Nella decima domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesรน, giunto a Nain, venne portato alla tomba di un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova. Vedendola, fu preso da grande compassione e le disse:
โEgli prese i cinque pani e i due pesci, alzรฒ gli occhi al cielo, recitรฒ su di essi la benedizione, li spezzรฒ e li dava ai discepoli perchรฉ li distribuissero alla folla.ย Tutti mangiarono a sazietร โ.ย
Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:
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[ads2]La “Frazione del Pane” รจ uno dei nomi che i nostri fratelli nella fede utilizzarono, nel primo secolo cristiano, per la celebrazione eucaristica, ma al contempo indica, in tale contesto, un importante gesto liturgico, previo all’assunzione delle Sacre Specie, e fa presente l’amore di Nostro Signore, che non ha esitato a “spezzarsi per noi”. Portando su di sรฉ il castigo per i nostri peccati fino alla morte, infatti, Egli ha rivelato, risorgendo, l’intenzione piรน autentica del cuore di Dio: la misericordia per chi cade e la benevolenza perfino a chi รจ ostile o tradisce, in vista di una piena riabilitazione di ogni persona chiamata alla santitร . Questa natura divina, che sa soffrire per lโamato, ci viene offerta nell’annuncio della vittoria, in Cristo, del bene umiliato dal male. ร il kerigma che si fa carne in noi e, mediante l’Iniziazione cristiana, ci fa Chiesa facendo pure di noi, Corpo e Sangue di Cristo, sue membra. Adorare questa presenza, anche fuori del culto eucaristico, e credere che questo dono si compia realmente in noi, sono atti di fede che possono vivificare, inoltre, coloro che, per diverse circostanze della vita, non fossero in grado di accostarsi ai sacramenti. Alziamo lo sguardo al Salvatore invocando il suo Nome, la sua Caritร ci renderร capaci di โspezzarciโ per il prossimo e di far brillare la vita eterna che giร opera in noi.
Fonte: RADIO VATICANA
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X Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- 1Re 17,17-24; Sal.29; Gal 1,11-19; Lc 7,11-17
Lc 7,11-17
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน si recรฒ in una cittร chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della cittร , ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della cittร era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: ยซNon piangere!ยป. Si avvicinรฒ e toccรฒ la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: ยซRagazzo, dico a te, ร lzati!ยป. Il morto si mise seduto e cominciรฒ a parlare. Ed egli lo restituรฌ a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: ยซUn grande profeta รจ sorto tra noiยป, e: ยซDio ha visitato il suo popoloยป.
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 05 – 11 Giugno 2016
- Tempo Ordinario X, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
