Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 14 Agosto 2020

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Medita

La pericope di oggi รจ il secondo brano tratto dal capitolo 19 del vangelo di Matteo. Incontriamo nuovi protagonisti, i farisei, ma i discepoli restano i veri destinatari delle parole del Maestro, intento nel suo sforzo di far comprendere ai suoi amici le note che dovrebbero caratterizzare la comunitร  che si sta formando.
Il pretesto รจ offerto dalla lunga disputa con coloro che rifiutavano le novitร  portate dal Nazareno in quanto arroccati sulle loro convinzioni religiose e sociali. Non a caso, Matteo, precisa subito che la ragione della disputa non รจ centrale: quello che premeva ai contendenti era โ€œmetterlo alla provaโ€ nella speranza di screditarlo agli occhi dei suoi discepoli e delle folle che lo seguivano.
La controversia chiama in causa la legge e la sua interpretazione. I farisei privilegiavano una lettura letterale: il ripudio, perciรฒ, era talvolta ammesso. Gesรน spiega la parola spostando l’attenzione sul superamento della legge, perchรฉ essa ha un senso solo se al servizio dell’uomo. Sappiamo come l’ostilitร  dei farisei attraversi tutto il vangelo. Ma non per questo il Signore si sottrae alle loro provocazioni e, come nel brano di oggi, sfrutta l’occasione per consegnare un messaggio ai discepoli.
Non a caso, le ultime parole pronunciate dal Risorto ai farisei provocano la risposta proprio dei suoi amici! Hanno capito davvero bene?
Gesรน chiede tutto di loro stessi. Le condizioni per mettersi alla sequela del Signore รจ la fiducia di chi accetta il sacrificio per essere premiato, abbandona per essere riempito. Qualcuno ha giร  rinunciato al lavoro e altri alla famiglia. Per entrare nel Regno ci viene chiesto di scegliere tra l’egoismo e il servizio, per scoprire che servire Dio impone di amare i fratelli.

Rifletti

Nel brano troviamo parole โ€œdureโ€ pronunciate da Gesรน, che non vuole impoverire nรฉ il matrimonio nรฉ la famiglia. Piuttosto mette in evidenza che solo completamente dandosi potremo amare e cosรฌ vivere nella quotidianitร  il servizio agli altri. E, quindi, a Dio.

Prega

Il Verbo stesso di Dioโ€ฆ viene in aiuto alla sua propria immagine
e si fa uomo per amore dell’uomo.
Assume un corpo per salvare il corpo e per amore della mia anima
accetta di unirsi ad un’anima dotata di umana intelligenzaโ€ฆ
E Colui che รจ la totalitร , si spoglia di sรฉ fino all’annullamento.
Si priva infatti, anche se per breve tempo, della sua gloria,
perchรฉ io partecipi della sua pienezza.
(Gregorio di Nazianzo, Discorsi 54, 9, 22)


AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi
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