Siamo nel secondo dei cinque discorsi di Gesรน che scandiscono il vangelo di Matteo. ร il cosiddetto discorso missionario: Gesรน sguinzaglia i discepoli per un primo giro di tirocinio e allenamento, prima di proiettarli sulla grande missione planetaria (cfr Mt 28,18-20). Li attrezza dei necessari poteri e dร loro alcune dritte comportamentali. Parla schiettamente, senza nulla tenere nascosto, elencando con puntiglio i rischi cui saranno esposti, ma alla fine somministra loro le opportune flebo di coraggio. E siamo al taglio evangelico di questa domenica, scandito da tre ยซnon abbiate pauraยป. Innanzitutto non dovranno avere paura degli uomini. Il sottinteso รจ eloquentissimo: gli uomini possono fare paura. Lo puรฒ dire Gesรน che bene conosce ciรฒ che alligna nel cuore umano (cfr Gv 2,24): le infinite malefatte, anche le piรน clandestine, non possono rimanere celate, ยซpoichรฉ nulla vi รจ di nascosto che non sarร svelato nรฉ di segreto che non sarร conosciutoยป. Allusione piรน o meno velata a una terminale resa dei conti!
I maldestri rimpiattini umani toccati da Gesรน, gli danno occasione di spostare il rapporto privato/pubblico su un altro asse. Egli parla a un piccolo gregge (cfr Lc 12,32) onde non ha bisogno di megafono. Gli apostoli, invece, dovranno far risuonare lโannuncio evangelico con voce da scorticarsi la laringe, quindi ยซquello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo alla luce, e quello che ascoltate allโorecchio voi annunciatelo dalle terrazzeยป. Insomma il Vangelo รจ troppo importante, troppo decisivo, troppo a portata planetaria per rimanere nel ripostiglio delle scope!
Eccoci al secondo ยซnon abbiate pauraยป. Di chi? ยซDi quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere lโanimaยป. Gli assassini e i violenti non sono i peggiori manigoldi. Al massimo possono colpire a morte il corpo. A parere dello scrivente basta giร , ma per Gesรน cโรจ di peggio, infatti: ยซAbbiate paura piuttosto di chi ha il potere di far perire nella Geenna lโanima e il corpoยป. La Geenna era una vallecola squallida e arida nella larga periferia di Gerusalemme, usata un poโ come inceneritore comunale. Dunque quanto mai adatta per evocare lโinferno, altrove menzionato come localitร poco refrigerante (cfr Mt 25,41). Tutto questo ci dice che esiste qualcosa di peggio della morte ed esiste un losco personaggio โ il diavolo, per intenderci โ quanto mai soddisfatto se riesce a trascinarci in tale condizione infernale.
Poi Gesรน cambia disco, sollevandoci su rasserenanti pensieri di fiducia nella Provvidenza, talmente generosa da prendersi cura anche dei passeri. Dunque si prende cura anche di noi e della nostra piรน o meno folta capigliatura: ยซPerfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: voi valete piรน di molti passeri!ยป. Ancora unโinsistita esortazione al coraggio, questa volta non come premessa ma come provvisoria conclusione.
Il vangelo non รจ per fragili mammole ma per unโumanitร audace, pronta ad accettare il martirio se richiesto dalle circostanze: ยซChiunque mi riconoscerร davanti agli uomini, anchโio lo riconoscerรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli; chi invece mi rinnegherร davanti agli uomini, anchโio lo rinnegherรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieliยป. La traduzione Cei e altre mantengono il doppio anacoluto, tipico delle lingue semitiche. Il martirio รจ la testimonianza suprema, per fortuna non richiesta dalle nostre parti. Ma non esiste solo la testimonianza a prezzo di sangue. Esiste anche la testimonianza della fede esistenziale, quotidiana: quella di fregarsene dellโirrisione degli stolti se si va a messa la domenica, e di presentarsi con sicurezza allโambone per leggere la parola di Dio. Il sesso autoproclamatosi ยซforteยป รจ talmente poco testimone che al rosario per un defunto si sentono solo voci femminili. Gli uomini ci sono, ma le loro bocche restano sigillate con lo scotch in una forma di ottusa arroganza. Come se tiare fuori la voce nella preghiera comunitaria fosse una forma di autosqualificazione.
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Mons. Alberto Albertazzi – Responsabile Uff. Catechistico presso CURIA ARCIVESCOVILE – UFFICI PASTORALI (Vercelli).
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XII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Bianco
- Ger 20, 10-13; Sal.68; Rm 5, 12-15; Mt 10, 26-33
Mt 10, 26-33
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi apostoli:
ยซNon abbiate paura degli uomini, poichรฉ nulla vi รจ di nascosto che non sarร svelato nรฉ di segreto che non sarร conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geรจnna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrร a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete piรน di molti passeri!
Perciรฒ chiunque mi riconoscerร davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli; chi invece mi rinnegherร davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieliยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 25 Giugno – 01 Luglio 2017
- Tempo Ordinario XII, Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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