Figlio dellโAltissimo
Alla vigilia della celebrazione liturgica, sacramentale, del santo Natale del Signore nostro Gesรน Cristo, lo sguardo amante della Chiesa si posa pieno di speranza e di adorazione davanti al re che nasce. La fedeltร di Dio si fa carne. Il figlio davidico atteso si rivelerร essere in veritร il Figlio dellโAltissimo. La sua regalitร si imporrร con la dolcezza di un bambino, la sua casa si costruirร sulla giustizia e sulla pace.ย Il disegno salvifico di YHWH inizia il suo compimento definitivo con il dono di un re disarmato e pacifico.
Sarร lui a dominare da mare a mare, a costituire il vero centro del โluogoโ dove il popolo di Dio abiterร . Lui sarร il fuoco vivo che arderร nel tempio di YHWH, che illuminerร e farร bruciare dโamore il Nome di YHWH nel cuore di Gerusalemme.
Un Dio vagabondo
Il re Davide se ne sta tranquillo e pacifico โ grazie a YHWH suo Dio โ nel suo palazzo/bayit di cedro a Gerusalemme. Conquistata ai gebusei con uno stratagemma attraverso un tunnel/แนฃinnรดr (cf. 2Sam 5,8), lโha resa capitale delle dodici tribรน riunite probabilmente in una confederazione. Ha un desiderio religioso comprensibile: costruire un tempio/bayit al suo Signore, un tempio di cedro come il suo. Non รจ bene che Dio se ne abiti sotto le tende di un beduino, tende di un profugo ed esule senza radici.
Il profeta di corte Natan in prima battuta asseconda il progetto di Davide, ma, nella notte decisiva, deve correggere il tiro e annunciare una profezia rovesciata al suo re. YHWH ha chiamato a suo servizio il suo โservo/abdรฎโ (v. 5) Davide prendendolo dal nulla, ยซda dietro il greggeยป, cioรจ per pura grazia, ultimo di otto fratelli: โDavide il piccolo/Dฤwรฎd haqqฤแนญรดnโ.
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Da parte sua, YHWH รจ abituato a โvagabondare/vagare/passeggiare/hithallฤkโ (v. 6) nelle tende del deserto, fin dal tempo dellโesodo del suo popolo dalla schiavitรน dellโEgitto, anzi fin dalle passeggiate alla brezza serale nel giardino dellโEden.
A YHWH non piacciono โcase di cedroโ stabili, ma tende mobili nella storia, tende che seguano le vicende del suo popolo. Stabilitร sรฌ, ma non fissitร immobile e ripetitiva. YHWH รจ vita fiammeggiante, regalitร โleggeraโ, sovranitร potentemente debole.
Una casa per me?
Davide non pensi di โin-casellareโ il suo Dio in unโโabitazione/casa/tempio/bayitโ simile alla sua, foderata di prezioso cedro del Libano. A YHWH interessa soprattutto il suo popolo, che possa vivere stabilmente, in modo pacifico, ben piantato in una terra dove avrร a che fare, seguendo le pieghe della storia, anche con altri popoli con cui convivere sulla โterraโ. Davide รจ stato scelto non come โre/melekโ del popolo di Dio, il popolo di Israele, ma come semplice suo โcapo/nฤgรฎdโ (v. 8).
YHWH aveva concesso controvoglia un re a Israele, nella persona di Saul. Il profeta Samuele aveva dovuto cedere alle insistenze degli anziani dโIsraele che pretendevano un re per essere un popolo come gli altri: ยซGli dissero: โTu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoliโ. Agli occhi di Samuele la proposta dispiacque, perchรฉ avevano detto: โDacci un re che sia nostro giudiceโ. Perciรฒ Samuele pregรฒ il Signoreยป (1Sam 8,5-6).
Un casato per te
Non sarร Davide a costruire un โtempio/bayitโ a YHWH (v. 5), ma sarร invece YHWH a โfare una casa/casato/bayitโ a Davide (v. 11).
A YHWH non interessa un tempio costruito da mani dโuomo, ma la continuitร di una discendenza โregaleโ che guidi il suo popolo come โcapoโ, con una โregalitร /sovranitร /mamleketโ salda/fedele/neโman e โstabile/retta/corretta/nฤkรดnโ (v. 16).
YHWH in persona โfarร sorgere/risorgere/wahฤqรฎmลtรฎโ una discendenza qualitativamente nuova, โrisortaโ. Il โdiscendente/zeraโโ di Davide, uscito dalle sue viscere, riceverร per grazia da YHWH un regno stabile. Lui costruirร un โtempio/bayitโ, ma sarร un tempio per il โnome/ลกemรฎโ di YHWH, la presenza inafferrabile e incomprimibile dellโessenza del Dio liberatore e vagabondo, di un Dio โche รจ in quanto cโรจ per teโ.
Il regno del figlio
Il trono e il regno del discendente sarร reso stabile in eterno da YHWH (v. 13), non per suo merito, ma perchรฉ YHWH sarร un padre per lui ed egli sarร โun figlioโ di Dio (v.14). Una โformula di riconoscimentoโ che evidentemente non esaurisce la sua forza con il regno illuminato ma venato di ombre di Salomone, quanto rivolta, in mente Dei, al discendente escatologico, decisivo, โultimoโ e definitivo.
Salomone/ล elลmลh porta in sรฉ una scheggia di โpace/ลกฤlรดmโ umana, Gesรน/Yehลลกuaโ porterร in sรฉ lโinizio della โsalvezza/vittoria/yeลกaโโ definitiva, escatologica, divina. ยซIo sarรฒ per lui un padre e lui sarร per me un figlio/Figlioยป (cf. 2Sam 7,14; Lc 1,32).
Tutto il progetto di salvezza รจ appeso non alla bravura umana, ma allโโamore continuo e fedele/แธฅesedโ di YHWH. Su questo egli non transige. Non fa nessuna deviazione nellโeseguire i suoi propositi. Da โquelโ discendente YHWH non si โallontanerร /devierร โ/yฤsรปrโ mai. ร il suo Figlio stesso che ora inizia a regnareโฆ
La freccia della promessa
ยซMille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che รจ passato, come un turno di veglia nella notteยป (Sal 90[89],4).
La freccia appuntita della promessa davidica, nervatura fondamentale della storia della salvezza, trapassa sicura la storia. Infilzerร , risoluta, re buoni e re cattivi, fedeltร e tradimenti, amore e freddezza, obbedienza e durezza di cervice, periodi di pace nella โterraโ presa in affitto (cf. Lv 25,23: ยซLe terre non si potranno vendere per sempre, perchรฉ la terra รจ mia e voi siete presso di me come forestieri/gฤrรฎm e ospiti/tรดลกฤbรฎmยป) e lโamaro esilio babilonese quale sposa infedele.
Le quattro bestie, feroci potenze mondiali (cf. Dn 7), devasteranno il popolo, lo โmangerannoโ e il resto se lo metteranno sotto i piedi, calpestandolo senza pietร (cf. Dn 7,7).
Ma anche Antioco IV Epifane โ che negli ultimi anni faceva incidere sulle monete โ(Theos) Epiphanฤs/Dio che si manifestaโ โ, profanatore feroce di templi e di popoli, passerร , morendo allโimprovviso nel novembre del 164 a.C., per malattia o per follia, in terra straniera, non ad Antiochia di Siria ma, dopo avere aveva appena profano e spogliato un tempio della dea Nanaia a Persepoli, a Tabae, presso lโattuale Isfahan.
Morirร anche Erode il Grande (4.c.C.), non prima di aver mandato a morte la moglie e due figli.
La freccia della promessa giungerร a destinazione toccando e trapassando il cuore di Gesรน di Nazaret (cf. Gv 19,34) โ di discendenza davidica โ, quello di sua madre Maria (cf. Lc 2,35) e del suo padre terreno Giuseppe (cf. 2,48).
Il Figlio dellโAltissimo
Il Figlio che costruirร un tempio non fatto dโuomo a Dio suo Padre (cf. Gv 2,19-21) nascerร per la grazia di Dio (Lc 1,30 charis para tลi theลi. YHWH aveva promesso che il suo โแธฅesed/amore misericordioso, fedele e continuoโ non si sarebbe mai allontanato dal figlio di Davide (cf. 2Sam 7,15).
YHWH รจ fedele alle sue promesse e Gesรน, il discendente davidico promesso, nascerร da Maria per la potenza dellโAltissimo, lo Spirito Santo, che la coprirร con la sua ombra feconda.
Un popolo nuovo potrร nascere dallโombra che copre la nuova tenda del convegno, coprendola e riempiendola con la gloria del Signore (cf. Es 40,34-35). Il popolo rinnovato di Israele, rappresentato da Maria, potrร iniziare il suo terzo esodo, quello definitivo.
La potenza dellโAltissimo farร sรฌ che ciรฒ che nascerร santo e santamente, sarร grande, e sarร riconosciuto anche esternamente e pubblicamente come Figlio dellโAltissimo, Figlio di Dio (cf. Lc 1,32.35).
Regnerร per sempre
Sarร YHWH a donare al discendente davidico una casa, un corpo pienamente umano e, allo stesso tempo, un tempio non fatto dโuomo. Sarร lui a ricevere in dono ereditario il compimento della promessa. Per dono del Padre, Gesรน regnerร stabilmente sul trono di Davide (cf. 2Sam 7,13) โ la sua culla, la sua croce, la sua tomba โ e regnerร per sempre sul casato di Giacobbe (Lc 1,33; cf. 2Sam 7,13). Da parte di Dio, dal trono della sua grazia, non cโรจ nulla di impossibile che egli non possa donare agli uomini (cf. Lc 1,37).
Colui che nasce sarร un re potente ma umile (cf. Lc 19,28-38). La pace in cielo e la gloria nei piรน alti dei sette cieli abbraccia la vita del discendente davidico e di quanti lo adorano e accolgono la sua divina sovranitร (cf. Lc 2,14; 19,38b; Mt 2,11).
La Chiesa si apre allโIsraele rinnovato che le porge il suo figlio piรน illustre, ยซla gloria del tuo popolo, Israeleยป (cf. Lc 2,31b).
Un bimbo regale, la fedeltร fatta carne di grazia.
Il suo sarร ยซun regno eterno e universale: regno di veritร e di vita, regno di santitร e di grazia, regno di giustizia, di amore e di paceยป (Prefazio della solennitร di Cristo re dellโuniverso).
Gesรน, figlio di Davide, Figlio dellโAltissimo ยซnon spezzerร una canna incrinata, non spegnerร uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerร il diritto con veritร . Non verrร meno e non si abbatterร , finchรฉ non avrร stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamentoยป (Is 42,3-4).
Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 24 dicembre 2017 anche qui.
IV Domenica di Avvento – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- 2 Sam 7, 1-5.8-12.14.16;
- Sal. 88;
- Rm 16, 25-27;
- Lc 1, 26-38.
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Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca
26Al sesto mese, lโangelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป. 29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30Lโangelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. 32Sarร grande e verrร chiamato Figlio dellโAltissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre 33e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป. 34Allora Maria disse allโangelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. 35Le rispose lโangelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dellโAltissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchโessa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla รจ impossibile a Dioยป. 38Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E lโangelo si allontanรฒ da lei.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 24 – 30 Dicembre 2017
- Tempo di Avventoย IV
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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