Vangelo del giorno – 3 dicembre 2017 – don Antonello Iapicca

- Pubblicitร  -

SIAMO CHIAMATI A VIVERE DA RISORTI NELLA VEGLIA DELLA SPOSA NELL’ATTESA PIENA D’AMORE DELLO SPOSO

โ€œSignore, tu sei nostro Padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue maniโ€: la ragione dellaย vigilanzaย alla quale il Signore ci chiama in questa prima domenica di Avvento รจ racchiusa in queste parole.
ย 
Siamo una sua opera, โ€œperchรฉ in lui siamo stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenzaโ€.ย Siamo ricchi, ecco perchรฉ รจ necessario โ€œvegliareโ€. Chi ha una casa disadorna, senza tesori, non si preoccuperร  di mettere allarmi, sbarre alle finestre e un cane ben addestrato in giardino. Chi invece ha beni ingenti a cui tiene molto si preoccuperร  di difenderli in qualsiasi modo.
ย 
E noi, dice san Paolo, siamo stati arricchiti diย tuttiย i doni! Non ci manca nulla, come recita il Salmo 23, perchรฉ il Signore รจ il nostro โ€œPastoreโ€. โ€œLa sua destra ci ha piantati come figli che per Lui ha reso fortiโ€.
ย 
Ci ha fondato sulla roccia della fede nella Chiesa, la โ€œsua casaโ€, dove โ€œla testimonianza di Cristo si รจ stabilita tra noi cosรฌ saldamente che ci non manca piรน alcun carismaโ€.
ย 
Questa certezza intima dellโ€™amore di Dio rivelato in Cristo รจ il dono piรน importante da custodire ad ogni costo, perchรฉ รจ proprio quello sottoposto agli attacchi piรน violenti.
ย 
Il demonio sa che se riesce a raffreddare la fede nei cristiani, scompariranno dal radar del mondo anche la speranza e la caritร , trasformandolo cosรฌ in un cimitero a cielo aperto.
ย 
Mai come in questa generazione la โ€œcasaโ€ del Signore รจ assediata dal pensiero mondano, che mette in serio pericolo il deposito della fede, il tesoro piรน grande della Chiesa. Perchรฉ รจ la fede che vince il mondo!
ย 
Diceva lโ€™allora Card. Ratzinger: โ€œQuanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero… La piccola barca del pensiero di molti cristiani รจ stata non di rado agitata da queste onde – gettata da un estremo allโ€™altroโ€ฆ e si realizza quanto dice San Paolo sullโ€™inganno degli uomini, sullโ€™astuzia che tende a trarre nellโ€™erroreโ€.
ย 
Eโ€™ di questo che parla Gesรน chiamandoci cosรฌ seriamente alla vigilanza. โ€œNon sappiamoโ€, infatti, quando il Signore โ€œritornerร , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattinoโ€. Tornerร  e sarร  come una notte di Pasqua, la notte delle notti, l’ultima, in cui tutti passeremo, per sempre al Padre.
ย 
Ciรฒ significa che la vita intera, ogni giorno, รจ da vivere come una notte di Pasqua, un seno benedetto che gesta l’aurora della libertร . Ma lo viviamo cosรฌ? Lui stesso se lo รจ chiesto, chiamandoci cosรฌ a conversione: โ€œquando il Figlio dellโ€™uomo tornerร  troverร  la fede sulla terra?โ€.
ย 
Per far sรฌ che Gesรน trovi la fede quando verrร  alla fine del mondo, come ogni giorno negli eventi della storia, come nella nostra vita, Gesรน ha dato โ€œil potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliareโ€, nella certezza che โ€œle porte degli inferi non prevarranno maiโ€.
ย 
Per questo occorre โ€œfare in modo che, giungendo allโ€™improvvisoโ€, non trovi i cristiani, tu ed io, โ€œaddormentatiโ€, ovvero senza fede. Ma concretamente, quale รจย il modoย perย fareย sรฌ che il demonio non ci rubi la fede? Cโ€™รจ un soloย modo, quello che la Chiesa ha sempre usato, sin dagli albori della sua storia: lโ€™iniziazione cristiana.
ย 
In essa la Chiesa esercita il โ€œpotereโ€ conferitole per accompagnare i cristiani sino alla fede adulta: โ€œadultaย non รจ una fede che segue le onde della moda e lโ€™ultima novitร ; รจ una fede profondamente radicata nellโ€™amicizia con Cristo. ร‰ questโ€™amicizia che ci apre a tutto ciรฒ che รจ buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e veritร . Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed รจ questa fede – solo la fede – che crea unitร  e si realizza nella caritร โ€ (Benedetto XVI).ย 
ย 
Per questo, la liturgia con la quale la Chiesa ci introduce nel nuovo Anno Liturgico รจ, prima di tutto, un invito aย fare memoriaย al dellโ€™opera di Dio nella nostra vita, perchรฉ i suoi prodigi, come invoca la Prima lettura, siano di nuovo realizzati; e perchรฉ si possa rinnovare lo zelo per camminare e crescere ancora, giorno dopo giorno, nella fede.
ย 
