Il commento alle letture di domenica 3 dicembre 2017 a cura dei Missionari della Via.
Eccoci allโinizio del nuovo anno liturgico, lโanno B, dove mediteremo sul Vangelo secondo Marco. Secondo la tradizione, Marco fu discepolo e interprete di Pietro, di cui mise per iscritto i ricordi e la predicazione. Oggi inizia anche il tempo dellโAvvento, cioรจ il tempo forte dellโattesa: non รจ solo un tempo di preparazione alla festa del Natale, che segnรฒ la prima venuta del Signore nellโumiltร della grotta di Betlemme, ma soprattutto di preparazione alla venuta definitiva del Signore nella gloria, che attendiamo alla fine dei tempi, quando verrร a giudicare i vivi e i morti e sorgeranno nuovi cieli e nuova terra.
Per questo la liturgia ci propone le parole di Gesรน sul senso e il fine della storia, che sono come il trillo di una sveglia: vegliate, vigilate, siate pronti, non sapete quando tornerร il padrone! Il Vangelo ci ricorda la bellezza e il senso di questa vita: il padrone, ovvero il Signore, ha lasciato a noi suoi servi la sua casa e ci ha dato un โpotereโ: quello di svolgere un compito particolare, una missione per gli altri. Sรฌ, Dio, lโOnnipotente, che potrebbe fare tutto da solo, โcredeโ in noi, fa un passo indietro per renderci partecipi delle sue cose, della sua opera di salvezza. Vegliare non significa riempirsi di caffeina e dormire unโora per notte, cercando di fare 10.000 cose senza lasciarsene sfuggire una, con conseguenti attacchi dโira o di sonno micidiali, ma essere attenti a ciรฒ che vale, responsabili, sfruttando al meglio le quotidiane occasioni che abbiamo, vivendo alla presenza di Dio, nellโattesa che questo padrone tanto buono ritorni per giudicare cosa ne abbiamo fatto dei suoi doni.
E quando verrร il Signore? ร una sorpresa, dunque cโรจ da stare pronti, vivendo bene. Cโรจ purtroppo chi sceglie di non vivere, ma vivacchiare; accade quando, venendo meno la preghiera e il rapporto sacramentale con Dio, si vive senza attenderlo, unicamente presi dalle cose del mondo, cercando di riempire quellโinfinito che portiamo dentro con il benessere, con lโaccumulo di beni, di piaceri, di esterioritร , di potere, sino alle estreme conseguenze delle guerre, dei clan mafiosi che si contendono il mercato e il controllo sugli altri, camminando pericolosamente come sonnambuli verso il cornicione di un grattacielo: ยซAll’opposto dellโuomo vigilante si colloca lโuomo dormiente, colui che resta al di qua delle proprie possibilitร , che ha paura, che vive orizzontalmente piรน che in profonditร , che si disperde in mille cose da fare o in tante cose da possedere, che รจ pigro e negligente, che trascina la sua vita come se fosse illimitata considerandola un divertissement. ร colui che non ha passione, รจ nella sonnolenza, cioรจ nella morte. Nella mitologia greca Hypnos (Sonno) รจ gemello di Thanatos (Morte)! Il vigilante รจ colui che lotta contro il sonno e dunque contro la morte ponendosi come uomo di luceยป (L. Manicardi).
Non vigilare puรฒ anche dire rassegnarsi, vivere senza stimoli, avendo perso la caratteristica piรน bella della nostra umanitร : la gioia di vivere! Della serie: ho previsto tutto, ho messo da parte un buon gruzzoletto, sono al sicuro, sistematoโฆ si vive ormai nella routine quotidiana: si lavora, si mangia, si guarda la tv, si va a dormire, ogni tanto una serata con gli amici e viaโฆ ยซPersino la vita di fede ormai รจย diventata una routine senza sorprese, senza prospettive, del tutto insignificante per la vita. Una messa ogni tanto, dove non succede niente di nuovo; un matrimonio cui devi partecipare per far piacere agli amici; purtroppo anche un funerale, che si spera non tocchi proprio i tuoi direttamente; una qualche bella festaโฆยป (mons. A. Sigalini). Che vita scialba quella di chi tira a campare senza desiderio di migliorarsi, di amare di piรน, di farsi santo! Senza la gioia della fede, senza il fervore di voler portare Gesรน agli altriโฆ E poi magari ecco un imprevisto e son dolori.
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Per questo il Signore suona la sveglia! Ma per chi ama il Signore e cerca di vivere bene, lโattesa del suo ritorno non รจ un incubo, ma una gioiosa speranza: ยซCristo, certo, verrร per il giudizio sul male, cosรฌ che finalmente si sappia che cโรจ un Dio che fa giustizia sulla terra (Sal 58,12). Ma Cristo apparirร soprattutto per tergere le lacrime dai poveri, dagli oppressi, dai giusti calpestati e per introdurli nel suo regno di luce e di pace. La nostra veglia non รจ perciรฒ quella fredda e rassegnata di una sentinella che cerca di far scorrere il piรน velocemente possibile le lunghe ore notturne; รจ, invece, lโattesa di un figlio che spia allโorizzonte il ritorno del padre per corrergli incontro e affidargli nelle mani tutte le sue paure e le sue gioie, i suoi problemi e i risultati ottenutiยป (card. G. Ravasi). Che il Signore ci aiuti a vivere desti, desiderosi e orientati allโincontro con lui!
Preghiamo la Parola
Signore, aiutaci a vivere con entusiasmo sapendo cogliere le occasioni di bene che ogni giorno ci dai, senza spegnerci nella ricerca del benessere e nellโegoismo, cosรฌ da renderti un giorno i frutti di una vita spesa per amore.
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Il tempo di Avvento vuol ridestare lโattesa dellโincontro con il Signore; vogliamo viverlo come un periodo di illusioni? Vogliamo fingere di aspettarci sorprese per vincere la noia? O vogliamo passare un mese a sognare davvero una umanitร piena, un mondo nuovo, un amore sempre fresco, vogliamo lasciarci incantare da una promessa il regno di Dio รจ qui, รจ imminente? Da dove partire? Da una buona revisione di vita, accompagnata magari da una buona confessione e dalla preghiera, attenta, vigile e costante, cosรฌ che non si abbiocchi lo spirito!
CARITAโ: Testimonianza di vita
Il testo del Vangelo ci mette in una sana tensione: attendiamo infatti la fine del mondo con il ritorno nella gloria del Signore, un Signore che giร ora ci โvisita quotidianamenteโ in quelle svolte nella nostra vita che ci succedono in modo inatteso, e specialmente nei Sacramenti, nella Parola e nei poveri. Iniziamo cosรฌ la giornata: oggi รจ unโoccasione meravigliosa che ho per amare, per fare del mio meglio: coraggio, viviamo in pienezza alla luce del Signore!
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 dicembre 2017 anche qui.
I Domenica di Avvento – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Is 63, 16-17.19; 64, 1-7;
- Sal.79;
- 1 Cor 1, 3-9;
- Mc 13, 33-37
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Mc 13, 33-37
Dal Vangelo secondo Marco
33Fate attenzione, vegliate, perchรฉ non sapete quando รจ il momento. 34ร come un uomo, che รจ partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerร , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo allโimprovviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 – 09 Dicembre 2017
- Tempo di Avventoย I
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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