Il commento alle letture di domenica 17 settembre 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Il perdono รจ una cosa seria

Il brano evangelico di oggi si apre con lโinsegnamento sul perdono che Gesรน rivolge a Pietro, corredato dalla parabola dei due servi debitori a moโ dโesempio (Mt 18, 21-35). Se la richiesta del perdonare settanta volte sette puรฒ apparirci eccessiva, totalmente sbilanciata e quasi irreale nella sua pretesa, non รจ cosรฌ se confrontata con il racconto successivo, che, viceversa, รจ lampante e lineare: hai una bella faccia tosta tu che non rimetti il debito allโaltro dopo che sei stato sgravato dal tuo, migliaia di volte superiore!
E allora perchรฉ non funziona, non rende piรน accettabile questo insegnamento che rimane assai ostico, perlomeno nella maggioranza dei casi? Si tratta di un caso serio, un punto centrale che viene comunque percepito come uno dei cardini della fede cristiana. Altrimenti perchรฉ lโintervistatore di turno nei pruriginosi programmi televisivi presenti un poโ su tutte le reti domanderebbe alla vittima di odiosi reati o ai familiari, a volte con lโodore del sangue ancora aleggiante nellโaria: ยซMa lei perdona?ยป. E chi dice si viene dipinto come una specie di santino, di eroe di accatto forse non con tutte le rotelle a posto, e chi dice di no produce la reazione scandalizzata, ma anche rassicurante: lo vedi che il perdono รจ irrealizzabile checchรฉ ne dica la Chiesa? ร inutile perderci tempo.
Il perdono, ci dice invece il vangelo, non รจ una macchietta, nasce da uno sguardo sulla realtร propria e quella altrui, uno sguardo di veritร , non dogmatica, ma quella di tipo semplice, quotidiano, con la quale diamo il nome alle cose. Non ti rendi conto dellโincredibile dono che ti รจ stato fatto, della gratuitร di Dio della quale sei stato fatto oggetto? Mah, veramente no, non mi sembra di aver fatto cose cosรฌ gravi da aver tutto questo bisogno di perdono!
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Questo รจ un primo problema, รจ lo stesso per cui, nel cammino di Gesรน, i malati si accorgono della guarigione ottenuta e i sani no (cf. Mc 2,17), ed il motivo per cui le prostitute e i pubblicani precedono i religiosi nel regno dei cieli (cf. Mt 21,31). E allora, uno potrebbe ribattere, che devo fare, mettermi a far peccati o far finta di essere in questa situazione, per pormi in una relazione positiva con Dio? Mi devo colpevolizzare a ogni costo (accusa rivolta molte volte alla Chiesa e ai suoi ministri)? Non puรฒ essere questo. Eโ vero che alle volte il giudizio sulle proprie scelte viene distorto al punto di non percepirne la realtร oggettiva: ยซtanto lo fanno tutti (rubare, non pagare le tasse…)ยป e comunque il proprio รจ un caso a parte, tanto che anche il pluriomicida puรฒ sentirsi migliore di altri, a suo giudizio, peggiori di lui. Ma in ogni caso anche se davvero fosse cosรฌ, che cioรจ io non ho nulla da rimproverarmi, non dovrei sentirmi comunque in debito per i doni ricevuti, perchรฉ grazie a Lui e ai fratelli che mi ha fatto incontrare non sono ยซcaduto nella fossaยป (cf. Sal 39,3)?
La Vergine Maria, dice la dottrina piรน tradizionale, รจ immacolata in vista e per i meriti della redenzione operata da Cristo. In questo senso, come tutti e ben piรน di tutti, รจ oggetto della misericordia di Dio, ne รจ il frutto piรน bello. Ed ella, che si riconosce come la ยซmisera serva del Signoreยป (Lc 1,48), proprio perchรฉ non ha nulla da farsi perdonare comprende che lโintera sua vita รจ sotto lโamore preveniente di Dio. Con lei anche noi possiamo, in ogni caso, sentirci racchiusi dal medesimo abbraccio, solidali con chiunque รจ caduto perchรฉ Dio ยซci ha salvati non in virtรน di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordiaยป (Tt 3,5).
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
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XXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Sir 27, 30 – 28, 7; Sal.102; Rm 14, 7-9; Mt 18, 21-35
Mt 18, 21-35
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinรฒ a Gesรน e gli disse: ยซSignore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrรฒ perdonargli? Fino a sette volte?ยป. E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli รจ simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poichรฉ costui non era in grado di restituire, il padrone ordinรฒ che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e cosรฌ saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirรฒ ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciรฒ andare e gli condonรฒ il debito.
Appena uscito, quel servo trovรฒ uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirรฒ”. Ma egli non volle, andรฒ e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchรฉ tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietร del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchรฉ non avesse restituito tutto il dovuto.
Cosรฌ anche il Padre mio celeste farร con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratelloยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 – 23 Settembre 2017
- Tempo Ordinario XXIV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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