Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 10 Maggio 2021

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Dare testimonianza, letteralmente, significa attestare, documentare. Gli apostoli, in questa opera di testimonianza al Signore sono collaboratori “nientepopodimeno” che dello Spirito Santo. Illuminati dalla terza persona della Santissima Trinità, Essi potranno dire e fare ciò di cui il solo e privilegiato fatto di essere stati con Lui “fin da principio” non rendeva evidentemente capaci. E lo abbiamo visto anche nelle innumerevoli “gaffe” che i Vangeli non mancano, con sapiente pedagogia, di sottolineare. In effetti c’è bisogno di essere illuminati da Dio per capire qualcosa di Dio! Da solo l’uomo, pur avendoci provato sin dall’aurora del mondo, non ci può arrivare in modo perfetto. Nonostante la nostra coscienza e la nostra intelligenza ci parlino di Lui; nonostante la sete di infinito che sta nel cuore dell’uomo ce ne faccia sentire forte la nostalgia.

La promessa del dono dello Spirito Santo si accompagna a una sana messa in guardia. Quanto più darete autentica testimonianza al Dio incarnato, tanto più sarete oggetto di indifferenza se non rifiuto, ostilità quando non violenza. Lo abbiamo già rimarcato: un Dio così disturba, non ci lascia tranquilli nella nostra religiosità fatta di riti e regole, di separazione dei buoni dai cattivi, con conseguente richieste di severe e immediate punizioni per questi ultimi.

Sì, davvero è necessaria la “consulenza” del Paràclito nell’opera di comprensione ed è fondamentale il suo conforto nel momento della prova. Lo Spirito soffia dove vuole, e per fortuna! Ma certo noi possiamo vederne gli abbondanti frutti nella catena di testimonianze che da duemila anni ci lega agli Apostoli di Cristo. Ed è ben più che un soffio; è il vento gagliardo di una schiera di pastori, martiri, dottori, religiosi/e, semplici fedeli laici, padri madri, giovani… La testimonianza di ognuno di loro ha illuminato, con un particolare carisma dello Spirito, da un’angolatura unica, il vero volto del Dio-Misericordia.

Per riflettere

Nella testimonianza della fede, credo di poter fare tutto da me, di avere sempre la situazione “sotto controllo”, o mi riconosco bisognoso dell’aiuto di Dio? Chiedo con fiducia che lo Spirito Santo mi assista?

Preghiera finale

Spirito Santo, concedimi il dono della fortezza,
perché possa fuggire dal peccato,
praticare la virtù con santo fervore
e affrontare con pazienza, e perfino con gioia di spirito,
il disprezzo, il pregiudizio, le persecuzioni
e la morte stessa piuttosto che rinnegare Cristo
con parole e opere.
(preghiera allo Spirito Santo)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi