Commento al Vangelo del 24 gennaio 2010 – Paolo Curtaz

Data:

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Terza domenica durante l’anno, anno di Luca
Ne 8,2-4.5-6.8-10/1Cor 12,12-14.27/Lc 1,1-4. 4,14-21

Buone Notizie, nonostante tutto

Lโ€™acqua della quotidianitร , la fatica dellโ€™abitudine, lo strazio del dolore possono essere trasformati nel vino della festa: Gesรน รจ lo sposo dellโ€™umanitร  che ci svela che lโ€™incontro con Dio รจ una festa di matrimonio riuscita.

In questi giorni, in cui le drammatiche immagini di Haiti invadono le nostre case, abbiamo bisogno di ridirci questa notizia, di credere che esiste un senso, un luogo di speranza, una luce al di lร  delle tenebre. Eventi come quelli di Haiti ci ricordano che facciamo parte di un Universo in evoluzione, di una Creazione che vive le doglie del parto, che siamo solo degli ospiti che Dio riempie di dignitร .

Ecco Luca

Luca ci assomiglia: come noi proviene e vive in un ambiente lontano dalla spiritualitร , come noi รจ sollecitato da mille stimoli, da novitร  religiose โ€œalla modaโ€, come noi non ha mai visto Gesรน in vita sua, come noi (spero!) รจ rimasto profondamente coinvolto dalla predicazione di un ebreo di nome Paolo, giunto ad Antiochia per parlare di un tale Gesรน morto e risorto, come noi รจ cresciuto nella consapevolezza che Dio รจ tenerezza infinita.

Leggendo Luca ne rintracciamo lโ€™evoluzione interiore, il percorso, il carattere, cosรฌ come riusciamo a conoscere le persone quando iniziamo con esse unโ€™intensa corrispondenza.

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Luca รจ stato educato nella religione dei padri, zeppa di divinitร  capricciose e strane, umorali e biliose, che imitano, nel loro Pantheon, i difetti e i limiti degli uomini.

Divinitร  lontane, incomprensibili, scostanti, messe in ridicolo dallโ€™annuncio di Paolo.

Dio รจ diverso, dice lโ€™ebreo di Tarso, รจ un padre pieno di tenerezza, che cerca e ama ciascuno dei suoi figli. E Luca ne fa esperienza.

Spinto da Paolo, dopo alcuni anni di discepolato, Luca accetta di scrivere un resoconto ordinato delle cose accadute tra le prime comunitร .

Storico puntiglioso e appassionato, Luca dedica molto tempo ad ascoltare i testimoni diretti e a redigere uno splendido vangelo, il vangelo della mansuetudine di Cristo.

Serietร 

Luca ha a cuore la sua serietร  di storico, ci tiene a confermare la fede in cui รจ rimasto coinvolto: non sono favole quelle in cui ha creduto, nรฉ pie elucubrazioni.

Ha dato del tempo, Luca, a questa ricerca e ci tiene a precisarlo.

Grande Luca! Fa bene a dirlo: neanche lui avrebbe immaginato che, a duemila anni di distanza, siamo ancora qui a giocare a fare gli intellettuali smaliziati, a guardare con sufficienza le pretese di storicitร  dei vangeli, a scrutare con arroganza il cristianesimo, a lasciarci turbare (!) dalle affascinanti teorie di un romanziere furbetto.

Siamo convinti che la religione sia qualcosa di utile sรฌ, male non ne fa, insegna il bene, ma che in fondo in fondo tutto si risolva in una pia esortazione che non puรฒ certo passare al vaglio della storia o della scienza.

Il vangelo รจ e resta uno splendido esempio di libro religioso, Gesรน รจ una figura ammirevole, ma tutto si confonde: morale, favola, dottrinaโ€ฆ

Luca scuoterebbe la testa, invitandoci a prendere piรน sul serio la nostra fede, a dedicare del tempo alla nostra preparazione, a renderci conto che la fede va nutrita, informata, capita, indagata. E invece no: le quattro nozioni imparate di malavoglia al catechismo sono, spesso, lโ€™unico approccio al cristianesimo che abbiamo conosciuto.

Salvo poi essere convinti di sapere molto sulla fede: piรน di una volta mi sono trovato durante una cena a disquisire di fede con fior di professionisti che si impantanavano miseramente nellโ€™ignoranza nellโ€™affrontare temi come lโ€™etica, la storicitร  dei vangeli e amenitร  del genere!

Siamo seri: il problema รจ la nostra pigrizia, il problema รจ la dimenticanza: non ci importa della nostra interioritร , non investiamo perchรฉ in fondo non ci crediamo. Smettiamola di giocare a fare gli atei, non nascondiamo la nostra mediocritร  dietro una pretesa culturale poco seria e documentata, portiamo rispetto per coloro che, davvero, hanno cercato e studiato e indagato.

Mondo impigrito, il nostro, che affida ad altri lโ€™analisi per poi mandare a memoria un riassunto delle conclusioni masticate dai tuttologi di turno.

Vuoi veramente cercare la fede? Indaga. Cerchi davvero Dio? Informati. Vuoi davvero dare senso alla tua vita? Fidati. Sรฌ perchรฉ โ€“ ci ricorda Luca โ€“ la fede nasce dalla testimonianza di chi ha visto e creduto.

Buone notizie

Gesรน inizia il suo ministero nella sinagoga di Nazareth: leggendo la splendida profezia di Isaia che vede un popolo di schiavi tornare dallโ€™esilio, il Messia proclama ufficialmente lโ€™inizio del Regno.

Non sarร  ascoltato, lo sappiamo, allora e oggi.

Ma a coloro che hanno in coraggio di fidarsi di Luca e degli altri, coloro che โ€“ sul serio โ€“ cercano risposte, le indicazioni di Gesรน sono davvero una splendida buona notizia. Nonostante tutto.

Paolo Curtaz

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