Commento al Vangelo del 29 Luglio 2018 – p. Roberto Mela scj

- Pubblicitร  -

I prodigi di Eliseo

Allโ€™inizio del ciclo di Eliseo (2Re 2,1โ€“13,25), incentrato sul discepolo del profeta Elia vissuto tra lโ€™850 e il 798 a.C., possiamo distinguere la narrazione dellโ€™investitura di Eliseo e il suo ministero durante la guerra moabitica (2,1โ€“3,7), a cui segue il racconto delle sue gesta miracolose (4,11โ€“6,7). La menzione di โ€œun uomo di Dioโ€ al posto del nome diEliseo fa pensare che qualche aneddoto e tradizioni varie possano essere attribuite anche a qualche altro profeta. ยซLโ€™atmosfera di questo tipo di narrativa rimane comunque quella naรฏve della favola o del racconto edificante attorno a un santโ€™uomoยป (M. Nobile).

I racconti di questa sezione possono essere cosรฌ articolati: 4,1-7 Eliseo e il soccorso della vedova; 4,8-37 Eliseo e la donna ลกunammita (vv. 8-17: la nascita del figlio della donna; vv. 18-37: la morte del bambino e la sua rivivificazione operata da Eliseo); 4,38-41 il risanamento della minestra letale; 4,42-44 Eliseo moltiplica i pani; 5,1-19 Eliseo guarisce Naaman dalla lebbra; 5,20-27 punizione di Gheแธฅazi per la sua cupidigia; 6,1-7 il miracolo dellโ€™ascia galleggiante.

Lโ€™epoca in cui vive Eliseo vede susseguirsi nel regno del Nord i re Acab (874-853), Acazia (853-852), Ioram (852-841), Iehu (841-814), Ioachaz (814-798) e Ioas (798-783).

Non ci vengono date molte informazioni sullโ€™etร  o sul paese natale di Eliseo. Egli abitava ad Abel-Mecola (Tell Abรป Sifrรฎ) situata nella valle del Giordano a circa dieci chilometri a sud della cittร  di Bet Shean. Dalla descrizione della sua chiamata ad opera di Elia si puรฒ dedurre che la sua famiglia era benestante, padrona di vasti appezzamenti di terra.

A differenza del suo maestro Elia, Eliseo (โ€œโ€™Elรฎลกฤโ€˜ = Dio รจ salvezzaโ€) non vive da solitario ma ha ampi contatti con le personalitร  del paese, si rapporta con le cerchie profetiche del tempo e appare essere piรน un taumaturgo che un profeta di condanna. Molti dei suoi prodigi hanno un doppione nei racconti riguardanti Elia.

- Pubblicitร  -

Eliseo non disdegna lโ€™impegno di consigliere militare e diplomatico negli affari interni del paese. Divenne uomo della dinastia del sanguinario Yehu, che aveva fatto ungere da un suo discepolo. La sua figura storica non รจ facilmente identificabile dietro il paravento delle tradizioni che gli vengono attribuite.

Nellโ€™insieme, nonostante abbia un uditorio internazionale e un forte seguito popolare, Eliseo non sembra raggiungere la statura religiosa del suo maestro Elia, come si puรฒ evincere dallโ€™elogio presente in Sir 48,12-14. Egli appare perรฒ un profeta che annuncia la parola di Dio alla monarchia, quando questa voglia ascoltare.

Daโ€™ alla gente, che ne mangi!

Secondo il racconto di 2Re 4,42-44, un uomo giunge da Baโ€˜al ล ฤliลกฤh (probabilmente lโ€™attuale Kefr Til situato a circa 25 chilometri a nord di Lidda o Lod) per offrire allโ€™โ€œuomo di Dioโ€ โ€“ il nome di Eliseo non รจ menzionato โ€“ โ€œpane di primizia/leแธฅem bikkrรปrรฎmโ€, venti pani dโ€™orzo e di farro contenuti nella sua bisaccia. La sua offerta si puรฒ forse collegare a quella che era dovuta ai sacerdoti secondo Lv 2,14; 23,17.20. Lโ€™uomo voleva con ogni probabilitร  ringraziare YHWH per lโ€™abbondanza del suo raccolto.

Eliseo riceve lโ€™offerta sacerdotale pur essendo un profeta. Forse svolgeva entrambe le funzioni. Non รจ certa la connotazione rituale del termine โ€œprimizieโ€, ma dโ€™altronde รจ difficile chiedere la precisione tecnica dei termini a una tradizione popolare.

Eliseo ordina allโ€™uomo di โ€œdonare/dare/tฤ“nโ€ i pani al โ€œpopolo/gente/โ€˜amโ€ lรฌ presente. Egli si presenta come un โ€œuomo di Dioโ€ (profeta e sacerdote?) disinteressato di sรฉ e attento alle necessitร  dei pellegrini, forse molto bisognosi, che erano arrivati a fargli visita e a pregare in quel luogo. Lโ€™inserviente al suo servizio gli obietta meravigliato lโ€™assoluta pochezza dei pani rispetto alle cento persone lรฌ raccolte: non avrebbe potuto darne che un piccolo pezzo ciascuno, un quinto di pagnotta. Una gentile presa in giro per farsi pubblicitร ?

Eliseo ripete lโ€™ordine allโ€™inserviente pronunciando le medesime parole e lo motiva con un oracolo profetico. La โ€œformula del messaggeroโ€ โ€“ ยซcosรฌ dice YHWHยป โ€“ lo manifesta come ambasciatore plenipotenziario di YHWH, che gode della stessa autoritร  e prestigio del suo mandante.

Mangeranno a sazietร , avanzeranno in abbondanza

Il contenuto dellโ€™oracolo รจ espresso con due rari e sonanti infiniti assoluti, che rafforzano in intensitร , continuitร , profonditร , certezza ecc. lโ€™idea espressa dal verbo finito: ยซSi mangerร  (a sazietร ) e ne avanzerร  (in abbondanza)ยป. Il profeta รจ oltremodo sicuro di quel che dice e aspetta che si avveri. Il suo dire รจ icastico, sicuro, senza sbavature. La sua fede in YHWH โ€“ Colui che lo ha inviato come suo ambasciatore โ€“ รจ limpida: un potere assoluto รจ sottinteso dai due infiniti assolutiโ€ฆ

Il risultato finale e il riscontro pubblico del prodigio รจ inoppugnabile. Lโ€™oracolo profetico si realizza alla lettera: ยซDiede di fronte a loro e mangiarono e avanzarono secondo la parola di YHWHยป (v. 44). La realtร  si trasforma secondo la volontร  ferma di bene e di condivisione che accomuna il profeta-ambasciatore-sacerdote al suo Mandante divino. Il profeta non รจ preoccupato egoisticamente di assicurasi una scorta per i tempi piรน incerti, incurante dello stato di indigenza di chi gli sta intorno.

Elia aveva riscoperto la freschezza della sua vocazione camminando per quaranta giorni verso lโ€™Horeb, luogo di appuntamento col Dio dellโ€™esodo (cf. 1Re 19,1-18). In quel luogo YHWH aveva rivelato a Mosรจ il suo nome di Presenza di Salvezza (โ€œYHWH = Io Sono In Quanto Sono Presente Per Salvareโ€).

Prima perรฒ gli aveva gli aveva rivelato la vivacitร  partecipe e passionale che costituiva la sua natura piรน intima: ยซIl Signore disse: โ€œHo osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dellโ€™Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosaโ€ยป.

Elia aveva trasmesso senzโ€™altro al suo discepolo la certezza rocciosa del fuoco di presenza salvifica che segnava lโ€™intimitร  di YHWH. Un Dio di attenzione, presenza, ascolto, intervento di salvezza. Eliseo agisce col cuore partecipe di YHWH.

La premura moltiplica le cose fra le mani.

La vita si moltiplica donandola.

Passรฒ allโ€™altra riva

Con il brano evangelico odierno inizia la lettura del c. 6 del Vangelo di Giovanni, che riporta il โ€œsegnoโ€ della moltiplicazione dei pani e il solito discorso esplicativo successivo ai โ€œsegniโ€, in questo caso il discorso sul pane tenuto da Gesรน nella sinagoga di Cafarnao. La lettura di Gv 6 impegnerร  la Chiesa per ben cinque domeniche di seguito. Un insegnamento decisivo di Gesรน, sulla sua presenza viva ed essenziale per il cammino del popolo dei suoi discepoli.

Dopo la festa innominata dei giudei (cf. Gv 5,1), durante la quale Gesรน guarisce a Gerusalemme lo storpio che giace senza aiuto alla piscina di Betzatร  (Gv 5,1-18) e spiega il suo gesto con un discorso esplicativo (Gv 5,19-45) che risponde al primo rifiuto della sua rivelazione da parte delle guide religiose ebraiche (questo significa per lo piรน lโ€™espressione ยซi giudeiยป nel Quarto Vangelo), senza impegnarci nel valutare una possibile inversione fra i cc. 5 e 6 nellโ€™attuale disposizione giovannea del Vangelo, troviamo Gesรน in Galilea, mentre passa ยซallโ€™altra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberiadeยป (Gv 6,1).

Diversamente dai sinottici, che raccontano due moltiplicazioni dei pani โ€“ una in territorio giudaico (Mc 6,30-44/Mt 14,13-21/Lc 9,10-17) e una in una zona innominata, abitata in maggioranza da pagani (Mc 8,1-10/Mt 15,32-39/Lc 6,30-44), lโ€™evangelista Giovanni riporta il racconto di una sola cosiddetta โ€œmoltiplicazione dei paniโ€. La ambienta apparentemente in zona pagana. In Gv 6,16 si racconta infatti di come, dopo la moltiplicazione dei pani in cui vengono avanzati โ€œdodici canestriโ€ di pezzi di pane โ€“ che alludono invece alle dodici tribรน di Israele โ€“, i discepoli si avviano in barca ยซverso lโ€™altra riva del mare in direzione di Cafarnaoยป.

A meno che non si tratti di una localitร  di partenza situata in zona giudaica da cui si compie la traversata delle varie insenature del lago verso Cafarnao, restando perรฒ sempre in territorio di Israele, si nota in Giovanni una commistione di dati riguardanti le due moltiplicazioni raccontate dai sinottici. Secondo i sinottici, infatti, in zona pagana avanzarono ยซsette sporte pieneยป di avanzi (cf. Mt 15,37 e parr.), allusione al numero settanta/settantadue, numero tradizionale delle nazioni pagane secondo il pensiero giudaico, che perรฒ oscilla fra il numero settanta riferito alle nazioni elencate nella tavola dei popoli di Gen 10 secondo il testo ebraico masoretico e il settantadue riportato invece dalla traduzione greca della LXX della stessa lista.

Dโ€™altronde, il ยซforte ventoยป (Gv 6,18) che colpisce i discepoli in barca dopo la moltiplicazione dei pani รจ il noto shargiyeh che soffia normalmente da nord-est, dalle gole che scendono dallโ€™Hermon lungo il confine settentrionale dellโ€™attuale Giordania. Giovanni non nota (tralascia?) che il vento fosse loro contrario (cf. invece Mc 6,48, dopo la prima moltiplicazione, quella in terra giudaica).

Dove compreremo il pane?

Gesรน sale sul monte. รˆ vicina la seconda Pasqua di Gesรน, la pasqua dei giudei. E il monte si trasfigura nel monte Sinai, il monte che ha visto la liberazione dallโ€™Egitto e la Pasqua vissuta nella fretta della notte. Dallโ€™alto del monte Gesรน alza gli occhi, non verso il cielo per adesso, ma per โ€œcontemplare/theaomaiโ€ la โ€œfolla numerosa/polys ochlosโ€ che veniva da lui.

โ€œVenire a Gesรนโ€, โ€œvenire alla luceโ€ nel Vangelo di Giovanni significa credere in lui. Non siamo perรฒ ancora a questo livello. La gente viene da lui per ascoltarlo, per essere nutrita, per avere una guida. Le attese sono le piรน varie e spurie. รˆ come la gente che veniva da Eliseo, โ€œgente/popolo/โ€˜amโ€.

Gesรน sa quello che sta per fare, ma mette alla prova Filippo impostando un discorso di pianificazione economica per lโ€™ottenimento programmato di un livello di vita sostenibile, seppur non definitivo, per un numero molto grande di persone. Filippo non vede dove poter trovare 30-40.000 euro seduta stante, perchรฉ ciascuno possa prendere un pezzo di pane (un quinto di pagnotta come per Eliseo?).

Andrea, fratello di Pietro (con Filippo, tutti e tre di Betsaida, terra di commistione fra giudei e pagani e probabilmente vicina alla zona di raccolta della gente) presenta una proposta che viene dalla base, da un โ€œragazzino/paidarionโ€ generoso, impulsivo, โ€œincoscienteโ€, โ€œingenuoโ€. Egli offre una goccia, mentre serve un mare: cinque pani dโ€™orzo e un poโ€™ di โ€œcompanaticoโ€, della โ€œpietanza cotta/opsarion <hopsล = cuocereโ€.

Andrea sa giร  in partenza che lโ€™offerta fatta dalla generositร  del ragazzino che condivide (o dona tutto!?) quello che ha รจ spropositatamente inferiore alle necessitร  del momento. La sua domanda retorica vuol lasciare solo il tempo che trova. Tanto per dire qualcosa in attesa che Gesรน scovi una sua trovataโ€ฆ

Sullโ€™erba, convitati liberi

Con un comando imperioso Gesรน ordina ai suoi di far โ€œadagiare/anapesein<anapiptลโ€ โ€œla gente/gli esseri umani/tous antrลpous (Gv 6,10) per terra (cf. Mc 6,39 anaklinai; Mt 14,19 anaklithฤ“nai; Lc 9,14 kataklinate).

Essi non devono solo โ€œmettersi seduti/kathฤ“maiโ€. Devono adagiarsi alla mensa, da uomini liberi e non piรน schiavi, col gomito sinistro ben piantato per terra, nella โ€œmolta erba/chortos polysโ€(Gv 6,10) del posto.

Cโ€™รจ erba, non paglia secca. Infatti Marco ricorda perfettamente il momento in cui la gente si adagiรฒ โ€œsullโ€™erba verde/epi tลi chlลrลi chortลiโ€ (Mc 6,39).

Lโ€™erba verde attorno al lago di Tiberiade ci puรฒ essere solo per poche settimane, in primavera. Infatti Giovanni nota: ยซEra vicina la Pasqua, la festa dei giudeiยป (Gv 6,4). Sulla molta erba (verde) si improvvisa un bellissimo pic nic gigantesco. Quasi cinquemila sono solo โ€œgli uomini/i maschi/hoi andresโ€ (v. 10), ยซsenza le donne e i bambiniยป, ricorda Matteo (Mt 14,21).

Nessun intruppamento, nessun inquadramento a gruppi di cento o cinquanta (cf. Mc 6,40), sia pure come segno di popolo โ€œordinatoโ€. Questo รจ un banchetto di nozze: ยซCome sei bello, amato mio, quanto grazioso! Erba verde รจ il nostro lettoโ€ฆ ร€lzati, vento del settentrione, vieni, vieni vento del meridione, soffia nel mio giardino, si effondano i suoi aromi. Venga lโ€™amato mio nel suo giardino e ne mangi i frutti squisitiยป (Ct 1,16; 4,16). Lโ€™Amata invoca lโ€™Amato bianco vermiglio (cf. Ct 5,10) perchรฉ le doni il cibo, le partecipi lโ€™amore, le doni il suo corpo.

รˆ la Pasqua. Il banchetto pasquale questโ€™anno non si celebra nelle proprie case e neppure a Gerusalemme, con i parenti. Il banchetto della libertร  questโ€™anno si celebra nel deserto, nel deserto trasformato in un giardino (cf. Is 32,15), in un lago dโ€™acqua (cf. Is 41,18), un giardino dallโ€™erba verde e fresca.

Il lago รจ lรฌ, a pochi metri. Lโ€™erba (verde) รจ qui. La Pasqua puรฒ avere inizio, il terzo esodo muovere i suoi passi.

Prese, rese grazie, โ€œfra-donรฒโ€

Gli uomini/i maschi obbediscono al comando dei discepoli di Gesรน e si adagiano (a mensa)/anepesan (v. 10). Gesรน, il nuovo โ€œCapo-famigliaโ€, lo Sposo (cf. Gv 3,29) dellโ€™Amata, prende i pani donatigli da uno dei piรน โ€œpiccoliโ€ della comunitร  nuova, un ragazzino e, dopo aver reso grazie (al Padre) fonte di ogni bene, della libertร , del pane, della comunitร , li โ€œfra-dona/diedลken<dia-didลmiโ€ โ€œai convitati che sono reclinati (alla mensa in piena libertร )/tois anakeimenoisโ€ (v. 11). Cosรฌ fa โ€œdei pesci arrostiti/tลn opsariลnโ€.

La gente mangia sazietร , prendendo dalle mani dei discepoli quanto pane e pesce volevano, in sovrabbondanza di pienezza nuziale. Si gode in tal modo della piena benedizione di YHWH tramite Gesรน. ยซI poveri mangeranno e saranno saziati; loderanno il Signore quanti lo cercanoโ€ฆยป (Sal 22,27).

Il segno compiuto da Gesรน si pone sulla scia di quello del profeta Eliseo, ma la potenza di Gesรน รจ superiore di ben 200 volte rispetto a quella del suo predecessore (senza contare donne e bambini). Gesรน assume il gesto di Eliseo e lo potenzia. La giovinezza dellโ€™Antico Testamento diventa parte integrante della storia del popolo di Dio rinnovato.

Non si sa bene dove il segno avvenga, ma senzโ€™altro รจ la terra della Promessa, la terra del Santo. In essa scorre latte e miele. In essa fluisce in abbondanza la gratuitร  dallโ€™alto e dal basso germina la solidarietร  e la comunione.

Il โ€œfra-donoโ€ di Gesรน non moltiplica semplicemente, ma โ€œsud-donaโ€, sud-dร โ€. Con-divide. Il prodigio di una condivisione che moltiplica la vita. Chi la perde la ritrova (cf. Mt 10,39), centuplicata (cf. Mt 19,29).

Gesรน โ€œfra-donรฒโ€: il verbo diedลken รจ flesso al tempo perfetto. Il gesto di Gesรน rimane quindi per sempre nei suoi effetti. Diventa gesto-legge perpetuo per i suoi discepoli. Dono di un pane, dono di una logica di con-divisione del dono che sempre si riceve e mai si โ€œcreaโ€ autonomamente.

La gente si sazia a volontร . Occorrerร  perรฒ non dimenticarsi di YHWH, dopo essersi saziati (cf. Dt 6,11; 8,12), lasciandosi sedurre per servire dรจi stranieri (cf. Dt 11,15-16). Non si dovrร  neppure mettere alla prova il proprio Dio, pretendendo con recriminazioni il cibo della vita (cf. Es 16).

La gratuitร  e il rendimento di grazie dovranno regnare per sempre nel popolo dei discepoli di Gesรน.

Raccogliere

Anche nel deserto della liberazione si poteva raccogliere la manna: ยซNe prenderete ciascuno per quelli della propria tendaยป (Es 16,16). Non un accaparramento egoista e incredulo verso la provvidenza quotidiana e la logica del dono. Il pane andrebbe incontro ai vermi e al marciume (cf. Es 16,20).

Gesรน invece ordina di โ€œraccogliere/synagageteโ€ (v. 12) gli avanzi della sovrabbondanza/ta klasmataโ€ฆ ha ekperisseusanโ€ per โ€œquelli della propria tendaโ€, perchรฉ anche la gente rimasta a casa sia โ€œraccoltaโ€ nella โ€œsinagogaโ€ rinnovata, il popolo messianico, e possa anchโ€™essa godere della sovrabbondanza della mensa nuziale di Gesรน.

Gli โ€œesseri umani/gli uomini/hoi antrลpoiโ€ presenti (e non solo โ€œgli uomini/i maschi/hoi andresโ€) vedono il โ€œsegno/sฤ“meionโ€ compiuto da Gesรน (il quarto dei sette registrati da Giovanni) ma ne fraintendono la portata. Rivestono di aspettative regali lโ€™attesa di un profeta pari a Mosรจ, da lungo atteso (Dt 18,15).

Un re che riempia la pancia.

Per ora il โ€œreโ€ sfugge alla presa della gente.

Avrร  un cammino lungo da compiere per sfamare la pancia giustaโ€ฆ

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 29 Luglio 2018 anche qui.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 1-15

In quel tempo, Gesรน passรฒ allโ€™altra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberรฌade, e lo seguiva una grande folla, perchรฉ vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesรน salรฌ sul monte e lร  si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesรน, alzร ti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: ยซDove potremo comprare il pane perchรฉ costoro abbiano da mangiare?ยป. Diceva cosรฌ per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: ยซDuecento denari di pane non sono sufficienti neppure perchรฉ ognuno possa riceverne un pezzoยป.

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ยซCโ€™รจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโ€™orzo e due pesci; ma che cosโ€™รจ questo per tanta gente?ยป. Rispose Gesรน: ยซFateli sedereยป. Cโ€™era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: ยซRaccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perdutoยป. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dโ€™orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: ยซQuesti รจ davvero il profeta, colui che viene nel mondo!ยป. Ma Gesรน, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sul monte, lui da solo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 29 Luglio – 04 Agosto 2018
  • Tempo Ordinario XVII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Altri Articoli
Related

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

Carissimi amici,il cammino liturgico dellโ€™Avvento ci porta alla grotta...

Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Maria ha giร  detto sรฌ.Non chiede prove per credere.Eppure Dio,...

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Beati coloro che vivono e sentono l'amore di Dio....

Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

Cristo Signore รจ la pietra angolare, la roccia su...