Commento al Vangelo del 22 ottobre 2017 – dom Luigi Gioia

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Il commento alle Letture di domenicaย  22 ottobre 2017 (audio e testo), XXIX domenica del Tempo Ordinario, a cura di dom Luigi Gioia.

https://youtu.be/t8W21RlNsGI

File audio prelevato dal sito web di dom Luigiย  ed il testo del commento รจ presente nel libro “Mi guida la Tua mano – Omelie sui vangeli domenicali. Anno A” disponibile nelle seguenti librerie:

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Dare per gioia

Con la frase Rendete dunque a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dio, in maniera lapidaria e brillante, Gesรน espone il principio fondamentale della relazione del cristiano nei confronti dell’autoritร  civile. La fede cristiana non dispensa dall’obbedienza nei confronti dell’autoritร  civile in tutta la sfera delle relazioni politiche e sociali e riconosce la legittima autonomia di queste ultime.

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Si tratta di idee che Paolo sviluppa per esempio nella lettera ai Romani quando afferma: Ciascuno stia sottomesso alle autoritร  costituite, infatti non c’รจ autoritร  se non da Dio…. Occorre stare sottomessi non solo per timore della punizione, ma per ragioni di coscienza. Per questo voi pagate anche le tasse. Quelli che svolgono questo compito sono al servizio di Dio. Rendete a ciascuno dunque ciรฒ che gli รจ dovuto: a chi si devono le tasse, date le tasse; a chi l’imposta, l’imposta; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il rispetto. Le conseguenze di questo passaggio sono chiare. Per prendere alcuni esempi: un cristiano che evade le tasse, che infrange il codice della strada mettendo a rischio la vita propria e quella degli altri, che fa lavorare delle persone in nero, che utilizza un ruolo pubblico in politica o nell’amministrazione a proprio vantaggio, non commette solo un reato dal punto di vista civile e penale, ma pecca contro il Signore, perchรฉ ogni autoritร  รจ stabilita da Dio.

Questa perรฒ รจ solo la prima metร  della frase di Gesรน. La seconda richiede di rendere a Dio quello che รจ di Dio e qui le cose si complicano. A prima vista sembra si tratti di un parallelismo. In realtร  c’รจ un cambiamento di livello totale.

Quando parliamo di Dio, infatti, ci riferiamo a colui nel quale viviamo, ci muoviamo ed esistiamo e al quale dobbiamo tutto: Che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto dal Signore? E se l’hai ricevuto dal Signore, perchรฉ te ne vanti come se non l’avessi ricevuto? La relazione con l’autoritร  civile puรฒ essere quantificata, essere espressa in termini di dare e avere. Lo stato assicura una societร  dove regna, nella misura del possibile, un certo ordine, una certa pace, una certa giustizia, garantisce alcuni servizi come l’educazione, i trasporti, la salute e in compenso richiede il compimento di alcuni doveri – limitati e misurabili – come per esempio il pagamento delle tasse.

Ragionare in termini di dare e di avere diventa invece impossibile nei confronti del Signore. Nei suoi riguardi ci รจ detto: Il Signore Dio nostro รจ l’unico Dio. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze. Al Signore dobbiamo dare tutto, quello che abbiamo e piรน ancora quello che siamo, perchรฉ comunque viene da lui, gli appartiene. Nella relazione con lui siamo chiamati ad abbandonare la logica mercantile o servile: Non vi chiamo piรน servi – ci ha detto Gesรน – perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone, ma vi ho chiamati amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio ve l’ho fatto conoscere .

Abbiamo una eloquente illustrazione di tutto questo nella parabola del figliol prodigo, quando il secondo figlio dice al padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando. Ha dato al padre obbedienza, rispetto, lealtร , servizio come li si dร  a Cesare, ma questo gli ha impedito di accedere ad una relazione autentica con lui. Si รจ comportato con lui come un servo leale, non come un figlio e per questo non capisce la gioia del padre per il fratello ritornato a casa e non riesce a condividerla.

Siamo dunque invitati a tradurre in modo diverso la frase relativa a Cesare e a Dio. Essa significa: โ€œDate a Cesare come si da a Cesare, in termini di dare e avere, ma date a Dio come si dร  al Signore, come si dร  ad un padreโ€. Cambia la modalitร . Cambia l’esigenza. Deve cambiare il cuore.

La relazione filiale con il Padre ci invita ad andare oltre la logica di una giustizia meramente umana. Il Padre che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti, ci chiede di amare i nostri nemici, di pregare per i nostri persecutori, di gioire per il ritorno del peccatore, del figliol prodigo, di entrare nella sua gioia. Dice anche a noi: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio, รจ tuo, ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ ritornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato .

E’ questo il solo modo per capire Paolo quando dice: C’รจ piรน gioia nel dare che nel ricevere. Non si darร  mai a Cesare con gioia, ma sempre per dovere, per obbligo. Al Signore invece con gioia, per amore, liberamente, siamo chiamati a rendere grazie, ad offrire i nostri corpi come sacrificio vivente, santo e a lui gradito. A Dio diamo con gioia, non perchรฉ ci dia, ma perchรฉ ci ha dato. Diamo non per dovere, ma per amore. Diamo per gioia. Diamo per entrare nella sua gioia.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 22 ottobre 2017 anche qui.

XXIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 22, 15-21
Dal Vangelo secondoย  Matteo

15Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: ยซMaestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo veritร . Tu non hai soggezione di alcuno, perchรฉ non guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, diโ€™ a noi il tuo parere: รจ lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?ยป. 18Ma Gesรน, conoscendo la loro malizia, rispose: ยซIpocriti, perchรฉ volete mettermi alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributoยป. Ed essi gli presentarono un denaro. 20Egli domandรฒ loro: ยซQuesta immagine e lโ€™iscrizione, di chi sono?ยป. 21Gli risposero: ยซDi Cesareยป. Allora disse loro: ยซRendete dunque a Cesare quello che รจ di Cesare e a Dio quello che รจ di Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 22 – 28 Ottobre 2017
  • Tempo Ordinario XXIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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