Commento al Vangelo del 10 luglio 2016 – don Giovanni Berti – Gioba

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Commento al Vangelo a cura di don Giovanni Bertiย 

Chi รจ il mio prossimo?
La domanda del dottore della Legge, che nel racconto del Vangelo ci viene presentato come uno che si rivolge Gesรน per malizia e non per desiderio di imparare, la faccio mia. Eโ€™ come se questo interrogativo fosse rivolto a me, cristiano e prete, per mettere anche me alla prova se davvero sono discepolo di Gesรน.
โ€œUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gericoโ€ฆ.โ€

[ads2]Ma chi รจ questo uomo? Che ci fa su questa pericolosissima strada? Da sempre (2000 anni fa come oggi) รจ una strada pericolosa sia dal punto di vista fisico (qualche kilometro di deserto con un dislivello di quasi 1000 metri) sia dal punto di vista dellโ€™ordine pubblico, perchรฉ รจ un luogo ideale per i malintenzionati per delle imboscate indisturbate. Chi viaggia da solo, come questo uomo, รจ sicuramente uno sprovveduto e che in fondo โ€œse la va a cercareโ€ฆโ€. E dove sta andando? Che non sia anche lui un ladro che ha litigato con i suoi compari oppure ha incontrato quelli della fazione opposta?

โ€œUn uomoโ€ฆโ€ e basta, ci racconta Gesรน. Di lui รจ solamente detto che รจ mezzo morto in mezzo ad una strada deserta. Questo uomo, che รจ ogni uomo del mondo, รจ il mio prossimo e io sono il suo prossimo. Questo uomo รจ uno della mia famiglia, รจ il mio vicino di casa o di lavoro, รจ lo straniero che vive accanto a me o incrocio per strada, รจ quello che mi sta antipatico che cerco di evitare, รจ quello con il quale ho un debito o un credito che non riesco a risolvere, questo uomo della parabola รจ chiunque รจ essere umano sulla terra e che incrocia la mia strada e io la sua. La mia e la sua vita passano per la stessa scoscesa strada tra Gerusalemme e Gerico, piena di insidie e pericoli per entrambi. Eโ€™ la stessa strada non posso non incrociarlo e vederlo.

Gesรน pone lโ€™accento proprio sullโ€™indifferenza di coloro che dicevano di amare Dio โ€œcon tutto il cuore, con tutta lโ€™anima, con tutta la forzaโ€ฆโ€, ma che non con amano il prossimo come se stessi. Il prossimo per questo sacerdote e per il levita รจ solo un pericolo, e la soluzione migliore รจ lโ€™indifferenza, il passare oltre. Davanti al prossimo questi due non diventano prossimi e lasciano al suo destino questo uomo, nel quale non vedono nessuno. La loro indifferenza significa la morte certa di questo uomo e nello stesso tempo la loro morte spirituale. โ€œVaโ€™ e anche tu fa cosรฌโ€ฆโ€ dice Gesรน al dottore della Legge, ma lo dice anche a me, che come quel dottore della Legge mi domando come rendere eterna la mia vita giร  da adesso e mi domando come davvero incontrare Dio.

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Mi viene in mente lโ€™immagine molto forte dei soccorritori sulle navi italiane che ogni giorno solcano il Mediterraneo, per andare in aiuto dei barconi e gommoni stracarichi di migranti in pericolo in mezzo al mare. Penso alla gioia dei marinai quando riescono a salvare anche uno solo dei poveri disgraziati in pericolo di affogamento. Non si domandano da dove vengono, perchรฉ sono li, perchรฉ hanno affrontato un viaggio cosรฌ pericolosoโ€ฆ Si fanno prossimi e gioiscono nel salvare anche una sola vita di un uomo, di una donna, di un bambino, solo per il fatto che hanno bisogno in quel momento. Questi poveri nella loro fragilitร  rappresentano tutta lโ€™umanitร . Un gesto di caritร  verso un uomo, qualsiasi uomo, รจ un gesto di amore verso lโ€™umanitร  intera e verso Dio stesso.

Il samaritano รจ proprio lรฌ a risollevare un quadro altrimenti desolante di umanitร  dove sembrava prevalere lโ€™indifferenza omicida del sacerdote e del levita, cosรฌ preoccupati di Dio da dimenticarlo ai bordi della strada. Il samaritano che รจ dentro ognuno di noi (se non lo soffochiamo troppo), ci dice allโ€™orecchio del cuore che prendendoci cura di chiunque sia nel bisogno, senza distinzioni e pre-giudizi, ci prendiamo cura di Dio stesso e in fondo di noi stessi, rendendo la nostra vota davvero eterna e vera.

Giovanni don

VUOI ALTRI COMMENTI AL VANGELO?

XV Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Lc 10, 25-37
Dal Vangelo secondo Luca

[ads2]In quel tempo, un dottore della Legge si alzรฒ per mettere alla prova Gesรน e chiese: ยซMaestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซChe cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?ยป. Costui rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stessoยป. Gli disse: ยซHai risposto bene; fa’ questo e vivraiยป.
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesรน: ยซE chi รจ mio prossimo?ยป. Gesรน riprese: ยซUn uomo scendeva da Gerusalemme a Gรจrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passรฒ oltre. Anche un levรฌta, giunto in quel luogo, vide e passรฒ oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciรฒ le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricรฒ sulla sua cavalcatura, lo portรฒ in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirรฒ fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciรฒ che spenderai in piรน, te lo pagherรฒ al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che รจ caduto nelle mani dei briganti?ยป. Quello rispose: ยซChi ha avuto compassione di luiยป. Gesรน gli disse: ยซVa’ e anche tu fa’ cosรฌยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 10 – 16 Luglio 2016
  • Tempo Ordinario XV, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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