Il commento alle letture di domenica 15 gennaio 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Il Natale e la Pasqua, gli estremi del mistero
La liturgia di questa domenica pur facendo parte del tempo ordinario risente ancora di temi legati al tempo di Natale appena concluso. Non solo perchรฉ il brano evangelico (Gv 1, 29-34)ย si ricollega allโevento del Battesimo di Cristo (anzi per certi versi รจ la narrazione di quellโevento, che Giovanni non riporta se non come testimonianza del Battista), ma anche per il richiamo esplicito al Prologo del Vangelo, che abbiamo ascoltato nella Messa del giorno di Natale, precisamente il riferimento allโuomo che รจ passato avanti a Giovanni perchรฉ era prima di lui (cf. Gv 1, 15).
ร una testimonianza che ritorna anche in questo brano, la ripresa di un tema che viene ulteriormente sviluppato. Si tratta, in realtร , piรน che di uno sviluppo di una vera e propria fuga in avanti, poichรฉ questo annuncio di sapore natalizio giร si protende verso temi pasquali: colui che si manifesta nella testimonianza del Battista รจ lโAgnello pasquale, lโAgnello immolatoย che diviene da subito icona per comprendere il mistero della venuta del Cristo, della sua stessa persona.ย Egli รจ il Servo, il misterioso realizzatore del piano di salvezza di Dio annunciato da Isaia e che estenderร il suo operato fino allโestremitร della terra (Is 49, 3-6; 1a lettura ).
In questa liturgia sono quindi presenti i due ยซestremiยป del mistero di Cristo, lโIncarnazione e la Pasqua, che racchiudono tutto il suo messaggio e permettono di coglierne il significato, unificando in luiย gliย eventi, gli insegnamenti o, come dice il Concilio,ย ยซi gesti e le parole con le quali Dio ha voluto rivelarsiยป (DV2). Che la liturgia svolga questo compito viene messo in luce dalla stessa testimonianza del Battista: egli per ben due volte dice di non conoscere il Messia (Gv 1,31.33), pur avendo ricevuto da Dio la missione di annunciarlo, ha bisogno di sperimentare un incontro. Lo stesso evangelista, a sua volta, non descrive lโevento del Battesimo ma ce lo propone attraverso lโesperienza fatta dal Battista, quasi come dire che il mistero di Cristo lo si puรฒ cogliere solo nella testimonianza, sia essa ricevuta che donata.
Lโannunciatore stesso deve essere il primo uditore della parola che annunzia, anche lo svolgimento di un compito ricevuto da Dioย attende di essere riempito di una esperienza vitale, non episodica: il rimanere dello Spirito su Gesรน dice la continuitร di una essenza, della sua vocazione messianica, ma anche la continuitร di unโesperienza che coinvolge la comunitร cristiana. Eโ il rimanere dello Spirito su Cristo che richiede il nostro rimanere in lui (cf. Gv 15,4). La nota affermazione di Paolo VI sul mondo che รจ piรน disposto ad ascoltare iย testimoni che i maestri puรฒ spiegare questo. Dove per testimonianza non si intende un generico buon esempio ma la narrazione, la comunicazione di qualcosa che ha scaldato il cuore (cf. Lc 24,32), unโapertura nellโorizzonte della vita che lโannuncio evangelico ha provocato innanzitutto in chi annuncia, una possibilitร che ha riaperto un situazione bloccata dalla tristezza o dal non senso. Ritornerร tutto questo nellโepisodio del cieco nato, dove la persona non avrร tempo da perdere per definire la qualitร o meno del Messia secondo i canoni dellโortodossia teologica, ma racconterร semplicemente che ยซprima ero cieco e adesso ci vedoยป (cf. Gv 9,25).
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II Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: verde
- Is 49, 3. 5-6; Sal 39; 1 Cor 1, 1-3; Gv 1, 29-34
Gv 1, 29-34
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesรน venire verso di lui, disse: ยซEcco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli รจ colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che รจ avanti a me, perchรฉ era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perchรฉ egli fosse manifestato a Israeleยป.
Giovanni testimoniรฒ dicendo: ยซHo contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, รจ lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi รจ il Figlio di Dioยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 15 – 21 Gennaio 2017
- Tempo Ordinario II, Colore verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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