Alessandro Ginotta – Commento al Vangelo del giorno, 11 Marzo 2024

- Pubblicitร  -

I miracoli migliori sono quelli che non fanno rumore. Partono dentro la nostra anima e ci cambiano dallโ€™interno.

Dobbiamo fidarci di Dio. Qui il coraggioso รจ un padre di famiglia, che lascia il figlio, gravemente ammalato, sul letto di morte, per andare a cercare Gesรน, convinto che Lui lo potrร  riportare in vita. Sono 26 chilometri che separano Cana da Cafarnao. 26 chilometri percorsi con il cuore in gola. E la fede nel cuore. Eโ€™ la fede che gli muoveva le gambe.

Ora, dopo tutta questa strada, ha trovato Gesรน e, la prima cosa che vorrebbe fare, รจ portarlo con sรฉ a casa, di corsa, per guarire il proprio figlio. Ma Cristo gli chiede un โ€œsupplemento di fedeโ€. Gli chiede di avere fiducia nel fatto che, anche a distanza, possono avvenire i miracoli. Deve accontentarsi, questo uomo, e tornare a casa. Gesรน non andrร  con lui: ยซSe non vedete segni e prodigi, voi non credeteยป (v. 48).

Qualche volta anche noi reagiamo in questo modo: crediamo che i miracoli debbano venire accompagnati dagli โ€œeffetti specialiโ€. Luci stroboscopiche, suoni roboanti, fulmini che scendono dal cieloโ€ฆ ma non รจ cosรฌ. I miracoli migliori sono quelli che non fanno rumore. Partono dentro la nostra anima e ci cambiano dallโ€™interno.

Il funzionario del re non si dร  per vinto ed insiste: ยซSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaยป. Gesรน gli rispose: ยซVaโ€™, tuo figlio viveยป. E cosรฌ fu. Alla fine il padre riuscรฌ a trovare nel suo cuore quel granello in piรน di fede per superare la propria incredulitร . E tutto cambiรฒ: โ€œQuellโ€™uomo credette alla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: ยซTuo figlio vive!ยป. Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: ยซIeri, unโ€™ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciatoยป. Il padre riconobbe che proprio a quellโ€™ora Gesรน gli aveva detto: ยซTuo figlio viveยป, e credette lui con tutta la sua famigliaโ€ (vv. 50-53).

Ed il primo miracolo di Gesรน oggi รจ ravvivare la fede nel cuore di questโ€™uomo. Se avremo fede, Dio potrร  moltiplicare i nostri sforzi e permetterci di ottenere un risultato impensabileChe cosa ci chiede in cambio? Soltanto di crederci! Sรฌ, di crederci. Di non scoraggiarci. Di continuare a provare. Di continuare ad impegnarci. Di continuare a pregare, un poโ€™ come la vedova molesta che incalza il giudice della parabola (cfr. Lc 18,1-8). Gesรน ci invita ad avere fede. Ci sprona a desiderare di poter spostare anche le montagne!

Sรฌ, perchรฉ la fede che Dio ci chiede รจ una forza rivoluzionaria che non si piega al ricatto della realtร , ma che la trasforma, permettendo, anche allโ€™impossibile, di accadere. รˆ una fede coraggiosa, che non si ferma davanti a nulla e nessuno. รˆ una speranza contro ogni speranza.

Lโ€™incredulitร , la mancanza di fede, รจ quanto sta portando alla rovina il nostro mondo. Perchรฉ, come ci ricorda Papa Francesco: โ€ โ€œSpesso il problema della fede รจ la mancanza di gioia. La fede vacilla quando ci si barcamena nella tristezza e nello scoraggiamento. Quando viviamo nella sfiducia, chiusi in noi stessi, contraddiciamo la fede, perchรฉ anzichรฉ sentirci figli per i quali Dio fa grandi cose, rimpiccioliamo tutto alla misura dei nostri problemi e ci dimentichiamo che non siamo orfani: abbiamo un Padre in mezzo a noi, salvatore potenteโ€ (Cattedrale Cattolica di San Giuseppe, Bucarest, venerdรฌ 31 maggio 2019).

Non smettiamo mai di cercare Gesรน, perchรฉ รจ proprio nei momenti piรน bui, in quelli che ci sembrano senza fede, in cui non vediamo lโ€™orizzonte, che Dio รจ piรน vicino a noi e ci dice: โ€œAlzati e vai avanti! Cammina!โ€. Basta ascoltarlo.

A tutti noi, che vogliamo credere, che vogliamo avere fede, Gesรน chiede di non rinchiuderci nei nostri schemi asfittici e riduttivi, di non affidarci al calcolo ed alla ragione, ma di alzare lo sguardo oltre lโ€™orizzonte e contemplare la vastitร  del cielo. La vastitร  di Dio. E lasciare che, i nostri pensieri, vengano trasportati dallโ€™alito dello Spirito Santo โ€œche soffia dove vuole e quando vuoleโ€.

Per gentile concessione di Alessandro Ginotta

- Pubblicitร  -

Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it/
Canale YouTube https://www.youtube.com/c/AlessandroGinotta
Pagina Facebook https://www.facebook.com/alessandro.ginotta

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...