Lui l’accoglienza piena e la fiducia assoluta, possiamo accettarci cosรฌ come siamo e accogliere a nostra volta l’altro, non tanto pensando di โ€œfare cose per l’altroโ€, ma facendogli spazio dentro di noi.

L’accoglienza liberamente offerta e ricevuta da noi stessi, dagli altri e da Dio, ci farร  vivere sempre piรน l’esperienza di non essere soli ma di โ€œappartenereโ€ a qualcosa che รจ al di lร  di noi e che, dunque, ci trascende. โ€œA chi รจ come loro, infatti, appartiene il regno dei cieliโ€.

Per riflettere

Nelle mie relazioni so fare spazio agli altri? Riesco a mettermi in reale ascolto dei loro bisogni, accettandoli per come sono? Ed io, so accogliere me stesso dandomi fiducia e accettandomi con le mie potenzialitร  e con i miei limiti?

Preghiera finale

Io grido verso di te, Signore mio Dio,
io invoco il tuo Nome santo, ma non riesco ad afferrarti!
Signore mio Dio, tu sei piรน grande delle nostre parole,
piรน silenzioso dei nostri silenzi, piรน profondo dei nostri pensieri,
piรน elevato dei nostri desideriโ€ฆ
Donaci, o Dio sovrano, cosรฌ grande e cosรฌ vicino,
un cuore vivente, degli occhi nuovi,
per scoprirti e accoglierti quando vieni a noi.
(San Francesco di Sales)

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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi