Commento al Vangelo del 17 dicembre 2017 – p. Roberto Mela scj

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III Avvento: Giovanni, il Testimone

Lโ€™Avvento รจ il cammino del Veniente e, allo stesso tempo, il cammino del viandante. Camminiamo non da profughi e da sbandati, ma da pellegrini veloci nel passo, avvertiti del traguardo, ben forniti nellโ€™attrezzatura. Non siamo soli nel cammino, ed รจ bello trovare amici, rifugi, compagni di viaggio. Si condividono attese e speranze, delusioni e gioie intime. A volte sul cammino si confidano cose che, altrimenti, non si direbbero a nessuno. Il cammino rende essenziali, leggeri, aperti e accoglienti.

Abbiamo bisogno di amici, e anche di testimoni di Colui che ci viene incontro. Testimoni che hanno fatto esperienza personale del Veniente, della Luce che spunta da Oriente. Ex oriente Lux. Profeti che ci parlano giร  in anticipo del calore che viene dalla Luce. Testimoni che brillano come lampade, accese in anticipo alla Luce che viene nel mondo, la ยซluce vera, quella che illumina ogni uomoยป (Gv 1,9). Luce che illumina, riscalda, fiamma ossidrica che taglia le catene, pomata balsamica che intride le โ€œfasceโ€ (bypass coronarici?) per i cuori spezzati.

Un evangelista โ€œuntoโ€

Spunta incoraggiante dalle ultime pagine del libro del profeta Isaia (Il Terzo Isaia, cc. 56โ€“66) la voce di un anonimo che si autopresenta. Il suo curriculum รจ molto interessante per i โ€œcacciatori di testeโ€, i talent scout che tanto si affannano a trovare sempre gente nuova, telegenica, ben โ€œdotataโ€ e che sa bene quello che vuole nella vita.

Sul popolo di Israele, felice di essere tornato dallโ€™esilio babilonese (538 a.C.) ma frastornato e deluso per la macerie trovate e i dissidi profondi fra i โ€œrimastiโ€ e i โ€œritornatiโ€, si alza consolante la voce di un anonimo dalle idee chiare, molto interessanti, e da progetti veramente a favore del bene comune e della povera gente. รˆ un โ€œuntoโ€ dal Signore YHWH. Un consacrato, un โ€œmessiaโ€/<vb mฤลกaแธฅ. Non un โ€œmessiaโ€ guerriero, liberatore e giudice implacabile, annientatore dei nemici.

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รˆ un messia strano, un messia โ€œevangelistaโ€, uno che viene per โ€œannunciare buone notizie/lebaล›ล›ฤ“rโ€.

Le buone notizie non sono riservate ai ricchi โ€“ che se le fabbricano da soli, senza aspettare niente da nessuno, self made men โ€“.

Le buone notizie sono per i poveri, gli โ€œspezzati di cuoreโ€ con emorragie devastanti, gli schiavi del mercato globale, dei mercanti di esseri umani, della loro stessa miseria morale di cui avvertono la tristezza e il peso schiavizzante.

Le buone notizie sono per i prigionieri, i sequestrati, i carcerati con una pena โ€œsenza fineโ€.

Lโ€™evangelista โ€œuntoโ€ dal Signore YHWH con uno spirito/rรปaแธฅ potente di liberazione viene ad annunciare lโ€™anno giubilare, lโ€™anno di grazia/ลกenat rฤแนฃรดn del Signore. La liberazione รจ il suo modo di โ€œfare vendettaโ€ (cf. 61,2b, non letto nella liturgia); non cโ€™รจ da aver paura di faide e di tremende vendette piรน o meno trasversali. La sua โ€œvendettaโ€ consiste nel โ€œconsolare gli afflittiโ€ (61,2c).

Il curriculum del candidato รจ ben fatto e molto interessante. Ma al colloquio di lavoro ci si deve presentare bene, senza trasandatezza ma anche senza eccessiva presunzione.

Lโ€™evangelista โ€œuntoโ€ descrive lโ€™abito che ha ricevuto in dotazione dal Signore YHWH. Nel cuore cโ€™รจ una gioia divina, unโ€™esultanza sovrumana che non si potrร  nascondere a lungo. Le sue caratteristiche caratteriali e culturali fanno corpo unico con la sua persona.

Le qualitร  intime dellโ€™evangelista sono rappresentate simbolicamente, a livello antropologico, da un elegantissimo mantello di โ€œsalvezza/yeลกaโ€˜โ€, che nessun altro candidato puรฒ offrire, perchรฉ viene da Dio. รˆ la pienezza di vita, la salvezza dal non senso, lโ€™integratore introvabile che fa ricuperare tutte le forze perdute, trasformandole in energia pura.

Il vestito รจ quello perfetto usato per il matrimonio appena celebrato; i capelli sono tagliati in modo splendido, โ€œdivinoโ€. Piace tanto alla sua sposaโ€ฆ

Lโ€™evangelista โ€œuntoโ€ espone con chiarezza e sinteticitร  i propri progetti, le linee lavorative che gli piacerebbe elaborare qualora fosse assunto. Il suo intento operativo nel campo giuridico puรฒ essere paragonato ad un impegno ecologico.

Gli piace molto lโ€™โ€œecologia umanaโ€, lโ€™โ€œecologia integraleโ€, lโ€™โ€œecologia culturaleโ€ (Laudato siโ€™ 137-162). รˆ stata lโ€™argomento della sua tesi di dottorato e di due master fatti in una ditta leader a livello mondiale. Le idee elaborate in quel pensatoio di cervelli โ€“ un ristrettissimo think thank, una Trilaterale ben nascosta alla โ€œconcorrenzaโ€ umana โ€“, non sono ancora conosciute. Sono nuovissime.

Si tratta di far fiorire lโ€™umanitร  come un โ€œgiardino/ganโ€, facendo crescere ben robuste le piante della โ€œgiustizia/แนฃedฤqฤhโ€ interumana e intergenerazionale. Una giustizia che parte da quella umana, ma che la supera in maniera strabordante perchรฉ ricupera con il perdono, include in un patto interpersonale, fonda le uniche basi sicure per la pace. Il progetto potrebbe non piacere alle ditte fabbricanti di armi; tanto peggio per loro. Che convertano la loro produzione, se vogliono, perchรฉ hanno ormai nauseato i clienti con le loro prodotti.

Certo le idee che il candidato propone costituiscono un progetto di largo respiro, di medio e lungo termine. Se ben finanziato e rifinanziato, rivoluzionerร  il modo di vivere della gente. Scopriranno di essere fatti per cose piรน grandi di quelle che pensano di elaborare a livello tecnologico. Anzi, forse capiranno che non tutto quello che รจ possibile fare tecnicamente รจ anche eticamente sostenibile, perchรฉ ritorna a vantaggio dellโ€™uomo nella sua integralitร .

Cโ€™รจ un cielo alto sopra le teste e i cuori degli uomini. Un cielo amico dellโ€™uomo e del creato. Il candidato si propone unโ€™ecologia umana integrale che renderร  felici tutti i clienti che acquisteranno i nuovi prodotti. Li si produrrร  in quantitร  enormi, industriali. Verranno a costare pochissimo, praticamente niente. Come prospettiva di fondo il candidato si propone di convertire il rancore della gente (cf. Rapporto CENSIS 2017) in amicizia, serenitร , โ€œlodeโ€, ovverossia la capacitร  di ritornare a essere empatici, solidali, sorridenti.

La gente รจ in pace, si aiuta, il mondo รจ un giardino. Cโ€™รจ un cielo che ci vuole bene, lassรน.

Giovanni, il testimone della luce

Sul cammino dellโ€™Avvento del Veniente troviamo un altro caro compagno di viaggio, Giovanni Battista. Piรน che โ€œil Battezzatoreโ€, nel Vangelo secondo Giovanni egli รจ visto piรน in profonditร  come Giovanni il testimone. Nel flusso della storia, ma sul piano dellโ€™essere, il Verbo era presente da sempre, anche prima dellโ€™incarnazione.

A differenza della sua presenza continua, lโ€™irruzione di Giovanni avviene in un punto preciso della storia, presentandosi come inviato da parte di Dio, con una missione che parte dallโ€™alto per scendere sulla terra. La โ€œgraziaโ€ espressa nel suo nome (โ€œYHWH รจ/fa graziaโ€) si inserisce nel Prologo di Giovanni al suo Vangelo, tutto dedicato alla parabola del Verbo che, da Dio, si รจ incarnato per spiegare il Padre e per tornare a lui (insieme ai suoi fratelli).

La sua grazia รจ quello di essere testimone. Fiaccola che arse per un momento, della cui luce il popolo ebraico volle rallegrarsi solo per poco tempo (cf. 5,35), Giovanni trae in anticipo la sua stessa luminositร  dalla Luce alla quale rende testimonianza perchรฉ tutti, attraverso di lui โ€“ il Verbo, con tutta probabilitร  โ€“ giungano alla fede (1,7).

