Quando più ci sentiamo forti e radicati nel nostro sentimento di fede o quando, viceversa, ci sentiamo stanchi e deboli, demotivati nel nostro credere, possiamo tornare a questo brano del Vangelo. «Adesso credete?» ci dice Gesù, come a sottolineare la caducità e il passo incerto del nostro percorso.
Ma sembra anche volerci suggerire che è normale essere nel dubbio o incappare in esso nuovamente. La fede non è lineare e ci saranno momenti in cui anche noi ci disperderemo, ognuno per conto proprio, e avremo bisogno di smarrire la strada per poi tornare di nuovo al Padre.
Tuttavia, noi non siamo condannati o biasimati per questo, anzi, ci vengono rivolte—tramite i discepoli—parole di tenerezza e comprensione. Il Figlio di Dio, che vede più lontano di noi e ha una conoscenza piena di tutte le cose nel Padre, sa quale sarà il percorso e quali le fatiche di quelli che pure dicono di amarlo e lo seguono con rispetto.
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Questo non dipende dalla sola volontà , ma dal limite intrinseco che appartiene all’uomo. Gesù tiene conto delle tribolazioni in cui ci si trova per il solo fatto d’essere al mondo. Nessuna di queste cose è un limite però più grande dell’amore che egli prova per noi, alla luce del quale Egli ci salva.
«Abbiate coraggio» ci dice esortandoci, come a convincerci a non lasciarci fiaccare dalle fatiche del momento, perché la promessa di bene che ci attende è molto più grande di qualsiasi ostacolo o fatica presenti.
Per riflettere
Vivo nella promessa del Signore Gesù o mi lascio fiaccare dal presente? Prendiamoci del tempo per meditare e pregare, restando davanti al crocifisso, mettendoci a nudo di fronte a quel corpo sofferente. In questo momento di silenzio, soffermiamoci a ripercorrere e rivivere tutte quelle scene in cui il Cristo nei racconti del Vangelo sostiene gli apostoli con parole di bene e promesse di pace. Gustiamo l’amore che egli prova per noi e per cui decide di rinunciare alla vita per sé; lasciamoci consolare dagli episodi che la Scrittura ci riporta.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi