Il commento al Vengelo del
21 Giugno 2018 su Mt 6, 7-15
Undicesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Giovedรฌ
- Il Santo di oggi: S. Luigi Gonzaga โ memoria
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Gioite, giusti, nel Signore
- Letture del giorno: Sir 48, 1-15; Sal 96; Mt 6, 7-15
- Calendario Liturgico di Giugno
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซPregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate cosรฌ:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontร ,
come in cielo cosรฌ in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร le vostre colpeยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
“Voi dunque pregate cosรฌ”.
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Nel Vangelo odierno Gesรน ci dice che non c’รจ bisogno di importunare Dio con lunghe preghiere, “perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”. Ad una preghiera fatta di tante parole, Gesรน oppone una preghiera breve, semplice, ricca di familiaritร .
E’ proprio infatti di ogni rapporto familiare esprimere cose profonde, che vanno al cuore di chi viene invocato e di chi per fiducia ha colto nel proprio cuore tale invocazione. E’ questo il segreto della brevitร e dell’intimitร del “Padre Nostro”. In esso si sprigionano le grandi richieste, che tengono in sinergia i due contraenti in un amichevole dialogo.
Si proclama che venga il suo regno, che sia conosciuto il suo nome, che sia fatta la sua volontร . Si fa poi filiale e doverosa richiesta del pane quotidiano, cioรจ del sostentamento della vita, della remissione dei propri peccati, con la promessa sincera di condonarli anche agli altri, e di essere liberati dal male. Ci sono ancora due aspetti da considerare nel “Padre nostro”. La paternitร universale di Dio “agisce per mezzo di tutti ed รจ presente in tutti, ma รจ anche al di sopra di tutti”. Nessuno puรฒ appropriarsi di lui per i propri progetti.
Da qui nasce una fondamentale fraternitร che รจ qualcosa di molto di piรน di una seria amicizia. La preghiera del “Padre nostro” non dovrebbe mai sparire dalle nostre labbra di figli. Oltre tutto ci รจ stata comandata da Gesรน stesso, Figlio unigenito del Padre, consegnata personalmente nel giorno in cui la Chiesa ci generava come figli nel Figlio.
Diciamola, anzi, preghiamola oggi con piรน fervore spirituale.
