Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 11 Luglio 2022

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ยซEcco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?ยป: la domanda รจ posta da Pietro, uno dei discepoli piรน vicini a Gesรน, che si fa portavoce di un’inquietudine comune ai discepoli.

La domanda sembra quasi provocatoria, ma in realtร , guardando a fondo, possiamo riconoscere in questa incertezza la nostra profonda umanitร  che necessita anche di cose concrete di cui nutrirsi. Possiamo leggere in questa richiesta il nostro bisogno di ricordare ogni tanto i motivi che ci sono dietro le strade che abbiamo deciso di intraprendere, per rinnovare le nostre scelte. Ma cosa significa questo lasciare tutto?

Significa non fondare la nostra felicitร  in ciรฒ che possediamo o nelle persone che amiamo, bensรฌ in ciรฒ che siamo: figli di Dio. Gesรน conosce bene la nostra umanitร , ci chiede fiducia, ma non ci promette solo il Paradiso, la vita eterna: ci dice che giร  qui sulla terra, giร  ora, se sapremo seguire i suoi insegnamenti avremo cento volte tanto ciรฒ a cui avremo rinunciato, ciรฒ che avremo ridimensionato per seguirlo.

Per riflettere

Solo nella misura in cui noi limitiamo la modalitร  dell’avere, vale a dire del non essere (cioรจ quella che consiste nel cercare sicurezza e identitร  aggrappandoci a quanto abbiamo, per cosรฌ dire standogli seduti sopra, avvinghiandoci al nostro io e ai nostri possessi), la modalitร  dell’essere puรฒ emergere. (Eric Fromm)

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Preghiera finale

Per te abbiamo lasciato tutto, siamo diventati poveri.

Ma poichรฉ tu sei ricco,

ti abbiamo seguito perchรฉ tu renda ricchi anche noi.

Abbiamo seguito te,

noi creature abbiamo seguito il Creatore,

noi figli il padre,

noi bambini la madre,

noi affamati il pane,

noi malati il medico,

noi stanchi il sostegno,

noi esuli il paradiso.

(Fra Danilo Salezze)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi