Commento al Vangelo del 27 Maggio 2018 – p. Roberto Mela scj

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Trinitร : Un Dio passionale

Nel documento della Commissione teologica internazionale Dio Trinitร , unitร  degli uomini. Il monoteismo cristiano contro la violenza, pubblicato il 16 gennaio 2014ย dopo lโ€™approvazione da parte del card.ย Gerhard L. Mรผller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, viene chiarito in modo molto documentato come il monoteismo non sia fonte di violenza o di imposizione forzata di comportamenti religiosi se non per menti che stravolgono il messaggio originario inteso nel termine stesso.

Ad ogni buon conto, la Commissione illustra con dovizia di argomenti il fatto della specificitร  del monoteismo cristiano, in quanto al suo interno si puรฒ notare la vita effervescente di un amore reciproco, relazionale, rispettoso della โ€œpersona-relazioneโ€ ricettiva dellโ€™azione dellโ€™altra.

Se cโ€™รจ amore allโ€™interno della Trinitร , questo viene riversato anche sugli uomini, chiamandoli a riprodurre nel loro vivere ecclesiale e civile lโ€™armonia di amore recettivo e oblativo che connota la vita intima della santissima Trinitร , cosรฌ che i cristiani non potranno mai coltivare la violenza nel loro essere e nel loro agire, nรฉ potranno mai imporre con la violenza credenze e atteggiamenti spirituali ad altre persone e culture. Il monoteismo cristiano non giustifica alcuna violenza o alcun integralismo.

Un Dio passionale

Il primo (Dt 1,6โ€“4,43) dei quattro discorsi di Mosรจ nelle steppe di Moab, prima dellโ€™entrata nella terra promessa, dopo una premessa storica (1,6โ€“3,29), si avvia alla conclusione (4,1-43) con unโ€™esortazione parenetica rivolta al popolo radunato a Bet Peor.

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Dopo aver ribadito lโ€™immutabilitร  della Legge (4,1-4), Mosรจ illustra la motivazione dellโ€™obbedienza (4,5-8), esortando a coltivare il rapporto personale che lega Israele al suo Dio (4,9-31). YHWH infatti รจ lโ€™unico Dio di Israele (4,32-40). Gli ultimi versetti (vv. 41-43) riportano la lista delle tre cittร  asilo per la zona al di lร  del Giordano.

Mosรจ ricorda lโ€™evento della rivelazione infuoca che YHWH diede di sรฉ sul monte Horeb e invita con forza a non โ€œdimenticare /ลกฤkaแธฅโ€ lโ€™alleanza che YHWH ha stipulato con Israele. Questo comporta evitare ogni atto di idolatria, con lโ€™elaborazione di manufatti di qualsiasi forma. Il motivo sta nel fatto che ยซYHWH, tuo Dio, รจ un fuoco che consuma, lui รจ un Dio passionaleยป (Dt 3,24, tr. S. Paganini).

Seguiamo qui sotto da vicino le ottime indicazioni di questo autore nel suo commentario al Deuteronomio.

Il campo semantico della โ€œgelosia-ira-passioneโ€ infatti รจ molto importante teologicamente anche per quanto riguarda il NT (cf. Paolo in Rm 1,18ss). Lโ€™aggettivo qannฤโ€™ (spesso tradotto con โ€œgelosoโ€) allโ€™interno dellโ€™AT non รจ mai usato nel rapporto tra uomo e donna, nel senso odierno di โ€œgelosoโ€. La differenza di essere tra Dio e il suo popolo รจ stata espressa con molta vivezza nelle pagine precedenti del testo biblico (cf. anche Os 1,2-3).

La radice qnโ€™ abbraccia una gamma di passioni tipicamente umane che vanno dallโ€™invidia (Gen 26,14), alla gelosia (Gen 30,1), ma anche allโ€™essere fervente, zelante e passionale (1Re 19,10.14). In maniera analoga, il sostantivo qinโ€™ฤh รจ usato per rendere la passione erotico-amorosa (Ct 8,6), la rabbia, lโ€™indignazione e lโ€™ira (Dt 29,19).

ยซLa gelosia divina รจ, di conseguenza, strettamente legata allo zelo, allโ€™ardore, allo slancio emotivo derivante da sentimenti contrastanti come lโ€™amore, la rabbia, il tormento o lโ€™indignazione. รˆ, perciรฒ, piรน coerente con il contenuto del testo tradurre lโ€™aggettivo qannฤโ€™ con il termine passionale. Questo sottolinea lโ€™impeto e la partecipazione emozionale di YHWH nel rapporto con il suo popolo. Tutti i passi in cui lโ€™aggettivo qannฤโ€™ รจ usato in diretto riferimento al nome divino sono inseriti in un contesto che si ricollega al culto idolatrico. La gelosia, lโ€™ira e la rabbia divina appaiono dunque caratterizzati da un appassionato coinvolgimento di YHWH per il destino dellโ€™uomo, che va ben oltre la semplice gelosia umana. La passione che muove YHWH non รจ una reazione naturale al tradimento, ma piuttosto unโ€™ammonizione a non tradire e a non provocare la reazione zelante che, di conseguenza, puรฒ essere anche punitiva, da parte di YHWH. La passionalitร  di YHWH non รจ dettata da un moto irrazionale, ma da un ideale di giustizia. La rabbia e lโ€™ira sono quelle di un giudice che interviene per salvare e fare giustizia, sono quelle del sovrano che punisce il vassallo infedele per ristabilire una relazione in cui lโ€™alleanza e il patto di sottomissione siano rispettati. In questo senso la โ€œpassionalitร โ€ รจ assimilabile allโ€™โ€œiraโ€, che ha sempre tuttavia come scopo primario quello di ricondurre a una dimensione di giustiziaยป (S. Paganini).

Inaudito

Con due domande retoriche Mosรจ rimanda dapprima a ciรฒ che il popolo ha vissuto e ascoltato nellโ€™autorivelazione di YHWH allโ€™Horeb (cf. Es 19,16ss), rimanendo miracolosamente vivo dopo lโ€™incontro, a dispetto di ciรฒ che YHWH in persona aveva detto a Mosรจ in Es 33,20: ยซSoggiunse: โ€œMa tu non potrai vedere il mio volto, perchรฉ nessun uomo puรฒ vedermi e restare vivoโ€ยป. Il fuoco passionale e divorante del Totalmente Altro ha risparmiato il popolo di Israele.

La seconda domanda retorica rinvia al periodo precedente, quello della liberazione dalla schiavitรน in Egitto. ยซO ha mai cercato un Dio di andare a prendere per sรฉ una nazione dal mezzo di unโ€™altra nazione facendo uso di prove e di segni e di miracoli e di guerra e di mano forte e di braccio teso e di grandi azioni, che ispirano riverenza, come tutto ciรฒ che YHWH, vostro Dio, fece per voi in Egitto davanti ai tuoi occhi?ยป (Dt 4,34, tr. S. Paganini).

Nessun Dio ha fatto sette azioni cosรฌ meravigliose, maestose e impressionanti quali ha compiuto YHWH per liberare il suo popolo Israele, per fargli proseguire lโ€™esperienza di elezione inclusiva iniziata ancora al tempo di Abramo.

Nei miti mesopotamici gli dรจi avevano creato gli uomini perchรฉ svolgessero i lavori faticosi che loro si erano stancati di fare e uccisero molti di essi per il rumore che saliva dalla terra, disturbando la loro quieteโ€ฆ Il Dio di Israele, invece, รจ per natura estroflesso nellโ€™amore. Egli crea e libera per amore di alleanza e solo in seconda battuta chiede la corrispondenza nellโ€™amore (= fedeltร ) al patto. Il Dio di Israele non รจ un dio che, per prima cosa, richiede adorazione e sottomissione. Come primo atto egli ama e libera, poi chiede corrispondenza al patto perchรฉ il popolo possa rimanere nella libertร .

Perchรฉ tu sia felice

Il cammino di Israele รจ passato attraverso il politeismo, lโ€™enoteismo e la monolatria โ€“ tutti i popoli hanno il loro dio, noi adoriamo il nostro โ€“ per approdare con chiarezza con il Secondo Isaia (Is 40โ€“55), nel libro di Ezechiele (cf. Ez 6; 8; 20), nellโ€™esilio e nellโ€™immediato postesilio babilonese al monoteismo professato chiaramente: una monolatria/monoyahwismo che sostiene lโ€™esclusivitร  di una fede che non ammette lโ€™esistenza di altre divinitร . Dt 4,35 afferma chiaramente per la prima volta il monoteismo yahwistico, dopo che, nel libro dellโ€™Esodo, era stata affermata lโ€™incomparabilitร  e la grandezza relativa di YHWH (cf. Es 8,6; 9,14; 14,31; 15,11; 18,11; 19,9), ma presupponendo ancora di fatto lโ€™esistenza di altre divinitร .

Brevi accenni di tendenze monoteistiche si hanno anche in 1Sam 2,2 (Anna) e in 2Sam 7,22 e 23,32 (Davide). ยซLโ€™affermazione del monoteismo israelitico in Dt 4,35 si propone soprattutto come chiave di lettura per tutto il libro del Deuteronomioยป (S. Paganini): ยซTu hai visto, per conoscere che YHWH, lui รจ Dio e non cโ€™รจ un altro oltre a luiยป [Dt 4,35, non letto nella liturgia odierna, tr. S. Paganini].

Il forte ammonimento di YHWH/Mosรจ al popolo di Israele non puรฒ quindi essere altro che quello di โ€œsapere/yฤdaโ€˜tฤโ€ e di โ€œfar tornare verso il tuo cuore/wahฤƒลกฤ“bลtฤ[ <ลกรปb] โ€™el lebฤbekฤโ€ che ยซโ€ฆ YHWH รจ Dio nei cieli dalla parte alta e sulla terra dalla parte bassa e non cโ€™รจ un altro oltre a luiยป (v. 39, tr. S. Paganini). Al movimento della coscienza memoriale segue quello dellโ€™azione della โ€œcustodia/messa in pratica/weลกฤmartฤโ€ di tutte le disposizioni di YHWH liberatore del suo popolo.

La finalitร  ultima della vita spirituale, relazionale, โ€œreligiosaโ€, pattizia di Israele รจ molto particolare. YHWH non vuole essere in prima battuta adorato dal suo popolo, fossโ€™anche nella schiavitรน e nellโ€™oppressione, ma desidera che esso โ€œsia felice/gli vada bene/โ€™ฤƒลกer yรฎแนญab [<แนญรดb = buono, bello] lekฤโ€ anche nelle generazioni a venire Ed esso โ€œpossa prolungare/lemaโ€˜an taโ€™ฤƒrรฎkโ€ i suoi giorni con la sua vita buona sulla โ€œterra/โ€™ฤƒdฤmฤƒhโ€ che YHWH gli dร  in dono/nลtฤ“n lekฤโ€, per sempre.

Sul monte, il dubbio

ยซMa, dopo che sarรฒ risorto, vi precederรฒ in Galileaยป (Mt 26,32), promette Gesรน dopo aver preannunciato lo scandalo che egli susciterร  col suo arresto e con il tradimento di Pietro. Puntualmente lโ€™angelo al sepolcro vuoto conferma a Maria di Mร gdala e allโ€™altra Maria il messaggio da inoltrare ai discepoli: ยซโ€œรˆ risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; lร  lo vedreteโ€. Ecco, io ve lโ€™ho dettoยป (Mt 28,7).

E gli Undici se ne vanno in Galilea, lร  dove tutto era cominciato, tre anni prima. Tre anni volati in un attimo; tre anni di avventura umana e spirituale indescrivibile.

Lโ€™animo รจ diviso fra mille pensieri, gioie, rammarichi, timori e speranze.

Sul monte lo vedono. Non ci sono lampi nรฉ tuoni, terremoti o sconvolgimenti della terra. Il Risorto รจ davanti a loro, amico, fraterno, accogliente. Il pastore, percosso a morte, raduna da risorto le pecore disperse (cf. Mt 26,31). Il corpo si prostra in adorazione del Re e del Signore, ma lโ€™animo dubita, teme una delusione, un qui pro quo.

A Gerusalemme hanno giร  goduto della sua presenza, ma i suoi incontri ora si stanno diradando. Il maestro li prepara al distacco, ad una presenza diversa. Il regime della fede amplia il suo campo dโ€™azione. La primavera della visione entra nella luce abbacinante dellโ€™estate, dove la presenza fisica รจ bruciata dal sole della risurrezione e dellโ€™ascensione al Padre.

Veramente dovremo camminare da soli? Il Risorto ci accompagnerร  sulle strade non amiche delle genti e dei fratelli ebrei non credenti? Resterร  veramente con noi lโ€™orgoglio della nostra forza, la delizia dei nostri occhi e lโ€™anelito delle nostre anime (cf. Ez 24,21)? Lโ€™Emmanuele resterร  fedele al suo nome? (cf. Mt 1,23). La nostra fortezza, la gioia della nostra gloria, lโ€™amore dei nostri occhi, la brama delle nostre anime (cf. Ez 24,25) ci priverร  della sua dolce compagnia, della sua parola luminosa, dellโ€™abbraccio forte del suo corpo?

Fate discepole le genti

Ben piรน di Giona cโ€™รจ qui, ben piรน di Salomone si staglia sulla cima del monte. Ben piรน di Ciro II il Grande, che pur aveva detto ai deportati increduli della prossima liberazione: ยซโ€ฆ Tutti i regni della terra ha dato a me YHWH, il Signore dei cieli/nฤtan lรฎ YHWH โ€™ฤ”lลhรช haลกลกฤmaim/edลken moi kyrios ho theos tou ouranouยป, sigillando con un imperativo marmoreo le pagine dellโ€™Antico Testamento ebraico: ยซโ€ฆ Chiunque di voi appartiene al suo popolo, YHWH, il suo Dio (รจ/sia/sarร ) con lui โ€œe salga/weโ€˜alโ€ยป (2Cr 36,23). Salga a Gerusalemme, riscostruisca il tempio, accolga il Tempio Nuovoโ€ฆ

Il Signore risorto รจ misericordia e grazia. โ€œSi avvicina/proselthลnโ€ ai suoi, si fa loro vicino come fa il Buon Samaritano allโ€™uomo disarticolato dalle botte dei briganti (cf. Lc 10,34). A lui โ€œรจ stato dato/edothฤ“โ€ (dal Padre) ogni potere nel cielo e non solo sulla terra. La sua regalitร  รจ completa, la sua sovranitร  รจ piena ed efficace sul suo Regno di giustizia e di pace.

Sul monte (cf. Mt 5,1), Gesรน il Nazareno aveva proclamato la rivoluzione del mondo, le Beatitudini, la felicitร  possibile nel paradosso della differenza credente. Lโ€™avventura del lievito era iniziata, la pasta aveva cominciato giร  a crescere, il grano di senape a ingrandirsi prodigiosamente per accogliere i nidi degli uccelli del cielo (cf. Mt 13,31-32). La Galilea era stata la primavera del discepolato, lโ€™aria frizzante delle decisioni che lasciano un segno indelebile nella vita.

Ora il sangue ricomincia a scorrere nelle vene, rinfrancato. ยซFate discepole tutte le gentiยป, comanda il Signore risorto. Fate sรฌ che seguano me, vedendo e ascoltando voi. Fate in modo da essere contagiosi della vita buona del vangelo, il vangelo della gioia. Se correranno dietro a me come ragazze innamorate, il mondo avrร  futuro, sarร  poi naturale mettere in pratica tutte le cose insegnate loro su mio comando: ยซTrascinami con te, corriamo! โ€“ fate che dicano โ€“ Mโ€™introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo di te, ricorderemo il tuo amore piรน del vino. A ragione di te ci si innamora!ยป (Ct 1,4).

Battezzateli

La vita piena viene dallโ€™acqua e dallo Spirito. La vita emerge dallโ€™immersione nel Dio vivace e passionale: Padre, Figlio e Spirito Santo. Tutte โ€œle persone/autousโ€ che costituiscono la moltitudine delle โ€œgenti/ta ethnฤ“โ€ sigilleranno la loro apparenza al Dio-comunione tramite un passaggio di proprietร . Saranno immerse โ€œverso il nome/verso la persona/eis to onoma โ€“ distinta ma costituita dalla relazionale comunionale con le altre โ€“ del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

La formula trinitaria completa รจ, con ogni probabilitร , espressione della fede matura della Chiesa successiva di decenni rispetto al mandato missionario universale dettato dal Signore Gesรน risorto sul monte in Galilea. Essa non รจ altro perรฒ che la fioritura di quella coscienza credente, cresciuta nel tempo, dellโ€™appartenenza a un Dio unico, ma non solitario, freddo nel suo monoteismo gelido e lontano.

Il Dio dei discepoli di Gesรน รจ un Dio passionale di relazioni amorose: il Padre, sorgente di ogni piano di salvezza; il Figlio, tutto recettivitร  oblativa; lo Spirito (del Padre e del Figlio) che li bacia e li lega in un abbraccio dโ€™amore.

Un Dio Tri-unitร  dโ€™amore. Un Dio passionale, relazionale.

Cโ€™รจ un fuoco di autodonazione alla sorgente.

Ci sarร  un incendio di amore e di unitร  sinfonica nellโ€™oceano in cui sfocia.

Persone-relazioni, Chiesa-comunione, umanitร  riconciliata.

Su tutto รจ sovrano il Signore Gesรน, risorto e sempre โ€œcon noi con Dio/Emmanuele/โ€˜Immฤnรปโ€™ฤ“lโ€.

ยซ[Padre, che] tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anchโ€™essi in noi, perchรฉ il mondo creda che tu mi hai mandato. [โ€ฆ] Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anchโ€™essi con me dove sono io, perchรฉ contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato, perchรฉ mi hai amato prima della fondazione del mondoยป (Gv 17,21.24).

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
IX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Domenica della Santissima Trinitร ย โ€“ ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 27 Maggio 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 28,16-20

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono.
Gesรน si avvicinรฒ e disse loro: ยซA me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondoยป.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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