I vangeli riferiscono che Gesรน amava ritirarsi in luoghi solitari, rimanere a lungo a vegliare (Lc 5,16). Egli ha vissuto un dialogo profondo con il Padre, la cui volontร scrutava nelle Scritture; dalla preghiera riceveva forza e discernimento.
Del suo ministero la preghiera scandisce i momenti cruciali, come avviene anche in occasione della chiamata dei dodici apostoli. Secondo il racconto di Luca, Gesรน se ne andรฒ (letteralmente: โuscรฌโ) su un monte e passรฒ tutta la notte a pregare. La preghiera รจ frutto di un esodo, di unโuscita da sรฉ per incontrare in Dio il fratello, la sorella; uno spazio dischiuso allโaltro che genera comunione: la scelta dei Dodici.
Gesรน cerca la comunione e la vive in primo luogo nella cerchia della sua comunitร , con coloro che ne condivideranno piรน da vicino la vita e saranno i suoi piรน stretti collaboratori. Egli sceglie i Dodici dal gruppo piรน ampio dei discepoli, e tra essi figurano Simone e Giuda, di cui oggi celebriamo la memoria liturgica.
Conosciamo la portata simbolica del numero โdodiciโ, come le dodici tribรน provenienti dai figli di Giacobbe che componevano il popolo di Israele. Con questa scelta, libera e gratuita, Gesรน allude a una rinnovata riunione del popolo di Israele iniziata giร con il suo ministero.
Lโelenco dei nomi esprime una diversitร di volti, storie, vissuti; vi compaiono pescatori, un esattore delle tasse per conto dei romani, un militante nel movimento degli zeloti di resistenza allโoccupazione… La chiamata del Signore raggiunge i discepoli nella propria condizione di vita, supera le differenze umane e sociali, ricomponendole in sรฉ.
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Solo Luca precisa che รจ stato Gesรน in persona a dare loro il nome di โapostoliโ. Lโapostolo รจ strettamente in relazione a colui che lo invia, parla a nome suo ed รจ testimone della sua volontร . Come รจ stato per Gesรน nei confronti del Padre: โChi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha inviato รจ veritieroโ (Gv 7,18); โIo dico quello che ho visto presso il Padreโ (Gv 8,38).
Gli apostoli sono chiamati innanzitutto a stare con il Signore (Mc 3,14), a condividerne le motivazioni e lo stile di vita; a entrare nei pensieri e nel cuore di Gesรน che vibrava al vedere la condizione umana attraversata dal dolore e dallo spaesamento: โVedendo le folle, ne sentiva compassione perchรฉ erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastoreโ (Mt 9,36).
Alla sequela di Gesรน impariamo lโamore del Padre verso ogni essere umano: un amore senza calcoli e senza distinzioni. Ci รจ chiesto un cuore disposto a compatire, a lasciarsi toccare, per essere nella gratuitร il segno visibile della compassione di Dio, iniziando dalle persone concrete che incontriamo: โOgni giorno siamo circondati da sciami di attese: quelle delle persone che ci domandano lโaiuto di una parola, di uno sguardo, di un gesto, o di una semplice stretta di manoโ (E. Borgna).
Attraverso semplici gesti possiamo propagare speranza, aprire spazi di salvezza, restituire linfa a ciรฒ che sembrava perduto per sempre.
fratel Salvatore della comunitร monastica di Bose
Leggi il brano del Vangelo
Lc 6, 12-16
Dal Vangelo secondoย Luca
In quei giorni, Gesรน se ne andรฒ sul monte a pregare e passรฒ tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamรฒ a sรฉ i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermรฒ in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidรฒne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perchรฉ da lui usciva una forza che guariva tutti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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