Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 12 Maggio 2022

419

Commento al Vangelo di oggi

Dopo la lavanda dei piedi Gesù si intrattiene con i suoi discepoli spiegando loro il significato di ciò che ha fatto: “Vi ho dato un esempio affinché voi facciate come io ho fatto a voi”. L’esempio di Gesù non è tanto quello di aver lavato i piedi agli Apostoli, quanto piuttosto quello dell’umiltà e della carità con cui, senza curarsi affatto della sua dignità di Maestro e Signore, si pone al servizio di chi è meno di Lui.

Proprio in quel gruppo, Egli rivela, ci sarà uno che, pur essendo dei suoi, lo tradirà. È un evento veramente terrificante, ma necessario per confermare la fede dei suoi discepoli che riconosceranno chi è veramente Lui dopo la sua morte.

Il Vangelo di oggi ci porta a riflettere sulla missione dell’essere mandati e dell’accogliere il Padre che lo ha mandato. Siamo in genere portati a vedere i missionari come persone che fanno scelte radicali per condividere la vita con gli altri e annunciare il Vangelo ai popoli lontani. In realtà ciascuno di noi è inviato dal Signore a raccontare con la sua vita la sua esperienza di fede là dove vive. Alla base di tutto resta l’incontro intimo e personale con Dio e ciascuno di noi, come ogni credente, deve sentire la sfida ad annunciare il Vangelo e l’immensa tenerezza di Dio.

Per riflettere

Il brano si conclude con Gesù che proclama che l’accoglienza riservata alla sua persona e ai suoi inviati in realtà è fatta al Padre. Queste parole relative all’accoglienza di Gesù probabilmente vogliono insinuare, per antitesi, la gravità del rifiuto del Cristo da parte del traditore. L’invito di Gesù a seguirlo: che cosa significa per me concretamente? Come diventa programma di vita?

Preghiera finale

Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;

quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;

quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;

quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;

quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;

quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;

quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;

quando sono umiliato, fa’ che io abbia qualcuno da lodare;

quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;

quando io ho bisogno della comprensione degli altri,

dammi qualcuno che ha bisogno della mia;

quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;

quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.

(Santa Madre Teresa di Calcutta)


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi