Il commento alle letture del 4 agosto 2018 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
MANDร A DECAPITARE GIOVANNI NELLA PRIGIONE
Ger 26,11-16.24; Sal 68; Mt 14,1-12
Quando ci si consegna al male, รจ il male che governa la nostra vita. Finchรฉ non si ritorna in Dio, nella sua Legge, lโuomo รจ come un masso che dalla cima della montagna sprofonda sempre di piรน nellโabisso del peccato. Nessuno dica: โIo sono sapiente, intelligente, forte, capace di resistere. Io so dove fermarmiโ. Queste sono tutte convinzioni del diavolo, offerte gratuitamente perchรฉ si rimanga nel peccato e nella trasgressione della Legge. Senza andare nel lontano passato a cercare qualche valido esempio possiamo leggere solo un brano della Parabola del figlio minore.
[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre (Lc 16,11-20).
- Pubblicitร -
Questโuomo tocca il fondo dellโabisso quando raggiunge una condizione inferiore a quella dei porci, animali immondi presso gli Ebrei. Allโanimale impuro veniva dato il cibo. Lui lavorava senza neanche essere pagato. Neanche una carruba poteva prendere. Ma รจ sempre cosรฌ la storia. Chi esce dalla grazia di Dio, inizia ma non sa dove giungerร . Neanche sa se domani ritornerร con Dio. Per questo urge vigilare, vegliare. Prestare attenzione. Per questo non si deve mai cadere nel primo peccato.
Erode prende con sรฉ la moglie del fratello Filippo. Essa in perfidia ha ben superato Gezabele, donna votata a fare il male. Questa donna vuole la morte di Giovanni il Battista. Erode resiste. Lei attende il momento propizio. Salomรจ, sua figlia, danza alla presenza del re. Il re si invaghisce del suo ballo e promette con giuramento che le avrebbe concesso qualsiasi cosa. Anche metร del suo regno. La figlia chiede alla madre, la quale prontamente risponde: โLa testa di Giovanni il Battistaโ. Prima Erode era adultero. Ora รจ divenuto omicida e per di piรน di un profeta del Dio vivente. Ha ucciso un uomo di Dio, un innocente, per uno stupido, stolto, insensato giuramento.
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesรน. Egli disse ai suoi cortigiani: ยซCostui รจ Giovanni il Battista. ร risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!ยป. Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: ยซNon ti รจ lecito tenerla con te!ยป. Erode, benchรฉ volesse farlo morire, ebbe paura della folla perchรฉ lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodรฌade danzรฒ in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: ยซDammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป. Il re si rattristรฒ, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinรฒ che le venisse data e mandรฒ a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portรฒ a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesรน.
Unโaltra veritร deve regnare nel nostro cuore. Satana sa come armonizzare le forze del peccato orientandole tutte verso lo stesso fine. Infatti lโuccisione di Giovanni il Battista รจ il frutto della perfetta strategia di Satana. In un solo giorno tre delle sue forze si trovano nello stesso luogo. Quale migliore occasione! Ogni forza mette in campo la sua potenza di peccato e per Giovanni il Battista la sentenza di morte รจ decretata.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che mai siamo forza di male della strategia di Satana.