Testimone รจ colui che vede i fatti, ne esperimenta gli effetti, รจ presente alla scena di cui si parla, espone la sua versione dei fatti nel tribunale che deve accertare la veritร . Tutto il Vangelo di Giovanni รจ un processo a Gesรน, il Verbo incarnato. Ma il Processato, lโ€™Imputato mostrato per burla alla folla denigrante (cf. Gv 19,14), in realtร  รจ โ€“ per lโ€™ironia drammatica dellโ€™evangelista โ€“ la Veritร  in persona, colui davanti al quale bisogna decidersi come una discriminante decisiva.

La testimonianza del primo giorno

Nel primo giorno (Gv 1,19-28) della settimana inaugurale (1,19โ€“2,12) dellโ€™attivitร  del Messia, inizio di un mondo nuovo, una delegazione ufficiale scende da Gerusalemme a Betania oltre il Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Le autoritร  religiose di Israele (sommi sacerdoti, farisei e sadducei), spesso indicate dallโ€™evangelista con la sigla simbolica de โ€œi giudeiโ€, compiono unโ€™inchiesta ufficiale ispettiva circa i riti di purificazione attuati dal Battista.

Nellโ€™identificarsi, egli nega decisamente di essere il messia/Cristo, o uno dei grandi profeti (Eliaโ€ฆ). Il Battista ama presentarsi piรน come una pura voce che nel deserto grida a tutti di raddrizzare la via del Signore; la voce misteriosa che apre il Secondo Isaia (Is 40,3) annuncia la Parola. Quando la Parola, il Verbo, รจ pronunciato, la voce avrร  terminato il suo compito e diminuirร  fino a sparire.

Il Testimone dello Sconosciuto

Il testimone resta umilmente dentro i suoi limiti. Egli aiuta a raddrizzare la Via del Signore, la Via al Signore. La strada รจ sua, gli ostacoli e le curve sono degli uomini. E vanno rimossi e raddrizzati, perchรฉ il Veniente non faccia fatica a trovare cuori accoglienti e un popolo ben disposto.

Lโ€™evangelista Giovanni scrive il suo vangelo verso il 90 d.C., quando ancora serpeggiavano nelle comunitร  le discussioni su chi fosse il piรน grande fra Gesรน e Giovanni Battista (cf. At 19,1-7: a Efeso il gruppetto di โ€œcircaโ€ dodici giovanniti non conoscono lo Spirito Santo e hanno ricevuto solo โ€œil battesimo di Giovanniโ€).

Il testimone sta al suo posto, con gioia e umiltร . Fa la propria professione di fede (hลmologeล v. 20[bis]), che nel 90 d.C. costava lโ€™espulsione dalla sinagoga (aposynagogos; i genitori del cieco nato guarito temevano questo, cf. 9,22).

Lโ€™ultima ricorrenza del verbo, in 12,42, riguarda addirittura la paura dei farisei: ยซTuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano (ouch hลmologoun), per non essere espulsi dalla sinagoga (hina mฤ“ aposynagogoi genลntai). Lโ€™evangelista commenta con triste ironia: โ€œAmavano infatti la gloria degli uomini piรน che la gloria di Dioยป.

Il Battista riconosce di operare solo un gesto di purificazione esterna con lโ€™acqua, segno esterno della confessione dei propri peccati, della volontร  interiore di cambiare vita e cuore, di โ€œraddrizzare la Via del Signoreโ€. Il Testimone indica perรฒ una presenza misteriosa. Tra il popolo รจ giร  presente uno che รจ ancora sconosciuto, e che in tutta la narrazione evangelica sarร  al centro di un processo: โ€œDi dove (pothen) sei?โ€ gli si chiede, piรน o meno esplicitamente, in tutto il suo cammino.

Alla Festa delle Capanne la gente afferma: ยซMa costui sappiamo di dovโ€™รจ; il Cristo invece, quando verrร , nessuno saprร  di dove siaยป. Al che Gesรน, insegnando nel tempio risponde esclamando: ยซโ€ฆ Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato รจ veritiero, e voi non lo conosceteยป (7,28).

Gesรน, lโ€™โ€œlโ€™Inviato Imputatoโ€, conosce benissimo la sua provenienza, anchโ€™essa purtroppo sconosciuta ai suoi interlocutori. Per questo insegna nel tempio e dice ai farisei: ยซAnche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza รจ vera, perchรฉ so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vadoยป (8,14). Ai giudei โ€“ cifra riassuntiva del popolo ebraico, talvolta delle sue autoritร  religiose, alcune volte con sfumatura negativa di forze ostili a Gesรน โ€“ che chiamano per la seconda volta il cieco nato guarito a testimoniare su chi lo abbia sanato, egli risponde: ยซโ€œNoi sappiamo che a Mosรจ ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove siaโ€. Rispose loro quellโ€™uomo: โ€œProprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhiโ€ยป.

E il Vangelo secondo Giovanni si volge verso la sua conclusione drammatica con la domanda ancora irrisolta, stavolta posta sulle labbra di Pilato: ยซEntrรฒ di nuovo nel pretorio e disse a Gesรน: โ€œDi dove sei tu?โ€. Ma Gesรน non gli diede rispostaยป (Gv 19,9).

Tempo scaduto. Non servono piรน le parole. Parlerร  silente la Parola. Parleranno lโ€™amore delle piaghe, la ferita sanguinante (cf. 19,31-34): ยซChi ha visto ne dร  testimonianza e la sua testimonianza รจ vera; egli sa che dice il vero, perchรฉ anche voi crediateยป.

Il testimone dello Sposo

Il Battista rende la sua ultima testimonianza alla delegazione ispettiva nel โ€œprimo giornoโ€. Cโ€™รจ una persona โ€“ risponde โ€“ ยซche viene dopo di me; a lui io non sono โ€œdegno/axiosiโ€ di slegare il laccio del sandaloยป (v. 27). Il Battista non esprime solo un animo di grande umiltร  e bassezza sociale. Sciogliere i sandali del padrone non poteva essere infatti richiesto neppure allโ€™ultimo degli schiavi ebrei. Il Battista rende una testimonianza molto piรน profonda.

Secondo la legge del levirato (cf. Dt 25,5-11), il fratello maggiore doveva sposare la moglie lasciata vedova e senza figli dal proprio fratello defunto. Egli avrebbe in tal modo assicurato la continuitร  della discendenza alla famiglia ed evitato la dispersione dei beni familiari. Se il fratello si fosse rifiutato di compiere il proprio diritto/dovere, avrebbe dovuto togliersi un sandalo e consegnarlo a un altro che aveva il diritto/dovere del levirato in seconda battuta (cf. Rt 4,10).

Secondo Dt 25,9 la scena si svolgeva perรฒ in maniera piรน drammatica: ยซAllora gli anziani della sua cittร  lo chiameranno e gli parleranno. Se egli persiste e dice: โ€œNon ho piacere di prenderlaโ€, allora sua cognata gli si avvicinerร  in presenza degli anziani, gli toglierร  il sandalo dal piede, gli sputerร  in faccia e proclamerร : โ€œCosรฌ si fa allโ€™uomo che non vuole ricostruire la famiglia del fratelloโ€. La sua sarร  chiamata in Israele la famiglia dello scalzatoยป.

Il Battista riconosce con umiltร  la sua incapacitร  giuridica di arrogarsi il ruolo di sposo del popolo di Israele. Egli รจ solo un testimone, lo Sposo รจ un altro, uno Sconosciuto al popolo e a lui stesso (cf. Gv 1,33). Lo Sposo รจ Gesรน (cf. 2,1-12 โ€œLe nozze di Canaโ€, a conclusione della settimana inaugurale del Messia, 1,19โ€“2,12) e il Battista รจ solo lโ€™โ€œamico dello sposoโ€ che gioisce e diminuisce: ยซLo sposo รจ colui al quale appartiene la sposa; ma lโ€™amico dello sposo, che รจ presente e lโ€™ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia รจ piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuireยป.

Il Veniente Sconosciuto nellโ€™Avvento, lโ€™Inviato Imputato, รจ lo Sposo della Chiesa e Giovanni Battista ne รจ il suo testimone ardente e luminoso.

Egli gioisce alla voce dello Sposo e con la Chiesa tutta invoca: Maranร  Thร /Signore nostro, vieni!โ€.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 17 dicembre 2017 anche qui.

III Domenica di Avvento – Anno B

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Gv 1, 6-8. 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni

6Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. 7Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui. 8Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.

19Questa รจ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: ยซTu, chi sei?ยป. 20Egli confessรฒ e non negรฒ. Confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยป. 21Allora gli chiesero: ยซChi sei, dunque? Sei tu Elia?ยป. ยซNon lo sonoยป, disse. ยซSei tu il profeta?ยป. ยซNoยป, rispose. 22Gli dissero allora: ยซChi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?ยป. 23Rispose: ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaiaยป. 24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elia, nรฉ il profeta?ยป. 26Giovanni rispose loro: ยซIo battezzo nellโ€™acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandaloยป. 28Questo avvenne in Betร nia, al di lร  del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 17 – 23 Dicembre 2017
  • Tempo di Avventoย III
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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