Se, approfittando delle difficoltร  in famiglia, delle sofferenze e delle malattie, il demonio ci ha rubato il ricordo, arriva questo Avvento perย guardareย di nuovo alla nostra storia.
ย 
A โ€œquando Dio compiva cose terribili che non attendevamoโ€. โ€œGuardiamo con attenzioneโ€, cominciando dai momenti nei quali ci siamo sentiti accolti cosรฌ come siamo e perdonati sino in fondo. Inizia qui la โ€œvigilanzaโ€.
ย 
Apriamo gli occhi e rivediamo i fatti concreti nei quali abbiamo sperimentato la vita nuova muoverci verso lโ€™altro per perdonarlo a nostra volta; sino a quando abbiamo visto il โ€œpotereโ€ di Cristo dato ai suoi โ€œserviโ€ predicarci la Parola che ricostruito la nostra famiglia, e amministrarci i sacramenti nei quali, morto lโ€™uomo vecchio nelle acque della sua misericordia, ci ha โ€œsvegliatoโ€ dai peccati ricreandoci come uomini nuovi.
ย 
Non a caso i verbi usati da Gesรน non indicano lโ€™azione di svegliarsi maย un modo di essere, lo stare svegli dopo essersi destati. In pratica ci sta chiamando ad essere lโ€™opera che Lui ha creato: nella sua prima venuta รจ sceso agli inferi, ci ha destato mentre eravamo prigionieriย della morte,e ci ha risuscitati con Lui. Ora si tratta di vivere secondo la Grazia ricevuta; come un โ€œportiereโ€, โ€œsveglio nella notteโ€ che avvolge il mondo.
ย 
Come iย portieriย che Dio scelse per custodire la Tenda della Riunione: รจ santa la Chiesa, รจ santa la nostra vita: siamo stati scelti per la missione piรน grande, annunciare ad ogni uomo il Vangelo che abbiamo sperimentato.ย 
ย 
Per questo Gesรน โ€œdice a tuttiโ€ di โ€œvegliareโ€, perchรฉ tutti, non solo i pastori, nella Chiesa sono inviati come โ€œservi del Vangeloโ€ e della fede; non possiamo perdere il saporeย scendendo dalla Croce sulla quale ci ha uniti a sรฉ, il posto migliore per vegliare, la garitta dove vigilare per discernere ilย kairos, il โ€œmomento favorevoleโ€ per lโ€™annuncio capace di salvare chi ci รจ accanto.ย 
ย 
L’avvento รจ allora aspettare lโ€™Amato stringendosi a Lui che, pur partito per un Paese lontano in un lungo viaggio,ย รจ giร  presenteย nel cuore. Aspettarlo operando la volontร  del Padre che รจ la salvezza di ogni uomo, offrendo tutto se stessi per il suo compimento. Lui รจ giร  qui, non come una nostalgia sentimentale. Ecco perchรฉ lโ€™attesa e la vigilanza sono un desiderio ben diverso da ogni altro, che nessuno e nulla se non Cristo puรฒ soddisfare. L’Avvento รจ amore che attende il suo compimento, ogni istante.
ย Il Signore ci chiama dunque ad essere desti nellโ€™ascolto, nella preghiera, nella comunione con i fratelli. A โ€œguardare con attenzioneโ€ senza distrarci dal mondo ormai cosรฌ virtuale, mettendo a fuoco ogni insidia, nella buona battaglia della fede, custodendo la porta del cuore e delle labbra. Perchรฉ anche noi siamo la “casa” dei Signore, il Tempio del suo Spirito Santo.
ย 
A fissare tutto a trecentosessanta gradi, come una sentinella sempre sulla porta della famiglia e delle relazioni, della comunitร  e di ogni nostro luogo, attenti perchรฉ il demonio non vi entri con i giudizi, le invidie, le concupiscenze. E pronti ad aprirla al Signore che viene proprio quando non ce lo aspettiamo, forse nascosto nella parolina velenosa del coniuge o nella disobbedienza dei figli, per accoglierlo e amarlo nel fratello.
ย 
Eโ€™ vero, siamo deboli e contraddittori, โ€œe come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustiziaโ€. Ma รจ ancor piรน vero, ne abbiamo la prova nella nostra esperienza, che Dio ci โ€œrenderร  saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesรน Cristo.ย Degno di fede รจ Dio, dal quale siamo stati chiamati alla comunione con il Figlio suo, Signore nostro!โ€.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 dicembre 2017 anche qui.

I Domenica di Avvento – Anno B

[better-ads type=”banner” banner=”80570″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”center” show-caption=”1″][/better-ads]

Mc 13, 33-37
Dal Vangelo secondo Marco

- Pubblicitร  -

33Fate attenzione, vegliate, perchรฉ non sapete quando รจ il momento. 34รˆ come un uomo, che รจ partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerร , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo allโ€™improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 03 – 09 Dicembre 2017
  • Tempo di Avventoย I
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...