Commento al Vangelo del 6 Maggio 2018 – Ileana Mortari (Teologa)

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“Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati”

Il brano evangelico odierno รจ la continuazione del Vangelo di domenica scorsa (Giov.15,1-8), alla cui introduzione si rimanda per quanto concerne il contesto letterario giovanneo.

La prima parte del cap.15 di Giovanni sviluppa la metafora della vite (Gesรน รจ la vera vite) e dei tralci (paragonati ai discepoli) e insiste sulla necessitร  che essi rimangano uniti al Signore, per poter portare frutto.

Il testo di oggi riprende il tema del โ€œrimanereโ€ in Gesรน, sviluppando soprattutto due motivi: lโ€™amore e il โ€œcomandamentoโ€ di Gesรน.

โ€œCome il Padre ha amato me, cosรฌ anchโ€™io ho amato voiโ€ (v.9) Per la prima volta nella Scrittura ci viene detto che la fonte dellโ€™amore รจ Dio Padre, il quale ama totalmente il Figlio e questi, a sua volta, riversa questo amore straordinario sui suoi seguaci. Eโ€™ da notare che la congiunzione greca โ€œkathosโ€ (=come) puรฒ avere, oltre al valore comparativo, anche quello causale: โ€œpoichรฉโ€; e allora si vede ancora meglio la qualitร  dellโ€™amore divino: รจ il Padre che lo rende possibile nel Figlio ed รจ il Figlio che lo rende possibile in noi; da soli, non potremmo mai amare come ci chiede Gesรน, anzi come Egli ci โ€œcomandaโ€.

Il v.12 dice infatti โ€œQuesto รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voiโ€ e il termine โ€œcomandareโ€, nella forma verbale o nel sostantivo corrispondente, ricorre ben 5 volte nel brano della liturgia odierna.

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Viene spontaneo chiedersi: โ€œEโ€™ mai possibile comandare lโ€™amore? Non devโ€™essere piuttosto questo un sentimento libero e spontaneo?โ€

Il termine originale greco โ€œentolรฉโ€ non corrisponde a โ€œcomandareโ€ nel senso di imporre e ordinare (gr.โ€nomosโ€); ha piuttosto il significato di โ€œentrare in pienezza nella volontร  di Dioโ€, derivandone la strada su cui camminare, o anche deducendone un incarico, un compito affidato; questo pare proprio il senso voluto dallโ€™evangelista, mentre anche la nuova traduzione CEI ha preferito โ€œcomandamento/iโ€ per conservare lโ€™opposizione a quelli dellโ€™antica alleanza, cui si sostituiscono i nuovi โ€œprecettiโ€ del Nazareno.

Ora, se si tiene presente quanto detto circa โ€œcomandare/mentoโ€, il brano assume unโ€™intonazione diversa, in quanto non รจ piรน connotato dalla categoria dellโ€™imposizione, ma presenta unโ€™altra intonazione: quella esplicitata del resto da Gesรน stesso quando sottolinea che i discepoli non sono piรน per lui dei โ€œserviโ€ (che appunto si limitano ad eseguire ciรฒ che โ€œcomandaโ€ il padrone), ma degli โ€œamiciโ€, tra i quali corre familiaritร , e cui si puรฒ dire tutto quello che si ha dentro: โ€œTutto ciรฒ che ho udito dal Padre lโ€™ho fatto conoscere a voiโ€ (v.15).

Gesรน per primo ha โ€œosservato i comandamenti del Padreโ€ (v.10 b), cioรจ ha accettato in pieno lโ€™incarico affidatogli e questo gli consente di โ€œrimanere nel suo amoreโ€; la stessa cosa Egli dice ai suoi discepoli: โ€œSe osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amoreโ€ (v.10 a); e abbiamo giร  visto che โ€œilโ€ โ€œcomandamento-incarico-camminoโ€ per eccellenza indicato da Gesรน, e ripetuto ancora nel v.17, รจ lโ€™amore reciproco, โ€œcome io vi ho amatiโ€, cioรจ totalmente, fino a dare la vita per lโ€™amico.

Si tratta di un impegno davvero molto alto, impossibile ad attuarsi, se il destinatario si trovasse ancora nella situazione dellโ€™antica alleanza. Infatti, come sappiamo da Giov.13,34, questo รจ un โ€œcomandamento โ€“ incaricoโ€ nuovo, inedito, possibile solo dopo la venuta e lโ€™offerta di sรฉ da parte del Cristo.

Eโ€™ stato il suo libero consegnarsi alle guardie del Tempio (in consonanza col volere del Padre) per essere giudicato e condannato a morte che ha reso possibile, da parte sua, il dono dello Spirito (โ€œE, chinato il capo, emise lo Spiritoโ€ Giov.19,30) ed รจ solo lo Spirito Santo effuso in ciascuno di noi che ci rende possibile amare, essere Suoi amici e amarci gli uni gli altri, come Lui ci ha amati e come ancora Lui ci richiede.

Gesรน, nuovo Mosรจ, ha promulgato questโ€™unico nuovo โ€œcomandamentoโ€, che sostituisce il codice dellโ€™antica alleanza e, come la Legge dava identitร  al popolo di Israele, cosรฌ questo precetto la dร  alla nuova comunitร  umana costituita dal Signore: โ€œDa questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altriโ€ (Giov.13,35), quello stesso amore โ€“ ricordiamolo! โ€“ con cui Lui ci ha amati.

Proveniente da una fonte trascendente (il Padre), lโ€™amore si rivela il contenuto essenziale dellโ€™esistenza cristiana. E proprio attraverso la comunitร  dei discepoli capace di testimoniare tale realtร , il Figlio potrร  continuare a rivelarsi lungo il corso della storia.

Negli โ€œAtti degli Apostoliโ€ leggiamo infatti che la gente riconosceva i cristiani da come si amavano tra loro; e dopo? E oggi? Possiamo affermare la stessa cosa? Le comunitร  cristiane sono un โ€œsegnoโ€ convincente dellโ€™amore di Gesรน?

Purtroppo la riposta non รจ sempre positiva; ma questa constatazione รจ anche un invito a โ€œconvertirciโ€ dalla nostra vecchia logica egoistica alla perenne novitร  dellโ€™amore di Cristo: per vivere tale amore nuovo, bisogna trasformarsi in Cristo, cosรฌ che โ€“ riecheggiando S.Paolo โ€“ โ€œnon sono piรน io che amo, ma Cristo ama in meโ€ (cfr. Galati 2,20).

Ileana Mortari – Sito Web

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VI Domenica del Tempo di Pasqua

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 6 Maggio 2018 anche qui.

Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondoย Giovanni

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 12Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. 15Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio lโ€™ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 06 – 12 Maggio 2018
  • Tempo di Pasqua VI
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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