Commento al Vangelo del 10 dicembre 2017 – p. Roberto Mela scj

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II Avvento: Viene il piรน forte

Il Secondo Isaia e Giovanni Battista dominano la scena di questa seconda domenica di Avvento e aiutano i credenti e ogni uomo di buona volontร  ad aprirsi alla venuta del Signore nella vita degli uomini, ricordando la sua prima venuta e tenendo ben presente quella definitiva, lโ€™ultima. Una venuta/avvento/ad-ventum di grazia e di consolazione, non di punizione e di castigo.

Nei cc. 40โ€“48 il Secondo Isaia โ€“ al quale si attribuiscono Is 40โ€“55 โ€“ parla soprattutto di Ciro il Grande, colui che permise a Israele di tornare a casa dallโ€™esilio di Babilonia (538 a.C.) e dialogherร  soprattutto con Israele//Giacobbe. Nei cc. 49โ€“55 il profeta si rivolgerร  a un secondo interlocutore, Gerusalemme. Probabilmente egli si trova ancora fra gli esiliati e non vede come un gran successo la sua missione di radunare e far tornare a casa il popolo di Israele (cf. 49,1-6, cerniera fra i due blocchi).

Un dialogo in cielo

In cielo (forse alla presenza del profeta?) si istaura un dialogo, dove una voce (vv. 1-2) parla a degli sconosciuti interlocutori (tra questi senzโ€™altro il Secondo Isaia), invitandoli a consolare il popolo.

Nei vv. 3-5 unโ€™altra voce, non situata nel deserto come รจ collocata dalla traduzione greca della LXX e dal NT (cf. Mc 1,3), invita a preparare la strada a YHWH; nei vv. 6-9 una voce (celeste?) interpella un interlocutore, probabilmente il profeta, che รจ chiamato imperiosamente a rivolgersi a Gerusalemme messaggera, perchรฉ annunzi alle cittร  sorelle satelliti la venuta liberante di YHWH.

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Consolate

Il grido giunge appassionato e urgente dal cielo: ยซConsolate, consolate il mio popoloยป. Parlate al cuore della sua capitale, il loro cuore, lโ€™orgoglio dei loro occhi, lโ€™ombelico del mondo. Parlate al loro cuore facendo riaccendere in essa il fuoco dellโ€™innamoramento. Seducetela (cf. Os 3,16) con annunci amorosi.

Il Signore YHWH non ha pietร  di lei, ma ha una parola di consolazione forte e solidale. Egli abbassa il suo cuore a quello esiliato della sua sposa/alleata. Prende nelle sue mani e nel suo cuore il cuore spezzato, inaridito, rassegnato dellโ€™esiliata. Lo porta a sรฉ e lo riscalda con poche parole, e con molti baci e carezze.

Soffiatele nel cuore il grido dโ€™amore: ยซรˆ finito il suo servizio militare, il suo servizio liturgico svolto nellโ€™esilioยป (a trentโ€™anni i leviti entravano โ€œin servizioโ€, come i militari, Nm 4,3). โ€œรˆ stato gradito/soddisfatto/accettato come valido/nirแนฃฤhโ€ (da YHWH) il sacrifico della sua โ€œcolpa/punizione/โ€˜ฤwรดnฤhโ€.

Ditele che per i suoi peccati ha ricevuto โ€œil doppioโ€. Non doppio castigo, come dirร  in altra prospettiva Ger 16,18: ยซRipagherรฒ due volte la loro iniquitร ยป. Il grande commentatore ebreo Rashi scrive: ยซโ€œLโ€™accoglienza del calice delle consolazioni da parte del Signore รจ come prendere due contro uno per tutti i debitiโ€. Quando Dio consola, dร  il doppio di quanto ha chiesto prima, castigandoยป (cit. da A. Mello). Doppia consolazione, non doppio castigo (cosรฌ va interpretato anche Is 61,7). Due calici di consolazione, contro uno solo di amarezza.

Preparate la strada

Si torna a casa! Dio visita il suo popolo esiliato da se stesso. Scarnificato nella profonditร  della sua fede, riceve il balsamo dellโ€™annuncio del ritorno. Non รจ lโ€™annuncio di ricchezza, di sconti spropositati. Non si annuncia alcun black Friday/black week. Non si proclama alcuna idolatria che prosciuga il cuore e perverte lโ€™anima e la mente. Non si compra niente per spalmare balsamo su ferite, desolazioni, sconforti e incertezze di prospettive. Si sollecita il movimento della costruzione, non la passivitร  dellโ€™acquisto, tranfert di falsa compensazione.

Nel deserto dellโ€™esilio e del ritorno preparate la strada di YHWH. Preparate la via a YHWH, ma anche preparate la via di YHWH. ย Raddrizzate la pista per lui, preparate la sua pista. Nella steppa, togliete via ogni ostacolo dallโ€™โ€œautostrada dei reโ€. Ancor oggi essa attraversa da regina da sud a nord la Giordania, facendo ripercorre da Aqaba ad Amman, fino a Damasco e oltre, le carovaniere di conquista, di esili di schiavi, di commercio delle piรน svariate e preziose delle merci.

Preparate la โ€œstrada/derekโ€ e la โ€œpista/mesillฤhโ€, perchรฉ il deserto sia praticabile e non impervio. Non ci sono gallerie nel deserto ondulato del Medio Oriente. I camion procedono ancor oggi lentissimi sulle salite delle autostrade che superano lentamente le colline rocciose.

La pista di YHWH, la strada per YHWH sarร  invece diritta, appianata, pareggiata. La colonna degli esiliati che rientrano si aprirร  il passo nel deserto, appianando tutto ciรฒ che puรฒ far difficoltร  al cammino dei piรน deboli. Ma sarร  anche YHWH che appronterร  nel deserto della vita del suo popolo la strada per essere accolto, per tornare a casa insieme al suo popolo. Umiltร , lavorio spirituale, sgrossamento delle asperitร  dellโ€™egoismo e del narcisismo, certamente.

Lโ€™avvento del Veniente offre senza dubbio una preziosa opportunitร  di lavorio spirituale, ma soprattutto ascolto di consolazione, accettazione della ricompensa di vita che il Veniente vuol portare al suo popolo esiliato, sconcertato, impaurito.

La Gloria รจ nuda

Il popolo fa del suo meglio per eliminare i sassi piรน grossi che impediscono la marcia. Ma non รจ il suo affaticarsi a far comparire la Gloria. La Gloria torna a casa perchรฉ cosรฌ ha deciso la sua grazia. Babilonia รจ stata per un poโ€™ di tempo il santuario provvisorio di YHWH: ยซโ€ฆ nelle terre dove sono andati sarรฒ per loro per poco tempo un santuarioยป (Ez 11,16). โ€œMiqdฤลก meโ€˜aแนญ/ santuario un poโ€™?โ€, una specie di santuario minore, lontano da Gerusalemme.

Nudi/svelati erano partiti gli schiavi esiliati a Babilonia. Ora โ€œsi snuderร /si svelerร /si rivelerร โ€ la Gloria di YHWH.

La Gloria torna a casa. Dalla via orientale essa giunge con un rumore simile a quello di grandi acque (cf. Ez 43,2. ยซLa gloria del Signore entrรฒ nel tempio per la porta che guarda a orienteยป (Ez 43,4). Si chiude il cerchio aperto con la sua partenza โ€œingloriosaโ€ per lโ€™esilio, posandosi prima sulla soglia orientale del tempio (cf. Ez 10,18) e poi ยซsul monte che รจ a oriente della cittร ยป (Ez 11,23), il monte degli Ulivi.

Tutti gli uomini vedranno la Gloria โ€œnuda/svelataโ€ di YHWH. La sua gloria si rivela nel popolo che torna a casa, liberato. In quel momento YHWH รจ veramente glorioso, santo. ยซโ€ฆ Eccomi contro di te, Sidone [unโ€™altra โ€œpotenzaโ€], e mostrerรฒ la mia gloria in mezzo a te. Si saprร  che io sono il Signore quando di essa farรฒ giustizia e manifesterรฒ in essa la mia santitร ยป (Ez 28,22). ยซSantificherรฒ il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore โ€“ oracolo del Signore Dio โ€“, quando mostrerรฒ la mia santitร  in voi davanti ai loro occhi. Vi prenderรฒ dalle nazioni, vi radunerรฒ da ogni terra e vi condurrรฒ sul vostro suoloยป (Ez 36,23-24).

Gerusalemme evangelizzatrice

ยซLa gente รจ come lโ€™erbaยป, certamente, e ยซsecca lโ€™erbaยป (Is 40,7-8). รˆ cosa risaputa, ricorda il profeta. Ma ยซla parola del nostro Dio โ€œsi realizza/yฤqรปmโ€ sempreยป (Is 40,8). รˆ la constatazione realista ma piena di fede del Secondo Isaia che risponde allโ€™interpellazioni di ยซuna voceยป (v. 6) che lo invita a โ€œgridareโ€. E il profeta, incerto sul contenuto, sulla modalitร  dellโ€™annuncio e sulla reazione dellโ€™interpellato grida: ยซSali sul monte, Zion messaggera/mebaล›ล›eret แบ’iyyรดnโ€ฆยป.

Sion deve farsi evangelizzatrice della buona notizia alle cittร  sorelle, satelliti, che la circondano nel territorio di Giuda. Gerusalemme deve annunciare ad alta voce, senza paura, che YHWH, il Dio del popolo e delle cittร  โ€œverrร /viene (sempre)/sta venendo/yฤbรดโ€™โ€.

Il suo braccio รจ quello potente di un pastore che ha liberato Israele dalla schiavitรน in Egitto (cf. At 13,17). Ha in mano il suo โ€œsalario/ล›eqerโ€ (come i numerosi beni e greggi che Giacobbe si รจ guadagnato come compenso del suo lavoro, Gen 32โ€“33). Lo precede la sua โ€œpaga/guadagno/peโ€˜ullฤhโ€, come il bottino che un capitano vittorioso si porta a casa, e che nessun โ€œforteโ€ gli potrร  strappare: ยซSi puรฒ forse strappare la preda al forte? Oppure puรฒ un prigioniero sfuggire al tiranno? Eppure, dice il Signore: โ€œAnche il prigioniero sarร  strappato al forte, la preda sfuggirร  al tiranno. Io avverserรฒ i tuoi avversari, io salverรฒ i tuoi figliโ€ยป (Is 49,24-25). Il suo braccio รจ potentemente dolce: โ€œraduna/qibbฤ“แนฃโ€ il gregge (cf. Ez 34,12.13), sostiene al seno gli agnelli, porta al riposo fresco e irriguo le pecore madri che allattano ancora.

Questo รจ il bottino di YHWH, questo il suo guadagno: la vita fragile dellโ€™esule che ritorna a casa, le migranti โ€“ che cercano casa e partoriscono sui barconi โ€“, i minori non accompagnati (a volte molto piccoli) che sbarcano smarriti in terre sconosciute.

La Gloria รจ nuda, ma svela la sua onnipotente debolezza. Il Veniente giunge carico dei suoi beni, i figli e i fratelli che sโ€™รจ guadagnato col riscatto.

Mai Dio รจ cosรฌ santo come quando torna a casa cosรฌ. Preparategli sgombra la sua strada. Il Liberatore ha fretta. Non si puรฒ morire per strada o in mareโ€ฆ

Voce che grida

Iniziamo a seguire Gesรน per diventare suoi discepoli. Ci guida lโ€™evangelista Marco, il Vangelo del catecumeno, il vangelo che probabilmente si leggeva di un solo fiato la notte di Pasqua (B. Standaert).

รˆ il Vangelo di un Gesรน sempre in cammino. Un Gesรน su cui chiederci: ยซChi รจ costui?ยป (Mc 1โ€“8), per poi deciderci a seguirlo nel cammino del dono generoso di se stesso fino alla croce: ยซVeramente costui era Figlio di Dioยป (Mc 15,39).

Leggiamo lโ€™โ€œinizio/il fondamento/lโ€™elemento fondamentale/ciรฒ che comanda /archฤ“โ€ nel Vangelo. รˆ la buona notizia che ha la sua origine in Gesรน Messia, Figlio di Dio. Lui รจ lโ€™inizio e il fondamento del vangelo e, nello stesso tempo, lui รจ lโ€™unico contenuto della lieta notizia.

Dio si รจ fatto uomo in Gesรน di Nazaret, Unto per la sua missione regale, messianica e liberatrice quale Figlio di Dio. Lui opera ciรฒ che fa il Padre, e la sua opera sarร  principalmente la lotta contro il male che schiavizza lโ€™uomo e lโ€™instaurazione della โ€œsovranitร  di Dioโ€ sui cuori di coloro che sono ben contenti di far parte del suo Regno.

Dalla profonditร  della storia attestata nelle sacre Scritture di Israele emerge evocativa la Parola che promette e che interpreta la vita e le persone. Le colloca nel piano di Dio. Una citazione โ€œconflataโ€ di differenti versetti biblici fonde le parole dellโ€™unico Dio, dal disegno unitario che abbraccia esodo e profezia. Il destinatario dellโ€™annuncio รจ Gesรน Cristo, il Figlio di Dio.

Lโ€™angelo precursore promesso a Mosรจ nellโ€™Esodo (Es 23,20) si concretizza ora nella persona di Giovanni il battezzatore, che precorre il volto/la persona di Gesรน. Sarร  lui a prepararne la strada โ€œdavanti a teโ€, Gesรน Cristo, Figlio di Dio, quale nuovo Elia (Ml 3,22-24). Sarร  una voce che grida nel deserto del mondo, come Giovanni il Battezzatore farร  nelle profonditร  della fossa del Giordano, pozzo di peccati e vallo di liberazione.

Per una punteggiatura diversa da Is 40,3TM, ma conforme alla LXX (seguita a sua volta dalla Vulgata), Giovanni il Battezzatore รจ nel Nuovo Testamento la voce che grida nel deserto.

