Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 10 Gennaio 2022

370

Le prime parole di Gesù, nel testo dal vangelo più antico, quello di Marco, esprimono l’urgenza di un annuncio profetico: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino”. Qualcosa che non è mai successo sta per accadere; sta per giungere sulla Terra un regno di pace e di giustizia universale.

Davvero Gesù credeva che fosse imminente la fine dei tempi e l’irrompere nella storia umana del governo di Dio? Può darsi. Del resto non era il solo. Ci sono teologi che sostengono questa tesi. La fine dei tempi è di là da venire e il regno di Dio non si è materializzato: Gesù prese un abbaglio millenaristico. Alle nostre orecchie e al nostro cuore, però, quelle parole suonano più calde di una disputa filosofica sugli errori del Gesù storico. Il regno di Dio è vicino, è qui accanto a noi, adesso. Non solo e non tanto nella vita che verrà, ma in questa.

Come un piccolo seme, può crescere ogni giorno nelle azioni, nelle relazioni, negli incontri e nei progetti che facciamo. Il regno di Dio si compirà, un giorno, ma per noi il tempo è compiuto adesso: è ora che possiamo cambiare strada (convertirci) e credere al vangelo, alla buona notizia di un Dio che si è fatto come noi e di Gesù che ci chiama a seguirlo. Non è un ordine, quello del Maestro, né un plagio, è una promessa ambiziosa: “Vi farò pescatori di uomini”. Una prospettiva per cui non siamo sudditi ma protagonisti della costruzione del regno di Dio.

Per riflettere

Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni lasciano le reti e seguono Gesù che li chiama. Chiediamoci quanto siamo disposti a cambiare l’ordine delle nostre priorità quotidiane per fare spazio alla Parola di Dio.


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Angela Castino, Edoardo Cortese, Domenico Coviello
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi