Il Vangelo del Giorno, 2 Maggio 2017 – Gv 6, 30-35

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Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
2 Maggio 2017 – Gv 6, 30-35

IV Settimana del Tempo di Pasqua

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  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Martedรฌ
  • Il Santo di oggi: S. Pio V; S. Giuseppe B. Cottolengo
  • Mostraci, Signore, il sentiero della vita.
  • Letture del giorno: At 7, 51-59; 8,1; Sal.30; Gv 6, 30-35

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Gv 6, 30-35
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, la folla disse a Gesรน: ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”ยป.

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Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร  il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร  la vita al mondoยป.
Allora gli dissero: ยซSignore, dacci sempre questo paneยป.

Gesรน rispose loro: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, mai!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Gv 6, 30-35

Commento a cura dei Monaci Benedettini

Il pane del cielo, quello vero…

I Giudei, seguono la loro logica, fondata piรน sulla ricerca di sicurezze che non sulla fiducia e la disponibilitร  sincera e aperta al dialogo. Cercano da Gesรน la garanzia che non li esponga troppo al rischio; non sono disposti a lasciarsi illuminare, a confrontare le loro categorie, sperimentate e sicure, per un’affermazione personale, al fine di abbracciare la dimensione gratuita e liberante del dono di sรฉ, nella fede in Cristo.

Chiedono un segno, ma il Signore li spinge ad entrare in una logica diversa, che trascende ed eleva la nostra capacitร  umana di comprensione. รˆ la dimensione del mistero della fede che raggiunge il suo apice nell’Eucaristia, cioรจ nella donazione totale e oblativa di Cristo, che nel suo sacrificio diventa per noi cibo di salvezza e di vita. รˆ solo Lui il nostro vero nutrimento, il centro vitale della nostra vita, la nostra gioia e la nostra felicitร .

“Non vi รจ infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale รจ stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12). Piรน ci addentriamo nel suo mistero, piรน siamo coinvolti nella sua corrente di amore per l’umanitร , piรน sentiamo l’esigenza di nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue perchรฉ in noi germogli sempre piรน la vita nuova, quella della grazia.

La celebrazione dei sacramenti, e specialmente quello dell’Eucaristia ci unisce intimamente a Cristo in modo da sperimentare in Lui l’Amore personalissimo che si dona a noi e che desidera trasformarci in Sรฉ. Comprendiamo allora che il credere non puรฒ fondarsi su opere miracolose o strabilianti che il Signore puรฒ comunque compiere, ma sulla scoperta di una Persona che ci ama intensamente e ha dato la sua stessa vita per noi, perchรฉ siamo salvi e felici per sempre insieme a Lui.

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