Alessandro Ginotta – Commento al Vangelo del giorno, 8 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 1, 26-38
ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE - SOLENNITร€
Colore Liturgico Bianco

Data:

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Unโ€™Annunciazione vista con gli occhi di Gesรน ed una attraverso quelli di Maria sono i due ingredienti di un decisamente in(solito) commento a:

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce (Luca 1,26-38)

Oggi vorrei attingere al patrimonio di antichi manoscritti che, pur non essendo inseriti nei canoni biblici, costituiscono lโ€™ossatura della tradizione popolare della Chiesa, per presentarvi due racconti curiosi ed assolutamente originali. Come sempre, lโ€™avvertenza รจ di leggere questi testi con lo stesso spirito distaccato con il quale ci approcceremmo ad un romanzo. Non possiamo, infatti, avere la certezza che i fatti narrati siano reali ma, forma e datazione, hanno sollecitato lโ€™interesse di numerosi studiosi. Dโ€™altra parte, negli stessi Vangeli troviamo: โ€œMolti altri segni fece Gesรน in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libroโ€ (Giovanni 20,30). E ancora: โ€œVi sono ancora molte altre cose compiute da Gesรน, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivereโ€ (Giovanni 21,25).

Il primo manoscritto, di cui vi parlerรฒ oggi, รจ intitolato: โ€œLettera degli Apostoliโ€, rinvenuta nel 1919 dallo studioso Carl Schmidt. Si tratta di un testo scritto in lingua copta ed etiopica tra il 130 ed il 170 d.C. che raccoglie una serie di dialoghi tra Cristo Risorto e gli apostoli nei primissimi giorni successivi alla Risurrezione:

โ€œQuandโ€™io, dal Padre di ogni cosa, ero in procinto di scendere quaggiรน โ€“ Eโ€™ appunto Gesรน Risorto che parla โ€“ mi trovai nei cieli con gli arcangeli e gli angeli, quasi fossi uno di loro. Michele, Gabriele e Raffaele mi hanno seguito fino al quinto firmamento, pensando che io fossi uno di loro. Il Padre mi aveva dato il potere di questa natura, io infatti divenni tutto in ogni cosa, per poter portare a termine le disposizioni del Padreโ€ฆ e la gloria di Colui che mi ha mandato, e per fare ritorno a Luiโ€. Notate anche voi, amici cari, quanto ricordi il Vangelo di Giovanni? โ€œSono uscito dal Padre, sono venuto nel mondo, ora lascio il mondo e ritorno al Padreโ€ (Giovanni 16,28).

โ€œVoi sapete โ€“ prosegue Gesรน nella Lettera degli Apostoli โ€“ che lโ€™angelo ha dato lโ€™annunzio a Maria. In quel giorno, appunto, io presi la figura dellโ€™arcangelo Gabriele, apparvi a Maria e parlai con lei. Il suo cuore mi accolse e lei credetteโ€. Vorrei sottolineare questโ€™ultima frase: โ€œIl suo cuore mi accolse e lei credetteโ€. Di nuovo abbiamo una eco del Vangelo di Giovanni:ย โ€œDio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non รจ condannato; ma chi non crede รจ giร  stato condannato, perchรฉ non ha creduto nel nome dellโ€™unigenito Figlio di Dioโ€ย (Giovanni 3,17-18). […] Continua a leggere qui.

Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginottaย https://www.labuonaparola.it
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