Nel deserto il rumore รจ quasi nullo, i decibel sono quelli del rumore di fondo, non piรน di cinque. Il deserto รจ silenzioso, ma non vuoto. La vita vi corre minimale, fragile e talvolta pericolosa.

I โ€œserpenti brucianti/hanneแธฅฤลกรฎm haล›ล›erฤpรฎmโ€ morsicano i talloni della gente che mormora contro Mosรจ e il suo Dio, YHWH (Nm 21,4-9). Oggi morsicano chi vive come se lui non ci fosse, imputandogli lโ€™infelicitร  e i malanni della vita. Nel ยซdeserto grande e spaventosoยป gli scorpioni attaccano con chele enormi (Dt 8,15), le fauci delle vetrine aperte per la gente che accorre impazzita per gli sconti luccicanti.

Viene il piรน forte

Giovanni/Yoแธฅanan, il Battezzatore che porta la grazia/แธฅฤ“n di Dio, chiama ad unโ€™immersione che cambi la mentalitร , un โ€œbattesimo di conversione/baptisma metanoiasโ€. Immergetevi nellโ€™acqua del Giordano, sul confine della libertร . Dio ama i confini della libertร . Un confine che spinge a una scelta, a un distacco, a un abbraccio. Le โ€œscelte sbagliate, i bersagli falliti/i peccati/hamartiaiโ€ che ci autoumiliano nella nostra dignitร  potranno trovare il redentore, colui che si abbassa piรน di noi per poterci afferrare quando cadiamo in basso.

Tutti cercano Dio, a loro modo. Tutti desiderano libertร  e felicitร . I peccatori incalliti nel male, per provare anche questa novitร . Gli incalliti nel bene dei loro schemi religiosi e morali, per provare la possibile ebbrezza di un cuore nuovo. La Gerusalemme evangelizzatrice (cf. Is 40,9) fa accorrere al Giordano tutti i suoi figli e i figli delle cittร  sorelle del territorio di Giuda. La profezia del Secondo Isaia inizia a compiersi.

Giovanni il Battezzatore vive, si veste e si nutre come il profeta Elia vissuto 850 anni prima di lui (2Re 1,8), ma il suo mantello di pelo non copre un bugiardo ingannatore e imbonitore di folle (cf. Zc 13,4). Il suo annuncio di banditore รจ chiaro. Dopo di lui, vicinissimo, sta venendo Il-Piรน-Forte di lui. Lui รจ lo Sposo di Israele, e il battezzatore non puรฒ arrogarsi il titolo di colui al quale appartiene la sposa. Lui รจ lโ€™amico dello sposo, colui che gioisce alla sua voce e prepara nei dettaglia lo sposalizio dellโ€™Amico.

โ€œNon ho la capacitร  giuridica/ouk eimi hikanosโ€ โ€“ afferma Giovanni il battezzatore โ€“ di slegare e togliere i sandali allo sposo che avrebbe diritto/dovere di prendere in sposa la cognata rimasta vedova, ma che invece รจ un vigliacco che abdica ai suoi compiti (cf. Dt 25,5-10; Rut), lasciandosi slacciare i sandali (e forse anche prendendosi in faccia gli sputi della cognata vedova, Dt 25).

Non pare che Giovanni faccia una semplice confessione di umiltร . Di fatto egli riconosce invece lo sposo titolare, e non vuol compiere un gesto matrimoniale inopportuno e fuori posto. Lo sposo legittimo non rinuncerร  al suo compito. Egli perรฒ non immergerร  nellโ€™acqua del Giordano, acqua liminare di umiltร  e di liberazione nel riconoscimento dei propri sbagli. Lo sposo immergerร  nellโ€™acqua vivente dello Spirito Santo, lo Spirito del Figlio di Dio che rende figli e fratelli coloro che sono generati dalla sposa.

Viene Il-Piรน-Forte. Lโ€™onnipotentemente debole nellโ€™amore.

Sgombrate la sua strada, accogliete lo Sposo.

รˆ un padre moderno. Porterร  al suo seno i figli che piรน hanno bisogno di lui, scarrozzando felice e fiero i suoi bamberottoli.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 dicembre 2017 anche qui.

II Domenica di Avvento – Anno B

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Mc 1, 1-8
Dal Vangelo secondo Marco

1Inizio del vangelo di Gesรน, Cristo, Figlio di Dio. 2Come sta scritto nel profeta Isaia: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerร  la tua via. 3Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, 4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: ยซViene dopo di me colui che รจ piรน forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerร  in Spirito Santoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 10-16 Dicembre 2017
  • Tempo di Avventoย II
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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