I Quaresima: Tentato
ยซOgni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perchรฉ, assidui nella preghiera e nella caritร operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio nostro Signoreยป. La parte centrale del Prefazio di Quaresima I esprime bene lโatteggiamento e lo spirito con cui il popolo di Dio riceve dal suo Signore il dono di grazia del tempo quaresimale. Tempo privilegiato, fra lโaltro, per lโascolto piรน prolungato e intenso della parola di Dio, da gustare e da vivere con la rinnovata gioia del vangelo.
Lโintento malvagio
ยซIl Signore vide che la malvagitร degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore (kol-yฤแนฃer maแธฅลกebลt libbรด) non era altro che male (raq raโ), sempreยป (Gen 6,5). Per questo YHWH giunge alla decisione โ nel racconto sapienziale e non โstoricoโ di Gen 1โ11 โ di inviare il diluvio che ripulisse la terra dalla malvagitร del cuore degli uomini. Ma, alla sua conclusione, deve riconoscere amaramente il fallimento degli esiti della sua decisione, a causa della stessa ragione: ยซNon maledirรฒ piรน il suolo a causa dellโuomo, perchรฉ ogni intento del cuore umano รจ incline al male fin dallโadolescenza (kรฎ yฤแนฃer lฤb hฤโฤdฤm raโ minneโurฤyw); nรฉ colpirรฒ piรน ogni essere vivente come ho fatto. Finchรฉ durerร la terra, seme e mรจsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesserannoยป (Gen 8,21). Il susseguirsi regolare delle stagioni, sconvolto dal diluvio, รจ di nuovo assicurato.
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Dio/โฤlลhรฎm decide di benedire (wayebฤrek) la โnuova creazioneโ e di accettare il dilagare di una violenza controllata, vista come inevitabile nel disegno originario gravemente incrinato dalla superbia disobbediente dellโuomo ingannato dal malvagio avversario con una catechesi negativa sugli intenti e sui comandi di Dio. Dio chiederร conto perรฒ di ogni sangue versato.
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Lโuomo, inoltre, potrร mangiare anche carne, modificando la dieta puramente vegetariana pensata allโinizio come ideale. La carne perรฒ non potrร essere consumata unitamente al sangue, sede della vita. Dovrร essere dissanguata ritualmente da colui che uccide lโanimale (cf. Gen 9,1-6).
La compresenza di un โintentoโ malvagio e di uno buono nel cuore dellโuomo occuperร a fondo la meditazione dei rabbini ebrei, portando a esiti diversi nellโequilibrio fra di loro, fino ad arrivare a un dualismo radicale e a pensare ad una prevalenza del male sul bene, con una ferita grave per la libertร dellโuomo.
Lโalleanza colorata
Dopo il diluvio, Dio riprende il cammino con lโumanitร intera. Non si arrende alla sua libertร usata male. Pensa in grande, coltiva la speranza ed รจ sicuro che il male non avrร lโultima parola. Da parte sua โfa sporgere/stare in piedi/stabilisce la sua alleanza (waฤnรฎโฆ mฤqรฎm โet-berรฎtรฎโ). ร una realtร tutta sua, gratuita, unilaterale. Un patto che abbraccia, oltre a Noรจ (โriposo?, cf. Gen 8,4; โconsolazioneโ?, cf. Gen 5,29) โ a cui lโaveva promessa in Gen 6,18 โ tutti i ยซsuoi figli e tutti gli esseri viventi sopravvissuti al Diluvio, valevole per tutte le generazioni a venire (cf. v. 12)ยป (F. Giuntoli).
La vita e il bene, compresi nella benedizione, saranno il contenuto dellโalleanza di YHWH/โฤlลhรฎm con gli uomini, gli animali e ogni realtร del creato. Dio esiste per essere alleato dellโuomo e di ogni realtร creata. Alleanza di Dio col creato dimenticata per secoli dalla maggioranza della comunitร cristiana (non per san Francescoโฆ), divenendo motivo di bandiera e appannaggio di movimenti civili che lโhanno โsottrattoโ al tesoro originario della sacre Scritture cristiane. Papa Francesco lโha rimesso al centro del pensiero cristiano con la sua intensa Laudato siโ. Lettera enciclica sulla cura della casa comune (24/5/2015).
Lโarco sulle nubi
Dio stabilisce unโalleanza gratuita che combacia di fatto con una promessa. Nessuna creatura sarร ormai piรน eliminata dalla terra โ per quanto riguarda la sua responsabilitร โฆ โ nรฉ ci sarร piรน da parte sua alcun altro diluvio devastatore.
Il segno della sua alleanza perenne con tutti gli uomini, gli esseri viventi e il creato nel suo insieme sarร โlโarco nelle nubi/haqqeลกet beโฤnฤnโ, โil mio arcoโฆ nelle nubi/qaลกtรฎ beโฤnฤnโ, cioรจ lโarcobaleno. Quando Dio accumulerร le nubi sopra la terra e comparirร lโarco nelle nubi, ยซio ricorderรฒ la mia alleanza che รจ tra me e voi e tra ogni anima vivente /che abita) in ogni creaturaยป (F. Giuntoli).
Lโarco da guerra (qeลกet) รจ messo riposo e ormai ciรฒ che lega il cielo e la terra, Dio e gli uomini e il creato, รจ la pace e la giustizia: ยซAmore e veritร sโincontreranno, giustizia e pace si bacerannoยป (Sal 85,11).
Mi ricorderรฒ
Lโarco colorato nel cielo sveglierร in Dio il ricordo dolce delle sue creature. Dio non si stanca degli uomini e la sua speranza in essi non ha mai fine. Lโalleanza รจ frutto della sua grazia originale, anteriore e piรน grande del โpeccato originaleโ. Egli รจ il Dio della memoria viva ed efficace, che rende presente al cuore dei contraenti il patto, coloro che di fatto sono semplici destinatari della sua alleanza-promessa.
Il primo atto dellโosservanza dellโalleanza รจ far salire al cuore il ricordo vivo dei propri impegni. La memoria del cuore suscita la volontร di essere fedeli al patto, perchรฉ dietro โle clausoleโ si intravedono le persone (in questo caso anche tutti โgli esseri viventi/kol-nepeลก แธฅayyฤhโ e il creato).
Se il peccato originale per Israele รจ โdimenticare/ลกฤkaแธฅโ, il comando principale che Dio impone a se stesso รจ quello di โricordare/zฤkarโ. La gioia che procura la bellezza di un arcobaleno che si disegna in cielo mentre la pioggia evapora e la vita del sole ritorna in pienezza spazzerร via ogni tristezza dal cuore di Dio. Egli avrร solo pensieri di pace per le sue creature. Sono incrinate nel cuore, ma possono ancora amare e vivere positivamente la loro libertร in modo costruttivo.
Lโalleanza, che รจ il fondamento, e la memoria, che รจ la miccia dโinnesco, renderanno stabile per sempre lโunione tra la terra e il cielo. Unโalleanza che fa riposare il cuore non facendo mai dubitare di Dio, facendo vacillare la fiducia in lui col pensiero che egli sia arrabbiato o arcigno giudice delle sue creature. Anche il creato e gli animali concorreranno a rendere bello lโhabitat dellโuomo e lo aiuteranno a rispondere positivamente alle sollecitazioni dโamore dellโalleato divino.
Il deserto
Salito dal Giordano, acqua liminare della libertร per il popolo che fugge dalla schiavitรน dellโEgitto, lo Spirito scende dal cielo come la mite colomba che vola in picchiata sul nido dei suoi piccoli. Lo Spirito riempie Gesรน della sua potenza perchรฉ, nella sua umanitร , possa compiere la sua missione di Messia, consacrato dal Padre per la salvezza del suo popolo e di tutte le genti, in preda allโistinto malvagio/yฤแนฃer raโ che li schiavizza.
Lo Spirito lo โgetta fuori da/ekballeiโ dallโambiente abituale della vita dellโuomo, verso il deserto, la solitudine, il silenzio, la vita minimale. Lรฌ Gesรน avrร modo di ascoltare la ยซvoce di sottile silenzioยป che giร era stata sussurrata a Elia sul monte Horeb (cf. 1Re 19,12). Nella solitudine, Gesรน sarร solo con Dio, con se stesso e con le voci che gli rimbalzano nella coscienza, in una lotta allโultimo sangue.
Nel deserto si incontra il Dio dellโamore giovane (cf. Ger 2,2), ci si imbatte nel luogo degli scorpioni e dei serpenti velenosi che avvelenano la convivenza umana e il rapporto con Dio (cf. Nm 21,4-9; Dt 8,14-16). Nel deserto, perรฒ, ci si incontra anche provvidenzialmente con la verifica della propria vita personale, della saldezza e della qualitร del proprio rapporto con Dio. Un esame cardiologico accurato farร venire alla luce la fedeltร o la superbia nelle proprie scelte (cf. Dt 8,1-5). Affiorerร la dimenticanza di Dio, nemico mortale dellโalleanza con lui. Sarร allora il tempo della โcorrezione filialeโ, per tornare a camminare nella veritร e nella vita buona.
Satana e le bestie
Il Signore non tenta nessuno al male (cf. Gc 1,13); la spinta diretta al male (ancorchรฉ travestita fraudolentemente dallโapparenza dolce del bene, mascherato da angelo di luce, cf. 2Cor 11,14) viene dallโAvversario/ลฤแนญฤn (ebr.)/satanas (gr.). Ma il terreno grigio della tentazione puรฒ essere anche quello della โprovaโ verificatrice della saldezza delle proprie idee e convinzioni di fede, una cartina tornasole della propria unione con Dio.
LโAvversario tenta Gesรน al male per un periodo simbolico di pienezza, quaranta giorni, un tempo sufficiente per fare un discepolo, secondo i saggi del tempo di Gesรน.
