Commento alle letture di domenica 5 giugno 2016 – don Enzo Pacini

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Il commento alle letture di domenica 5 giugno 2016 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.

Quale risposta dare al dolore di una madre?

Riprendono questa domenica le celebrazioni festive del tempo ordinario con lโ€™episodio evangelico del figlio della vedova ridestato dalla morte da Gesรน.

La scorsa estate ho avuto lโ€™occasione di passare dal villaggio di Nain, nei pressi del lago di Galilea, dove una piccola chiesa, abbastanza anonima, ricorda il prodigio. Sotto il sole di mezzogiorno il paese era totalmente deserto, cโ€™era solo un ragazzino che girava con la bicicletta forse in attesa che la madre lo chiamasse a pranzo. Unโ€™immagine serena, ma in fondo anche drammatica, questo ragazzino, unico essere vivente che si aggirava in una specie di paese fantasma.

Ma forse รจ proprio questa unโ€™icona della vita, un prodigio continuamente in bilico fra speranza e dramma, un fiore che continuamente cerca di sbocciare in una terra arida e che il piรน delle volte vince la battaglia ma a volte no, come nel caso del giovane del vangelo, come nel caso di tante e tante giovani vite spezzate per i motivi piรน diversi, dalla malvagitร  umana alla cieca casualitร  della natura. Realtร  che pone domande che muoiono su labbra incapaci di rispondere.

Anche il profeta, nella prima lettura (1Re 17,17-24), non fa eccezione, non dร  risposte, ma non puรฒ tacere e allora grida verso il suo Dio un rimprovero esplicito che nasce da una fede che non fa sconti neppure a Lui. Gesรน stesso non dร  alcuna risposta, ma fa qualcosa, rialza il ragazzo. รˆ questo, forse che ci manca. Cerchiamo risposte invece di fare qualcosa, o, se incapaci di fare qualcosa, innalzare il nostro grido a Dio.

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Credo che chi ha svolto un servizio pastorale in una parrocchia si sia imbattuto piรน di una volta in drammi di famiglie che vivono un dolore simile a quello della vedova, e abbia sperimentato lโ€™incapacitร  di dare una risposta, magari logorandosi anche per cercarla o, Dio non voglia, cercandola confezionata da qualche parte, fosse anche il catechismo o la teologia.

Le mani vuote, le terribili mani vuote di chi vorrebbe prendere quel fanciullo, quella bimba, quel giovane per le mani e rialzarlo e le sente totalmente morte, mummificate dalla mancanza di uno spirito saldo che le vivifichi e le renda strumento di vita.

E alloraย  non rimane che il grido, convinti che anche quello e proprio quello sia preghiera, perchรฉ significa non rassegnarsi, perchรฉ se anche nelle nostre mani non si trova quello spirito forte, sappiamo che da qualche parte cโ€™รจ e da qualche parte verrร , anche se dovremo attendere che le nostre ossa siano sparse nel deserto perchรฉ Egli le raduni e le renda nuovamente vive. E non accontentarsi di niente di meno della vita, di un amore immenso e assoluto per la vita,ย  non venire a patti con la morte, senza rassegnarsi mai anche se nonย  la vediamo ancora sconfitta, anche se questa sconfitta non verrร  da noi. E non lasciarsi guidare dalla paura, avere gli occhi per vedere le lacrime sui volti degli uomini senza giudicare, senza dire ยซse la sono cercataยป.

Perchรฉ anche questa sarebbe una risposta, un riportare una ferita sulla pagina di un formulario, dando il colpo di grazia a unโ€™invocazione messa a tacere. Nutrire la preghiera di protesta.

VUOI ALTRI COMMENTI AL VANGELO?

X Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Lc 7,11-17
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesรน si recรฒ in una cittร  chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della cittร , ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della cittร  era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: ยซNon piangere!ยป. Si avvicinรฒ e toccรฒ la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: ยซRagazzo, dico a te, ร lzati!ยป. Il morto si mise seduto e cominciรฒ a parlare. Ed egli lo restituรฌ a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: ยซUn grande profeta รจ sorto tra noiยป, e: ยซDio ha visitato il suo popoloยป.
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 05 – 11 Giugno 2016
  • Tempo Ordinario X, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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