Commento al Vangelo di domenica 7 agosto 2016 – a cura di Ileana Mortari

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Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  al suo lavoro

Il lungo brano del Vangelo si divide chiaramente in due parti. La prima (vv.32-34) prosegue e conclude il discorso sul distacco dai beni terreni, iniziato nel vangelo della scorsa domenica, e ribadisce che per il cristiano Dio deve avere il primato su tutto.

La seconda parte verte su un tema tipico della tradizione cristiana e di Luca: la vigilanza.

In che cosa consiste la vigilanza nei Vangeli e quali aspetti presenta?

Piรน volte ricorre nel Nuovo Testamento lโ€™invito a vegliare, a vigilare, invito particolarmente presente nel 3ยฐ vangelo.

Luca infatti scrive in un momento in cui la venuta in gloria del Signore Gesรน, ritenuta imminente nei primi tempi della comunitร  cristiana, risulta sempre piรน lontana, con il conseguente rischio di un affievolimento dellโ€™attesa o addirittura della dimenticanza. Ebbene โ€“ viene detto attraverso le tre parabole del brano dette appunto โ€œdella vigilanzaโ€ โ€“ occorre essere sempre allโ€™erta, pronti, come se il Signore potesse sopraggiungere da un momento allโ€™altro.

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La prima applicazione di questo discorso che viene in mente รจ alla parusia, allโ€™escatologia, cioรจ agli ultimi tempi, alla fine del mondo, che prima o poi accadrร  e che comunque avviene per ogni persona nel momento della sua morte. E questa applicazione รจ certamente corretta: il cristiano deve essere pronto ad incontrare il Signore in qualsiasi momento e dunque a non rimandare indefinitamente il momento della riconciliazione con Dio.

Ma quel Regno di cui avverrร  il compimento alla fine dei tempi non รจ lontano, di lร  da venire. Esso รจ giร  qui. โ€œIl regno di Dio โ€“ dice Gesรน sempre in Luca al cap.17, v.21 – รจ in mezzo a voi!โ€, perchรฉ il Regno di Dio รจ giร  presente nella persona di Gesรน. Non solo, ma dopo la sua ascensione, noi possiamo ancora e ugualmente nella nostra vita incontrare il Cristo e dunque il suo Regno: pur se questโ€™ultimo รจ nascosto, o poco appariscente (รจ spirituale!) e non clamorosamente manifesto nella sua gloria e maestร , come sarร  nella parusia.

Ma allora lโ€™attesa e la vigilanza assumono un’altra dimensione e un altro significato: non si riferiscono solo alla fine dei tempi, ma al presente, allโ€™oggi, alla quotidianitร .

Di conseguenza le parole di Gesรน rivestono anche un valore di immediatezza e attualitร ; perchรฉ gli ultimi tempi sono giร  inaugurati, lโ€™ora presente รจ giร  lโ€™ora escatologica e la parusia sarร  solo il compimento di realtร  presenti e operanti fin dโ€™ora.

Eโ€™ adesso e per lโ€™oggi che dobbiamo essere vigilanti, perchรฉ, se non ci attacchiamo a beni fallaci e alla falsa sicurezza che essi danno, il Signore ci visita, si fa riconoscere da noi e ci rende โ€œbeatiโ€, cioรจ felici veramente (cfr. il v.43).

โ€œChi segue Gesรน da vicino viene educato, gradualmente, alla libertร  del cuore, a non attaccarsi a nessuna di quelle cose che potrebbero distoglierlo dal suo compito: il guadagno, lโ€™interesse, la carriera, le (eccessive) preoccupazioni personali. Con parole forti (quelle dei vv.33-35), Gesรน ricorda questa necessitร  del cuore libero e distaccatoโ€ (C.M. Martini, Lโ€™evangelizzatore in San Lucaโ€, pag. 92).

v. 43: โ€œBeato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  al suo lavoro.โ€ Questo versetto riassume molto bene ed efficacemente il senso della vigilanza cristiana, che non รจ inerte attesa, ma attesa nella speranza, e la speranza a sua volta non รจ solo rivolta allโ€™aldilร , ma รจ impegno a cambiare le cose nella storia, รจ un avanzare operosamente verso il compimento del Regno: qualsiasi sia il nostro lavoro (in casa, a scuola, in fabbrica, in ufficio), stiamo lavorando per il Suo regno; qualsiasi sia il nostro impegno nella comunitร  cristiana (catechista, lettore, centro dโ€™ascolto, etc.), stiamo lavorando nella casa del Signore.

Se ripensiamo alla parabola letta nel vangelo di domenica scorsa (Luca 12, 16-21: il ricco stolto che costruisce enormi magazzini per contenere le sue ricchezze, ma poi muore), ne risulta una evidente contrapposizione alla figura del discepolo che sta in attesa del suo Signore โ€œcon la cintura ai fianchi e le lucerne acceseโ€ (v.36) e che รจ ancora sveglio e al lavoro allโ€™arrivo del padrone.

Concludendo, possiamo allora dire che vigilare secondo il vangelo significa essere ben svegli (e non assonnati e superficiali), cosรฌ da saper cogliere il senso di ciรฒ che accade ed essere pronti a farne tesoro. Vigilare significa non lasciarsi influenzare o โ€œincantareโ€ da parole umane illusorie e promettenti, ma rimanere radicati alla Parola e metterla in pratica; vigilare significa impegnarsi nei vari ambiti, consapevoli che alla fine dei tempi nulla andrร  perduto ma riceverร  il suo compimento e la sua pienezza. Vigilare significa fare attenzione al proprio comportamento perchรฉ non vi si insinui lo spirito mondano, attento solo alle cose della terra e non a quelle del cielo, che ci toglie la libertร  spirituale e la possibilitร  di essere davvero felici.

ALTRI PASSI BIBLICI, COLLEGATI A LUCA 12,32-48, CHE SI POSSONO UTILMENTE LEGGERE E MEDITARE, SONO:

  • Isaia 21, 6-11: vigilare รจ convertirsi
  • Geremia 1, 12: Io โ€“ dice il Signore -vigilo sulla mia parola per realizzarla
  • Ezechiele 3, 16-21: il profeta รจ posto come sentinella alla casa di Israele
  • Salmo 120: il Signore veglierร  su di te, quando esci nella notte
  • โ€œ129: piรน che le sentinelle lโ€™aurora, Israele attende il Signore
  • Matteo 25, 1-13: vegliate, perchรฉ non sapete nรฉ il giorno, nรฉ lโ€™ora
  • โ€œ26, 41: vegliate e pregate, per non cadere in tentazione
  • 1ยฐ Tessalonicesi 5, 1-6; 9-11: come un ladro di notte, cosรฌ verrร  il giorno del Signore
  • Colossesi 4, 2: perseverate nella preghiera e vegliate in essa
  • 1ยฐ Timoteo 4, 16: vigila su te stesso e sul tuo insegnamento
  • 1ยฐ Pietro 1, 13-17: siate vigilantiโ€ฆcomportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio
  • Apocalisse 3, 1-6: se non sarai vigilante, verrรฒ come un ladro

Ileana Mortari – Sito Web

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XIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

[ads2] Lc 12, 32-48
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dov’รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!

Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomoยป.

Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterร  a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร  a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร  un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirร  severamente e gli infliggerร  la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontร  del padrone, non avrร  disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร  molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร  fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร  poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarร  chiesto; a chi fu affidato molto, sarร  richiesto molto di piรนยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 07 – 13 Agosto 2016
  • Tempo Ordinario XIX, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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