Marco non dice nulla del contenuto delle tentazioni, ma aggiunge solo che Gesรน ยซstava con le bestie selvatiche e che gli angeli lo servivanoยป (1,13). Unโimpostazione scenografica giร intravista in vari oracoli dellโAntico Testamento: Is 11,1-9; Ez 34,23-31; Os 2,16-25; Sal 91. Ma chi รจ in comunione con Dio non teme le bestie selvatiche, ricorda Elifaz a Giobbe: ยซDella rovina e della fame riderai nรฉ temerai le bestie selvatiche; con le pietre del campo avrai un patto e le bestie selvatiche saranno in pace con teยป (Gb 5,22-23).
Anche i libri apocrifi attestano il tema: cf. versione greca della Vita di Adamo ed Eva, fine I sec. d.C. In questโopera ยซsi riferisce che i progenitori erano nutriti dalle mani degli angeli. Quando ne furono cacciati โessi si misero alla ricerca del cibo ma non trovarono nulla di simile a quello di cui erano nutriti in paradiso. Vi era solo il cibo degli animali e delle bestieโ (1,4) Nel Testamento di Neftali (I secolo a.C., rimaneggiato fino al II secolo d.C.) il parallelismo con il brano marciano รจ ancora piรน evidente: โSe farete il bene, vi benediranno gli uomini e gli angeli, Dio sarร glorificato tra le genti per mezzo vostro, il diavolo fuggirร da voi, e le bestie selvagge vi temeranno, il Signore vi amerร e gli angeli vi staranno viciniโ (4). La letteratura rabbinica legherร strettamente il peccato di Adamo alla perdita della piena comunione con gli angeli e della convivenza pacifica con le bestie selvaticheยป (G. Perego).
In piena comunione col Padre, Gesรน convive paradisiacamente in comunione con il creato e con le bestie selvatiche, che non gli procurano alcun danno. Implicitamente Marco dice che Gesรน vinse la catechesi negativa e ingannatrice del serpente circa la volontร buona di Dio nei confronti dellโumanitร creata. Catechesi alla quale cedette invece miseramente lโumanitร primigenia.
Convertitevi
Vinto lโAvversario, Gesรน ritorna in Galilea. Come Giovanni Battista era stato โconsegnato/arrestato/paradothฤnaiโ, cosรฌ lo sarร Gesรน (Mc 14,41-42.44; 15,1.10.15). La Galilea, scenario della sua prima attivitร pubblica, sarร pure il luogo evocato nel racconto del mistero pasquale (14,28; 15,41; 16,7), dove il Risorto darร lโappuntamento decisivo ai suoi (16,7).
Gesรน annuncia la buona notizia (euaggelion) di Dio e lโavvento della congiuntura decisiva in cui il tempo รจ pregno fino a scoppiare delle decisioni importanti da prendere (kairos) per accogliere la regalitร servizievole di Dio. La sovranitร di Dio suo Padre si sta imponendo nella storia degli uomini, per portare liberazione e salvezza. Si รจ avvicinata alla storia degli uomini fino a toccarne i lembi malati e corrosi dalla morte.
Come risposta conveniente alla provenienza della grazia di Dio, Gesรน invita con forza le persone a โcambiare idee/modificare la mentalitร /metanoeiteโ, cioรจ a โcredere al vangelo/pisteuete en tลi euaggeliลiโ, che si incarna me!
Qui sta tutta la sfida che sta davanti alla Chiesa e agli uomini nel tempo favorevole della Quaresima. Quaranta giorni da trascorrere come Gesรน, cercando la comunione con Dio, riorientando la propria mentalitร del buon senso e delle logiche mondane a quelle sovversive del vangelo.
Sembra che anche oggi Dio sappia difendersi da solo, come sempre dโaltronde. Quello di cui cโรจ sempre piรน bisogno oggi รจ la difesa dellโuomo da se stesso. La devastazione portata dal narcisismo, dal rancore sociale, dallโindividualismo e dallโindifferenza desertificano il cuore delle persone, impegnate strenuamente a difendere se stesse dallโuniverso umano e fisico avvertito come un infido nemico globale.
La Quaresima giunge provvidenziale per respirare un attimo, fermarsi piรน di un secondo e ricalibrare i propri criteri di vita, le prioritร seguite di fatto nella quotidianitร , le scelte e i comportamenti civici che traducono e sminuzzano in modo โlaicoโ i valori proposti dalla persona di Gesรน, Figlio di Dio e uomo realizzato nel dono generoso di sรฉ.
Un tempo per addomesticare le bestie selvatiche che scorazzano per i cuori e le coscienze, devastando con le loro zampe il campo dei rapporti umani educati, caldi e accoglienti. I gas di scarico incombono anche dal nostro intimo, alimentati dagli abbaiamenti canini dei venditori di fumo e di false promesse.
Un tempo per allargare gli orizzonti, guardare oltre, respirare a pieni polmoni.
Keep human, rimani umano, resta uomo!
Prima/First lโuomo, aperto a Dio, Padre di tutti i suoi figli.
Prima lโUomo.
Jesus First.
Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Prima Domenica di Quaresima – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Febbraio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Viola
- Gn 9, 8-15; Sal. 24; 1 Pt 3, 18-22; Mc 1, 12-15
Mc 1, 12-15
Dal Vangelo secondo Marco
12E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. 14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Febbraio 2018
- Tempo di Quaresimaย I
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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