Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 11 settembre 2016.
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In cielo non c’รจ posto per i giusti. In cielo ci sono solo peccatori perdonati.
Le tre parabole raccontate nel Vangelo di questa domenica, hanno tutte una stessa conclusione: la gioia di aver ritrovato ciรฒ che si era perduto e smarrito. La pecora, la moneta, il figlio. Tutti e tre smarriti e perduti, tutti e tre ritrovati ed accolti con gioia.
Gioia che si coniuga con solidarietร , accoglienza, perdono. Chissร perchรฉ il figlio minore della parabola ritorna: forse per fame, per nostalgia o forse per amore. Non importa. A Dio รจ sufficiente vedere che ci incamminiamo verso di Lui, paurosi, sconfitti ma desiderosi del suo abbraccio, impazienti di riavere un cuore di figlio.
E dove non arriviamo noi, รจ Lui stesso che si tira su le maniche e ci viene a cercare e, avendoci trovato, ci mette sulle sue spalle e ci conduce a casa.
Noi, debitori di tutto, debitori del perdono di Dio che ci ha rimesso in piedi chissร quante volte. Quanti abbracci ricevuti dal Signore, quante volte, commosso, ci รจ corso incontro e si รจ gettato al nostro collo.
Dio passa la vita perdonando, a tutti, tutte le volte che, e non per questa occasione si e in quell’altra no, quella persona si e l’altra no, ma sempre e a tutti.
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Grazie, Signore, che con il tuo continuo perdono, riabiliti sempre la mia dignitร .
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XXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- Es 32, 7-11. 13-14; Sal. 50; 1 Tm 1, 12-17; Lc 15, 1-32
[ads2]Lc 15, 1-32
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: cosรฌ vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perduto”. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 11 – 17 Settembre 2016
- Tempo Ordinario XXIV, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
