Il Vangelo del Giorno, 7 dicembre 2015 – Lc 5, 17-26

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Il testo ed il commento al Vangelo del 7 dicembre 2015 – Lc 5, 17-26, II Settimana del Tempo di Avvento – Anno I.

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  • Colore liturgico: bianco
  • Le letture del giorno: Is 35, 1-10; Sal.84; Lc 5, 17-26

Lc 5, 17-26
Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesรน stava insegnando. Sedevano lร  anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesรน nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: ยซUomo, ti sono perdonati i tuoi peccatiยป. Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: ยซChi รจ costui che dice bestemmie? Chi puรฒ perdonare i peccati, se non Dio soltanto?ยป.
Ma Gesรน, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: ยซPerchรฉ pensate cosรฌ nel vostro cuore? Che cosa รจ piรน facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “ร€lzati e cammina”? Ora, perchรฉ sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico โ€“: ร lzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tuaยป. Subito egli si alzรฒ davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andรฒ a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: ยซOggi abbiamo visto cose prodigioseยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commenti al Vangelo di Lc 5, 17-26

Lc 5, 17-26

Commento di Paolo Curtaz

[ads2]Abbiamo visto cose prodigiose. E continuiamo a vederle. Abbiamo visto persone consumate dal dolore e dalla vita incontrare il sorriso del Signore e correre gridando di gioia per la speranza ritrovata. Abbiamo visto persone paralizzate dal peccato e dal vizio essere portate a spalle davanti a Dio da amici veri. Abbiamo visto il perdono donato senza misura, affidato alle mani di poveri preti peccatori come noi, dispensatori di grazia. Abbiamo visto, continuiamo a vedere e ancora vedremo. Abbiamo raccontato le grandi opere di Dio e ancora le racconteremo. E tutto il prodigio รจ scaturito dalla scoperta che Dio รจ diventato accessibile, si รจ fatto uomo, uno di noi. E che ha deciso di condividere in tutto la nostra umanitร , eccetto il peccato che, in effetti, รจ la non umanitร . E se ci dedichiamo del tempo per riflettere come Maria, anche se la nostra, come la sua, รจ una vita nascosta fra le pieghe della storia, e se cerchiamo le persone su cui riposa, abita lo Spirito, รจ perchรฉ vogliamo che i prodigi continuino per noi e per tutti nel prossimo Natale. E lodiamo il Signore perchรฉ ci guarisce da ogni paralisi del cuore e dellโ€™animaโ€ฆ

Commento dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)

Costui bestemmia – Rimette i peccati.

Il ragionamento degli scribi e farisei coglie nel segno. Solo Dio puรฒ rimettere i peccati, รจ vero, ma lโ€™azione di Gesรน รจ incalzante. Per dimostrare di avere questo potere compie un evidente miracolo dinanzi a loro. Logicamente avrebbero dovuto convincersi che lโ€™affermazione di Gesรน non era una falsitร : La guarigione immediata da infermitร  fisica avrebbe dovuto aprire loro gli occhi e spingerli a un ragionamento logico: Se questi ha tale potere, vuol dire che non รจ un semplice uomo. In lui ci devโ€™essere qualche cosa di straordinario. Da qui a riconoscerlo come lโ€™inviato di Dio il passo non sarebbe stato troppo lungo. Radicati nei loro princรฌpi, avrebbero dovuto esclamare almeno come la folla: “Oggi abbiamo visto cose prodigiose”. Rimangono invece fermi nei loro ragionamenti, critici e increduli. Forse in quel momento il Signore esigeva troppo. Per entrare in cammino di fede avrebbero dovuto demolire tutto il loro mondo religioso fondato su ben altre convinzioni. Noi perรฒ che ci sentiamo ripetere nella confessione: io ti assolvo… dovremmo unire la nostra voce a quella della gente che ha assistito al miracolo per lodare e benedire la grande misericordia di Dio che ha voluto comunicare agli apostoli, ai loro successori e ai suoi ministri il potere di rimettere i peccati. In questo Anno della Misericordia dovremmo sentire piรน forte e vivo il sentimento di ringraziamento per il sacramento della confessione e il bisogno di tranquillizzare la coscienza mediante il perdono del Signore. Approfittiamone. Ci sono ancora molti sacerdoti nei confessionali che attendono di poter dire come Gesรน nel vangelo: ti sono perdonati i tuoi peccati.

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